Recensioni per
Thoughts of a Humphrey
di LonelyBoy

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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sai cosa mi piace di Dan? Il suo essere un "moralista", diciamo. Mi spiego, molti potrebbero trovarlo un'ipocrita, della serie "è inutile che parli tanto male dell'UES, ormai ci sei dentro", invece io apprezzo questa cosa. Intendiamoci, non è certo un santo e, anzi, è stato contaminato da quel mondo, ma è sembre bello vederlo sforzarsi di essere in ogni situazione ciò che da sempre gli hanno insegnato ad essere: un bravo ragazzo. Ok, tutto questo papiro per dirti che ho gradito molto questo capitolo, proprio per il fatto che hai enfatizzato questo aspetto di Dan! Spero di leggerti ancora...a presto!

Ho letto questa tua raccolta di Humphreytoughts (hai coniato un termine per la mia raccolta, farò lo stesso per la tua) purtroppo solo adesso e decisamente tutta d'un fiato. Riesci ad incarnare (o dovrei dire inscrivere) Dan alla perfezione, entrando appieno nel personaggio, delineandolo in ogni sua sfaccettatura, esprimendo tutti quei lati, nascosti o meno, che mi fanno amare Dan e lo rendono uno dei miei personaggi preferiti della serie (insieme a Serena, naturalmente, e a Blair, Chuck e Lily). Tutta la parte iniziale su Serena è qualcosa di incantevole. Sai, sebbene avessi molte idee sulla mia View da parte di Dan, dopo aver letto ciò che hai scritto, credo che non riuscirei mai ad esprimere i sentimenti che il nostro Humphrey prova per Serena tanto bene come hai fatto tu. Trasuda amore, devozione, profondo affetto in ogni parola. Sa di dolori, gioie, delusioni, soddisfazioni, di un rapporto tanto vivo e fondamentale, energico e frizzante, sempre brillante e rinnovato. Probabilmente, se avessi saputo che avrei recensito la tua storia, avresti immaginato che mi sarei in particolar modo soffermata sulla tua personalissima View on S. by Dan Humphrey, nel recensire. Così farò, in effetti - pur non trascurando ciò che riguarda Blair e Chuck: opere davvero meritevoli. 
Ho apprezzato davvero molto, fra gli altri, alcuni passi, che citerò e commenterò.
Io ero solo, come sempre, e leggevo un libro. Un libro che inconsciamente mi ritrovavo capovolto fra le mani. E se un libro è capovolto fra le nostre mani, una cosa è chiara: non lo stiamo leggendo. Difatti io non lo leggevo, bensì ammiravo una luce intensa, color oro, che si manifestava metri e metri lontano da me. Avevo paura di avvicinarmi, tale splendore era dovuto ai luminosi e lunghi capelli di una seducente ragazza – forse troppo – di cui un giorno appresi il nome. Si chiamava Serena.
Innanzitutto trovo decisamente brillante e interessante la metafora del libro. Trovo che sia incredibilmente "alla Dan", un piccolo dettaglio che contribuisce alla grande nella caratterizzazione - ottima, l'ho già detto? - del personaggio. Serena, poi! Quella luce intensa, color oro è lei, indubbiamente lei. Un'immagine così chiara, perfetta, indubbiamente Serena. In così poche parole. 
Questo piccolo dettaglio (o insignificante per voi) lo avrei aggiunto prima o poi nella mia Lista degli effetti benefici derivanti dall’amare Serena Van der Woodsen, opera mai pubblicata dal competente scrittore quale mi ritengo.
Beh, che dire. Questa mi ha fatto sorridere, e oltretutto contribuisce senz'altro alla resa di Dan. Pensare attraverso libri! E' stata un'idea veramente ottima. Geniale, direi.
Prima di conoscerla ho sempre pensato che lei desiderasse appuntamenti galanti e in luoghi lussuosi che posso a malapena permettermi, mi sono però reso conto che è davvero diversa dalle apparenze. Serena voleva solo stare con me, voleva dimenticare il passato e divertirsi, magari giocando a biliardo e ascoltando vecchie canzoni scelte dal Juke Box.
Quanto sentimento trasmetti in queste righe. Serena emerge in tutta la sua essenza, e così ciò che prova per Dan. E così ciò che Dan prova per Serena. Voleva solo stare con lui, già.
Come ho già detto, questi Humphreythoughs sono incredibili, magnifici, adorabili.
Finiscono dritti dritti fra i preferiti.
Ah, sono anche scritti benissimo!
Bravo, bravo, bravo.
Baci, S. - speranzosa di incontrare Dan Humphrey.
:D

