Sono finita qui perchè quanto successo tra Mark ed Eduardo nel film mi ha toccata profondamente.
Ho potuto empatizzare con entrambi e rivivere situazioni, rivedere posti, rincontrare persone impresse nella mia memoria come inchiostro nero su un foglio di carta bianca.
Insomma, ho trovato un sacco di analogie.
Eduardo è proprio lui; ogni suo pensiero, impulso o necessità lo rispecchia. Anche il tono con cui descrive Mark, di fronte a sè.
Gelido e duro, perchè è stato ferito.
E Mark gelido e duro a sua volta sia perchè ha ferito sia perchè in parte sono convinta che creda di essere la vittima.
Eduardo, nel suo voler evitare ad ogni costo di mostrarsi debole pubblicamente (un'altra scelta perfettamente comprensibile), finisce per sembrare a mio avviso il più indebolito tra i due.
In realtà, poi, a parer mio qualcuno da incolpare c'è sempre.
Sarebbe bello pensare che alcune persone addirittura ci rivogliono indietro, ma purtroppo nella maggior parte dei casi non è così.
La gente è quasi sempre crudele, senza cuore, e non si affeziona veramente.
Tutta una farsa, insomma.
E nel frattempo che "i buoni" si prendono questo calcio in bocca e soffrono, gli altri ridono o vanno avanti incuranti, a volte persino sprezzanti.
È la normalità. È la vita.
Un vero schifo.
Per questo questa fanfiction è stata emozionante, almeno per me.
Perchè è vera, realistica, non dice bugie, non nasconde debolezze, non si vergogna degli sbagli che racchiude la sua storia.
È umana.
E, per una volta tanto, dimostra che nella vita spesso e volentieri si dovrebbe mettere da parte le cazzate e pensare alle cose veramente importanti.
Stranamente, di rado questo succede.
In sostanza, sono sicura che il messaggio del testo sopracitato fosse positivo, perchè sembra esortare i lettori a non rinunciare alla speranza (come si evince anche dalle stesse parole della canzone). Ed è una cosa che non potró mai apprezzare abbastanza.
La frase più brillante, comunque, è senza dubbio questa:
"Sembrɑ effettuɑre il cɑlcolo vettoriɑle del tuo crollo, stɑbilire le probɑbilitɑ̀ che tu cedɑ lì, proprio in quel momento, ɑccɑrtocciɑndoti contro quel dɑnnɑto schienɑle in unɑ mɑssɑ informe di dolore e lɑcrime."
Geniale. Semplicemente geniale.
Tanto bella che l'ho imparata a memoria.
I miei più sentiti complimenti.
Questo scritto lascia spazio all'illusione di un possibile riappacificamento.
La pace tra due fazioni opposte.
L'amore più potente dell'odio.
Tutti gli errori fatti che di colpo vengono azzerati e cancellati in nome del perdono.
Il tempo che si riavvolge e permette a tutti di guardare oltre il passato e oltre il futuro.
Il dolore che smette di essere infinito, di essere tanto insopportabile, inconcepibile, nauseante.
Nella vita reale invece è deleterio abbandonarsi a simili inutili fantasie.
"Lo sguardo strano" di Mark pare come... il suo ultimo tentativo.
E "dura solo un attimo" perchè ció che accade velocemente è fondamentale e ribalta tutto.
Guarda caso, succede proprio quando Eduardo è distratto. Segno che ci arrabbiamo da morire per faccende che non conosciamo fino in fondo. Ci basterebbe un secondo in più per capire ogni cosa ma quel secondo non ci viene dato e noi restiamo nell'ignoranza.
Fortuna e coordinazione, servono entrambe per il vero successo.
È senza di loro che ci si sente, per forza di cose, come dei falliti. |