Ecco, questa storia è l'emblema del perchè io ti voglio bene e passerei la mia esistenza a vomitare amore su ogni tua storia (o meglio, su ogni riga di ogni tua storia) (o, meglio ancora, su ogni parola di ogni riga di ogni tua storia): ci sono un'idea GENIALE e originalissima e un personaggio letteralmente scolpito, e senza l'ausilio di spiegoni o introspezioni barocche, ma con gesti e riflessioni di una semplicità estrema e di un'efficacia disarmante. Io leggo e mi ritrovo puntualmente a pensare: "Sì, personaggio X avrebbe detto/fatto proprio così, è perfettamente da lui" e, questa volta, non ha fatto eccezione.
M'è piaciuto da morire il modo in cui hai impostato la narrazione, con la scelta di svelare il nome dell'interlocutore soltanto a telefonata iniziata; è stato proprio come assistere allo spezzone di un episodio, con Lestrade che riflette, indugia accanto al telefono, si decide a comporre il numero e Sherlock che appare sulla scena solo in quel momento. E poi l'attenzione per i dettagli, il far cenno a quei piccoli particolari che rendono i personaggi 'persone', rivelandone l'umanità e facendoteli scoprire, apprezzare e amare ancor più di quanto non facessi prima.
*si spella le mani a furia di applaudire* *annega in un mare di feels e d'ammmmmore* *awwweggia senza ritegno*

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Ooh la prima volta che Lestrade chiama Sherlock, non ci posso credere, non ci avevo nemmeno mai pensato... Credo che Lestrade non ammetterebbe mai di essersi sentito sollevato (ora come ora non lo farebbe di sicuro) ma in fin dei conti sappiamo tutti che anche se reputa Sherlock un bambino di 5 anni viziato senza di lui la maggior parte dei casi sarebbe ancora irrisolta! Veramente carina come idea! E da qui... Ha incontrato pure Holmes senior............. Ha tutta la mia compass--- ehm comprensione. :'D

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Anzitutto, scusa il ritardo di questo commento. ^^''

Beh, io ADORO le fic pre-serie, ed è un peccato che ce ne siano sempre troppo poche, a prescindere dal fandom ç_ç

Venendo a questa... è perfetta. È proprio così che mi immagino siano andate le cose, se me le devo immaginare.

Hai reso alla perfezione i dubbi di Lestrade, la sua ansia di fare una cazzata, il bisogno di avere un aiuto da questo fantomatico genio pazzo che corrisponde al nome di Sherlock Holmes.

È la voce di un uomo che non ha tempo da perdere, con cui non bisogna scherzare, e che quando si presenta è come se ti sbattesse in faccia un biglietto da visita che dice tutto quello che c’è da dire, e se non l’hai capito è solo colpa tua.

Questa frase è incredibilmente IC, come tutto il resto (manco a dirlo), ma proprio *é Lui!*

e se non gli stai dietro, è un problema tuo, mica suo. XD

(e Gregosn già lo odia hi hi hi...)

Mi complimento, è una bella fic, breve ma ben strutturata, piacevole nello stile e in linea coi caratteri.

Brava^^

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