''Adesso urla Eureka, si disse sconsolato Matthew presagendo il peggio.''
Non posso credere che tu l'abbia scritto davvero. Mi ha fatto rotolare dalle risate per quindici minuti buoni. :D
E con questa ho chiuso la trilogia, e direi che ci ho guadagnato risate, pensieri, qualche citazione davvero stupenda e una coppia scoppiata che non avrei mai pensato di leggere :D Senza pregiudizi, invece, mi ci sono apprestata e ho notevolemente adorato! *.*
However, la rezione di Brian è stata - naturalmente a mio modesto parere - più che giustificata. Quel suo scatto (che con Kate non ha manifestato) era tutto diretto a Matt: povera lei, non c'entra nulla. Oltretutto, si sarebbe solo fatto una gran figura di emme. Perciò, io dico, la fic si spiega pienamente da sola ù.ù
Oh, non vedo l'ora di leggere altro su loro due (magari tuo, se possibile) *.*
Sì, sono scema e malata. Ed è mezzanotte meno dieci...
Aurevoir !

A.
 

Ho visto delle Kate peggiori XD - la tua è solo un po' rincretinita dall'alcool, oltre ad avere forse una base di "svampitezza" di fondo. Però è carina, e mi ha fatto ridere. :3

Chi non mi ha fatto ridere sono ovviamente la "donna" e il topo. Un topo saggio, una volta tanto. Mi piace vederlo posato e positivo in contrasto con l'esplosione emotiva di Brian che non è per nulla forzata, quando stai ancora "sotto" per qualcuno.
Piacevolmente deprimente. XD
Cheers! :********

Perfetto! il cambio di tono di Brian tra un'indifesa Kate - pace all'anima sua! X'D - ed un più corazzato Matthew.
Perfetti il rancore, la rabbia, la malinconia ed il desiderio.
Perfetta l'iterazione al vetriolo e, contestualmente, il tentativo - positivo - di Matt di andare avanti.
Perfetta anche l'ambientazione, sullo sfondo della più becera e vuota rappresentazione dell'umanità: un cocktail, non un party, non una cena, niente di niente.
Si rimane aggrappati alle stesse bollicine inconsistenti che si avvertono aleggiare nel rapporto tra Brian e la sua nuova "fidanzata" (insapore, incolore, inodore); o alla fragilità di certe note stonate nel rapporto tra Matt e Kate, di certi accenni nei pensieri di lui, soffocati sul nascere dal bisogno di mantenere integra - lontana dalle proprie problematiche, dai propri pensieri troppo complessi - una storia "importante" (voluta...no, pretesa! anche se non è un diritto).
Non comprendo davvero i tuoi dubbi, ma tanto farò come faccio sempre con le brave scrittrici che non si sanno apprezzare: "zitta tu, che non capisci nulla!" ù_ù
MEM

Povera Michelle,una sua utilità ce l'ha ma Ziggy rimane sempre al primo posto per me <3

Uhm bene ho fatto l'uscita simpatica ma adesso parliamo di cose serie.
Vogliamo parlare di Brian? Di quanto è tragicamente realista? Me l'hai fatto odiare e amare spaventosamente qui,ho avuto l'impulso di prenderlo a botte perchè non mette via quell'aria boriosa neanche per un attimo,neanche quando è proprio inopportuno. Ed è quello che soffre nella maniera peggiore,sempre.
Che uomo.
Sì,uomo,Kate.Grazie per la scenetta esilerante,mi sono messa a ridere come una scema facendo abbaiare Brian (che è un cane,non l'uomo anche se non si sa mai).
Matt si lascia prendere dal momento secondo me,ma è chiaro che qualcosa sotto ancora c'è,perchè diciamocelo,Mollamy is forevaH.
Uhm sì .-.
Ciao Stef,sei figo! (dovevo dargli un riconoscimento,anche minimo v.v)

Ah mi stavo scordando di osannare la canzone *osanna*
Bene,penso di aver detto tutto. Sono letteralmente in brodo di giuggiole per questi aggiornamenti così ravvicinati :)
(Recensione modificata il 21/03/2011 - 04:37 pm)

Odio il non meritarmi la vita meravigliosa che ho adesso, perché rimpiango continuamente persino il dolore che abbiamo vissuto insieme, cazzo, e questo non è giusto, non è giusto affatto.

Mi chiedo quanto abbia ragione Matt su quest'ultimo punto, caspita.
E' una storia bella, e la trovo costruita molto realisticamente, anche a prescindere dai personaggi. E' uno quadro di vita, dolorosissimo, quello in cui Matt urla che vuole tenersi i bei ricordi, forse sfinito da quelli brutti, poco prima di ammettere a se stesso che comunque rivorrebbe anche questi. *pausa di cinque minuti a fissare la recensione* Bha, mi sono incartata. Spero solo che non impari mai ad odiare Brian, è più bello così, sempre perfettamente fuori luogo, almeno riguardo lui: - E senti, Brian… Insomma… -

Mi è piaciuta molto. Non mi sembra per nulla esagerato il cambiamento di atteggiamento di Brian, quando Michelle e Kate se ne vanno, ma anzi lo ritengo molto comprensibile.
Amo il tuo Stefan, così equilibrato e posato, e, be', impazzisco per Brian e Matt. Dal loro dialogo emerge l'amarezza e il rimorso che entrambi si portano dietro. Lo manifestano in modi diversi, ma queste emozioni continuano a unirli. "C'è sempre il rimpianto," come dice giustamente Matt.
Mi sono innamorata di tantissime frasi di questa storia e, se volessi citarle tutte, non finirei mai, quindi mi limito a riportare questa: "E non lo aiutava il fatto che lo trovasse bello esattamente come prima, o forse di più, dato che ora che era rivestito da quel fascino esclusivo che hanno solo le persone che non si possono più avere." *-*
Chiudo apprezzando la definizione di "paura atavica" per definire il timore del contatto fisico con Brian da parte di Matt. L'ho trovata molto calzante.
Complimenti.
Gin :D