Innanzitutto complimenti per lo stile adottato, ha saputo rievocare molto bene quello della produzione (sia essa su carta o su celluloide) di questo genere, a cominciare dall'accenno ai superalcolici.
Stupisce ma non poi tanto il diniego (espresso anche con troppa gentilezza) del detective, che evidentemente ci tiene a restare un personaggio tridimensionale e non passare attraverso lo specchio deformante della fantasia altrui, che appunto ne avrebbe reso una versione diversa, migliorata forse, ma non per questo vera, inoltre, nel fervore della sua perorazione a favore delle lettere, l'autore sembra essersi dimenticato di un particolre non secondario e che certo non sarebbe dispiaciuto al detective poco attratto dall'improbabile ruolo della musa ispiratrice: mi riferisco alle royalties, se di sola fama si tratta il compenso era decisamente misero, non valeva la pena prestarsi a tale operazione, forse non l'avrebbe fatto comunque, ma la proposta andava fatta in maniera pił allettante.
Lo scrittore potrebbe provarci comunque a scrivere prendendo spunto dalle avventure del detective, ma credo che si finirebbe in tribunale...
PS. Davvero grazie mille per questa segnalazione