Comincio facendoti i complimenti per la tua prima originale completa.
Io non sono una persona gelosa, ma probabilmente è così perché sono profondamente superba. Sarà assurdo ma ho sempre desiderato di sentirmi gelosa, forse perché appunto ho sempre sperato di incontrare qualcuno che considerassi perfetto, avere paura di perderlo.
Questa storia mostra quanto sia difficile essere sinceri anche solo quando si è in due, quanto è difficile amare qualcuno senza apparire deboli.
Si tenta con tutte le forze di essere la metà dominante della coppia, mentendo a se stessi e all'altro, quando in realtà magari non si vorrebbe nient'altro che un semplice amore normale, fatto di piccole cose, senza rose o cene romantiche, magari fatto di un appuntamento in un garage vuoto, in compagnia soltanto della persona con la quale si desidera passare una serata.
I tuoi personaggi sono forti e orgogliosi, sono profondamente umani, c'è sentimento nelle considerazioni della protagonista.
La forza delle tue storie è sempre il tuo partire da piccoli dettagli e rendere vivi i personaggi, mi sento come se avessi letto cento pagine, immagino lei, che pensa a questa Adelaide, che la disegna nella sua mente, attraverso l'idea della donna che vorrebbe essere. O a quello che lei non è.
Sono immagini anche troppo vere, che mostrano insicurezze che chiunque prima o poi ha sentito. Anche chi, come me, non ha mai provato davvero la gelosia, o almeno questo credo, ha sicuramente sentito questo senso di paura, che è più che altro paura di restare soli, che ci convince a non agire, a lasciare andare le cose convincendoci che è la cosa giusta da fare, che prima o poi tutto andrà come deve andare.
Scusa per il papiro, ma la tua storia mi ha fatto riflettere. Non sono convinta che sia questo che hai pensato scrivendola, ma questo è quello che ha smosso in me. |