Ciao! Sono secoli che ho inserito questa storia fra quelle da recensire, ho cercato di commentarla centinaia di volte – temo – senza tuttavia riuscire mai a scrivere qualcosa di senso compiuto. Mi distraggo di continuo, a volte vorrei uccidermi, giuro.
Comunque, oggi mi sento determinata, devo riuscirci. Mi scuso in anticipo per eventuali effetti collaterali derivati dalla lettura della suddetta recensione.
Cominciamo. *suona un po' come una minaccia, lo so* *può essere che lo sia*
Il primo motivo per cui ho amato questa storia, è l'uso di un personaggi sconosciuto, ignorato bellamente da gran parte del fandom che pensa a rincorrere cliché già sufficientemente abusati e si perde grandi spunti narrativi come l'uso di personaggi secondari che più secondari non si può. Una volta mi hanno definita “la paladina dei personaggi secondari”, perché adoro leggerne, scriverne e farci enormi discussioni sopra. Penso che sia molto più meritevole riuscire a dare una vita e uno scopo a personaggi soltanto abbozzati nei libri piuttosto che inventare chissà quali mirabolanti avventure sul Trio, i Malandrini o chicchessia. Leggo – e scrivo – anche su di loro, ovviamente (Malandrini a parte perché non mi ritengo capace), ma non c'è niente che mi prenda come un personaggio secondario. Oltre alla scelta – ottima – del personaggio, trovo che la tua idea di associare a cinque momenti i cinque sensi sia stata assolutamente originalissima, non ne avevo mai letto una simile prima. Sembra di entrare a far parte della scena in tutto e per tutto: l'intero corpo del lettore è coinvolto, tutti i sensi si acutizzano per coordinarsi a quelli di Hepzibah. Vede, sente, gusta, tocca, ode assieme a lei; sente la mano tremare accanto a quella del giovane moro bello e misterioso (p.s. Qui c'è una piccola svista, che segnalo giusto per: Tom ha gli occhi scuri, non verdi. Inizialmente pensavo tu volessi ricondurli al lampo verde dell'Avada Kedavra, per dire qualcosa che riguardava “la vita e la morte” che aveva visto in quel colore, non so, ma siccome ho visto che non l'hai fatto ho pensato di puntualizzare, giusto per fare l'antipatica xD Scherzo, è una sciocchezza, l'ho segnalato giusto così :D), percepisce il suo profumo, e poi, inevitabilmente, sente il sapore della morte. Molto carina come idea, dico davvero.
Mi è piaciuto molto anche lo stile: semplice e scorrevole, perfettamente il linea con lo spirito del personaggio che desideravi ritrarre. Idee semplici e giovanili, un tono un po' da fangirl ogni volta che Tom entrava in scena, che fa cogliere perfettamente l'idea di Hepzibah che la Rowling ha trasmesso. Molto buona la caratterizzazione, quindi, fedele all'originale e con una profondità che nei libri non è – giustamente – presente, data la posizione subalterna che Hepzibah occupa rispetto a personaggi ben più fondamentali ai fini della storia.
Molto, molto brava, idea originale e ben realizzata, hai svolto un buon lavoro e trovo che ti sia districata bene nel labirinto pieno d'insidie dei personaggi secondari. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo, mi scuso per il ritardo e la brevità delle recensione! Alla prossima!
Acquamarine_
p.s. OMG! Ce l'ho fatta! Non ci credo! *offre Burrobirra a tutti*
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