Ho appena scoperto questa meravigliosa raccolta ed ho letto tutto d'un fiato gli otto capitoli.
Davvero notevole, sembra sia stato Dan Humphrey in persona a scrivere: lo stile ricercato, i pensieri e le frasi contorte, persino gli stessi pensieri sembrano essere stati partoriti dalla mente del ragazzo di Brooklyn.
Sono contenta di leggere qualcosa su Dan, un personaggio che reputo colmo di sfaccettature differenti, sentimenti repressi, contraddizioni che finge di non notare e parole non dette: quello che esce da questa storia è il vero Dan, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
Non vedo l'ora di leggere i capitoli che seguiranno quindi la inserisco subito nelle seguite!
Tanti complimenti, davvero! Sia la trama, che lo stile mi hanno davvero colpita!

Non è possibile descrivere la mia amarezza nel accorgermi solo ora di questa raccolta sui pensieri di Dan...che giudicherei, comunque non rendendogli giustizia, superba; superba perchè tutto ciò che scrivi è esattamente ciò che scriverebbe lui, i tuoi giri di parole sono esattamente i suoi giri di parole, il tuo sarcasmo è esattamente il suo sarcasmo...insomma tutti i capitoli sono a dir poco perfetti e scritti magistralmente, in aggiunta adoro alla follia il personaggio di Dan e non riesco a capire come faccia a risultare antipatico a così tante persone...per quanto riguarda questo capitolo di rivelerò che il rapporto di Dan con Chuck mi ha sempre incuriosito e non poco, purtroppo non è mai stato analizzato più di tanto nella serie, in aggiunta nel capitolo è evidenziata l'importanza che per il ragazzo solitario hanno i principi e l'onestà, qualità che io apprezzo moltissimo nel personaggio...complimentandomi ancora con te, ti lascio porgendoti una domanda...tu e Dan siete la stessa persona? Un bacio.
(Recensione modificata il 09/09/2011 - 06:50 pm)

siiiiiiiiii!! un embrionale dair!! bello, mi piace come riesci a descrivere il controverso rapporto che lega Dan e Blair, a mio parere rendi i suoi pensieri alla perfezione...complimenti, brano davvero ben scritto! spero di leggerti presto e spero di ripendere presto i miei lavori..anche se si sta avvicinando la sessione d'eami purtroppo! :(
a presto!
ps.non fare commenti sul season finale che lo devo ancora vedere!!!

wow!hai pubblicato ancora...bravo!! complimenti, mi piace come sai rendre il personaggio di Dan...è molto realistico, riesci a fotografare in modo eccezionale i pensieri della sua mente. aspettavo davvero tanto questo capitolo...ora spero che arrivi presto il nuovo! e spero anch'io di riuscire a proseguire la mia storia, che al momento un po' vacilla a causa dei miei impegni! a presto e continua così!

La tua raccolta introspettiva sui pensieri di Humphrey è davvero notevole,mi dispiace averla scoperta solamente ora.Il capitolo mi è piaciuto molto,ti sei destreggiato distintamente con l'uso delle parole ed ogni frase,ogni piccolo-grande complesso di Dan è così accuratamente descritto;mi sembra di poterlo vedere seduto nel loft a farsi mille paranoie sull'imminente appuntamento con Serena.
Un appuntamento che voleva rendere perfetto.
Un appuntamento importante sul serio,visto che era arrivato a rompere l'amato salvadanio di Donatello,per metter mano sui suoi sudati risparmi e garantire una serata da sogno alla splendida bionda.
Ho apprezzato come hai abilmente descritto le aspettative del LonelyBoy ad inizio serata,come fosse del tutto convinto che a Serena occorressero locali di lusso e macchina con autista per trascorrere un piacevole appuntamento;ed il modo in cui poi alla fine si è ritrovato a tirare le somme scoprendo che Serena è davvero carina,non solo fisicamente ma anche caratterialmente.Serena ama ridere e scherzare,sentire vecchie canzoni dal Juke Box di uno scrauso locale,ama andare in vespa e sentire il vento che le scompiglia i luminosi capelli.Serena è la ragazza che avrebbe indossato un'inadatta tracolla di pelle color nocciola su un meraviglioso cortissimo abito nero se la sua sofisticata mamma non le avesse comprato una pochette da duemila dollari,eccessiva ma sicuramente più adatta alla sua mise.Mi è piaciuto anche il riferimento ad Edgar Allan Poe ed alle sue dettagliate e complesse descrizioni che hai inserito nel finale,dopotutto non occorrono immensi giri di parole per descrivere la magia del primo bacio tra i due ragazzi.Complimenti!

