Non mi si può definire una fan di questa coppia, anche perché probabilmente è la seconda o al massimo la terza storia che leggo su di loro.
Ma devo dire che grazie a te probabilmete lo diventerò presto.
Non solo perché sei riuscita a raccontare la scena in pochissime parole ma dando al lettore/lettrice tutte le emozioni profonde, ma anche perché come nella storia che ho appena finito di recensire, sei riuscita a nascondere, sotto a kili e kili di amarezza un filo di ironia che rende il tutto splendidamente piacevole (sì, oggi sono in vena creativa per quanto riguarda la terminologia, quindi non spaventarti).
Come ho già detto sono pienamente soddisfatta di questa tua nuova impaginazione e l'unica obiezione che mi sento in dovere di esporre è nei confronti del mio disdicevole ritardo -.-''
Credo di averti detto tutto...
Ah, no: non ti ho ancora detto che sei un geniaccio assoluto e che ti voglio tanto, tanto bene!
Ok, me ne vado prima di infettare il computer della biblioteca con la mia scemaggine acuta.
Alla prossima
Sarah
p.s.
grazie della recensione! <3

Maledicimi subito! O.O Sono arrivata in ritardo a leggere questa chicca e, sinceramente, non mi posso trattenere dal recensire.
Mi si stringe sempre il cuore a leggere di questi due. Così sofferenti, così condannati ... La Rowling non avrebbe dovuto (a mio modestissimo parere) lasciare in sospeso una storia così.
Perché, in fondo, non varrebbe a nulla dire "nemici" se non esistesse il bene. Per una condizione di essere (e anche per una convinzione da fanwriter sfegatata), sono fermamente convinta che Gellert e Albus si siano amati tanto, tantissimo.
Ecco.
Mi fa arrabbiare l'idea che la Rowling abbia omesso la loro storia.
C'è tanto che questi due grandi maghi possono insegnare (oltre al fatto che il sesso tra uomini è tremendamente ... °ç° ... ommioddio, gli ormoni impazziti O.O).
Ecco, tralasciando questo delirio; la storia è scritta benissimo, triste perché è quello che deve essere. Sembra che tu l'abbia sentita e assorbita, perché ne hai parlato in un modo personale, come se avessi vissuto una situazione simile.
Del resto, è proprio qui che si cela il talento di un autore: parlare dei sentimenti altrui come se fossero propri.
Si è capito, vero, che mi è piaciuta un sacco?
Complimenti,
Ceci.

*me si guarda imbarazzata le mani*
-Signorina Sarah, come si dichiara davanti a questa corte?
-Colpevole, vostro onore! Ancora una volta ho recensito in ritardo una storia di ignorance...

Ebbene sì, tesoro, in ritardo, ma ci sono anch'io a recensire questo gioiellino!
Sei stata meravigliosamente drammatica e malinconica, sebbene tra le righe della nuova impaginazione (che trovo eccellente) si può leggere una nota della tua famosa ironia. Ma se questa non ci sarebbe, la storia non potrebbe esserti attribuita e poi perderebbe molto del suo fascino.
Un missing moment raccontato egregiamente, mon chéri!
Alla prossima.
Un bacio e tanti coriandoli (visto che oggi me ne hanno tirati dietro tanti)
dalla tua fedelissima
Sarah

Ma nooo, che cosa triste! T.T
ignorance, speravo in un qualcosa di demenziale/fluffoso e trovo questo...

Ecco vedi, mi aspettavo tutt'altro e quello che ho trovato mi è piaciuto anche di più di quello che cercavo.
Quindi che dire se non, come al solito, bravissima?
lo so, lo so! *alza la mano e la sventola, molto alla "Hermione Granger"* oso onak! (bravissima in basco!! xD)

Complimenti!!

Triste, ma piacevole da leggere.
E' quasi corsa via, sembrava fuggire, come Albus. Il titolo ha qualcosa di epico e secondo me in senso lato c'entra... potrebbe essere "the story, how it finished". Non so, mi lancio in speculazioni perchè voglio cerca di farti capire che a me così com'è piace.
A me piace impaginata così, ecco, magari solo il carattere un po' più piccolo perchè così grande mi stranisce un po'. Ma l'interlinea da un'idea di pulizia. Non so se ti sono stata utile, ma lo spero.
Ciao

Mi sono riscoperta amante delle Grindeldore solo da poco, e vedere una nuova storia nel fandom mi ha fatto davvero felice! L'ho letta tutta d'un fiato, perchè è una storia che non può apprestarsi ad una lenta lettura. Corre veloce, come i cuori dei due protagonisti. Si legge con l'ansia di sapere cosa succederà, anche se si immagina il triste epilogo del loro incontro. Perchè sanno entrambi che questi pochi attimi di felicità rubati non possono durare per sempre: l'ultima frase, quel Lo so sussurrato a nessuno, perchè l'altro è ormai andato, rimane nell'aria, come fine di un ennesimo, ma ultimo incontro.
Molto bella, davvero.
P.S. Non so commentarti l'impaginazione, mi dispiace, ma la storia era ben leggibile e chiara! Spero possa esserti d'aiuto.