Molto molto bella questa introspettiva, complimenti. La metto decisamente nelle ricordate. Certe voci, almeno una volta nella vita, le abbiamo sentite tutti. La speranza è che la protagonista del racconto riesca, in qualche modo, a farsi forza. Brava davvero.

La disposizione delle parole mi ricorda tanto il movimento di una lametta che incide la pelle sempre più nel profondo, per cui direi che è molto azzeccata.
Per quanto riguarda il contenuto, non credo ci sia bisogno di aggiungere qualcosa. Credo che tu abbia detto tutto quello che volevi e l'abbia fatto in maniera diretta, senza tanti ghirigori e figure retoriche strampalate. La verità nuda e cruda, sputata su una pagina, impressa con inchiostro indelebile, esattamente come una cicatrice.

Scrivo la recensione solo qui ma fai che valga anche per l'altro testo complementare.
Sono due scritti meravigliosi, due flussi di coscienza opposti e complementari. Complementari perché dal primo il secondo. Dalle grida i sussurri. Dall'aver sprecato le forze per grattare con rabbia contro la porta di chi non ci farà mai entrare, il senso di impotenza. Dalla mania la depressione (Si, studio psicologia :P).  E' una spirale viziosa che continua a sprofondarti, il veleno per l'anima. Forse ho troppo personalizzato il tutto, in fondo a me è capitato spesso di lasciarmi devastare da stati d'animo del genere, ma se la mia recensione corrisponde col tuo pensiero, credo che manchi un terzo testo: hai mostrato il veleno dell'anima, ora mostra la cura.

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