Quest'ultimo capitolo mi piace decisamente! Non so, anche gli altri sono fatti molto bene, ma questo ha decisamente più mordente! Belle anche le citazioni che fai. Complimenti per come riesci a rendere il personaggio, davvero molto fedele...e non banale, pur essendo facile banalizzare Dan Humphrey. Spero che la tua storia vada avanti, sono curiosa di vedere come proseguirai ;)

Leggendo il titolo di questa nuova riflessione,le mie labbra si sono incurvate all'insù in un sorriso divertito e compiaciuto:è una frase deliziosa.Passando al testo vero e proprio i pensieri che hai descritto sono molto verosimili:Dan pieno di paranoie sull'argomento Serena,"vado al Palace a cercarla o resto a mangiare indiano al loft?";la scelta di andare all'esplorazione di quel mondo patinato così ostile e odioso ai suoi occhi,perchè non sopporterebbe l'ennesimo degli sguardi di compatimento da parte di Jenny,che lo ritiene sfigato ed emariginato rispetto alla società per il semplice motivo che Dan non invidia nulla a quei rampolli viziati e non vorrebbe far parte di quella vita così falsa quanto sfarzosa.Divertente che tu abbia fatto compiere al nostro Lonely Boy il tragitto da Brooklyn fino all'Upper East Side a piedi:è così Humphrey,prendere tempo per cercare le parole giuste da utilizzare nel caso incontrasse realmente la splendida Serena,costruire e distruggere più e più volte milioni di schemi mentali.I diagrammi di flusso sono un colpo di genio:è un momento davvero spassoso!Chiudere questo "ricordo" con la frase "Ritengo che se la gente tendesse a ragionare con più vigore, specialmente nell’UES, capirebbe certamente che anche uno sfigato come Dan Humphrey può avere delle chance con la più bella delle dame quanto il più feticista dei principi azzurri." mi è sembrata una mossa davvero azzeccata =) Complimenti!

Ciao ! Mi è piaciuta un mondo :) se hai voglia passa da me e mi raccomando continua presto :)

Ciao..era da molto che volevo lasciarti una recensione, è che non ricordavo l'account=) Comunque penso che la tua storia sia davvero interessante, descrivi molto bene i pensieri e le sensazioni di Dan. Poi io adoro questo personaggio, quindi ti invito a continuare la tua storia al più presto. Bel lavoro=)

Il titolo che hai dato a questa nuova riflessione di Dan è molto bello,adatto ai pensieri che hai poi descritto.Ho un'immagine che prende vita nella mia mente:Dan che acquattato nel suo piccolo angolo di paradiso osserva la splendida e carismatica Serena mentre parla in modo civettuolo,scherza con Blair o magari sorride solamente.Non riesco a scacciarla,mi tormenterà per il resto della serata =) Ho apprezzato anche il modo in cui hai fatto quel debole accenno alla gelosia di Blair nei confronti della sua migliore amica.
Un bacione
Drama Queen

Recensore Junior
29/03/11, ore 20:50

Avevo letto anche l'altro capitolo senza però recensire,questo invece merita davvero:hai descritto in modo sublime i pensieri di Humphrey.Le sue riflessioni contorte e divertenti allo stesso tempo,le grandi aspirazioni ed i sogni di "gloria" portati via dal vento il primo giorno di scuola al St.Jude,l'amarezza per non esser riuscito a trovare degli amici di cui aveva tanto bisogno;delizioso il modo in cui hai raccontato del rapporto tra Dan e Cedric:hai usato la giusta dose di ironia,caratteristica appunto del nostro LonelyBoy,senza cadere nel demenziale;non tutti ne sono capaci.La conclusione mi ha affascinata molto,soprattutto la frase che sottolinea la "disattenzione" del ragazzo:"Io ero solo come sempre e leggevo un libro.Un libro che inconsciamente mi ritrovavo capovolto fra le mani. E se un libro è capovolto fra le nostre mani, una cosa è chiara: non lo stiamo leggendo." Poche parole,semplici e dirette.Complimenti,di grande effetto.

Recensore Veterano
24/03/11, ore 18:38

Credo che, all’inizio della serie, il mondo dell’Upper East Side ci fosse raccontato dal punto di vista di Dan (e anche di Jenny). In fondo, lo spettatore era estraneo a quel mondo patinato tanto quanto gli Humphrey, e lo scopriva insieme a loro. Col passare del tempo le cose sono cambiate, certo, ma è per questo che trovo una raccolta introspettiva di missing moments narrata dal punto di vista di Dan una scelta tutt’altro che azzardata. Leggerò il seguito sicuramente, forse non subito dopo che hai postato, perché ultimamente sono sepolta dagli impegni, ma lo leggerò.