Recensioni per
My little butterlfy
di herms

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/11, ore 11:30

“[…] ripensando a come una frase molto simile a quella le fosse stata detta tempo prima da quello che poi era diventato suo marito.” – Ci credi? Mi sono commossa già a questo punto. Ted dev’essere stato davvero un uomo speciale, per essere riuscito a convincere Andromeda a volare via con lui.
“Ancora le sembrava impossibile che quel piccolo miracolo un po’ imbranato fosse suo, ma soprattutto che provenisse dalla famiglia Black.” – Anche questa riflessione, in qualche modo, mi ha commossa. È vero, la famiglia Black ha dato alla luce personaggi così diversi tra loro… diversi, e tutti a loro modo unici.
Complimenti per il modo in cui hai saputo affrontare Andromeda, il suo carattere e la sua situazione famigliare… è una storia davvero unica.
Storia da ricordare. A presto,
Effie

Recensore Master
12/03/11, ore 22:02

Stupenda!! Questa storia mi è piaciuta moltissimo ed il punteggio è meritatissimo!!
Mi piace molto come scrivi ed è stato un piacere leggere questa fanfic!
A presto :D
Gra Gra 96

Recensore Master
12/03/11, ore 21:47

Giudizio:

Una storia senza dubbio piacevole. È come se fosse scissa in due parti e, così facendo, come se mostrasse due lati di Andromeda: la madre, la moglie di Ted da una parte e la Black dall’altro, quando la sola presenza di Sirius e le sue parole su Regulus la riportano bruscamente alla realtà, ricordandole chi è e facendo tornare a galla tutto il dolore ed il disprezzo che aveva represso; per queste ragioni, la sua caratterizzazione è davvero buona.
Vero è anche che le argomentazioni da te espresse non sono il massimo dell’originalità, ma va detto che questo dualismo fra i due modi di essere della donna conferisce un tocco d’innovazione abbastanza apprezzabile. E il tutto sarebbe stato migliorato se solo avessi speso più parole sulla visita di Sirius, su quanto gli era accaduto e sul rapporto fra i due, dato che la comparsa dell’uomo, presa così com’è, rimane alquanto fine a se stessa.
Quanto alla parte prettamente formale, l’unico errore (iterato, tra l’altro) che ho riscontrato è l’aver scritto ‘perchè’ al posto di ‘perché’. Niente di grave, insomma.
Sia stile che lessico sono abbastanza piacevoli; semplici, forse anche troppo, ma niente che mini alla scorrevolezza della storia, alla fluidità della narrazione.
Gli elementi sono davvero ben inseriti: la citazione è perfetta rapportata a Dora e a quei Black che sono ‘fuori dai ranghi’ rispetto al resto della famiglia, e lo stesso giardino appare in modo fluido, tanto da non apparire assolutamente forzato come inserimento.
Ergo, una bella storia; ribadisco che mi sarebbe piaciuto un approfondimento maggiore nella parte finale, ma anche così com’è è assolutamente apprezzabile, proprio per come hai saputo analizzare il personaggio di Andromeda. Un buon lavoro!

Di nuovo, i miei complimenti per questa storia, e soprattutto per quest'Andromeda *-*