Non è male questa storia,
forse non è particolarmente recensita perché tratti un tema che non credo si eviti, anzi è stato in passato pure parecchio abusato, infatti
mi ricorda molto Trainspotting.
Credo che sia scritto bene considerando un uso del linguaggio più parlato (giustamente) anche se ti consiglio magari un formato più comodo per il lettore. ;)
Forse mi posso ritenere una vera puritana fastidiosa (considerando che detesto anche il solo odore di una sigaretta) ciononostante è piacevole scoprire
punti di vista differenti, la vita vissuta sotto sfumature sempre diverse.
L'uso della droga nei tuoi personaggi sembra apparentemente solo un passepartout per il divertimento, ma infondo questo bisogno nasce da problemi perlomeno di
interrelazione col mondo, c'è molta insicurezza e malinconia, tanta malinconia!
La scena del pianto di Simone alle parole cattive di quell'uomo è stata commovente e delicata, ma poi, anche se tiene alla sua ragazza, non può fare a meno di drogarsi.
Sinceramente mi piacciono i tuoi personaggi, l'insicurezza, l'incapacità di andare avanti, di trovare un posto nel mondo non è solo dei "tossici" ma anche della gente normale, anche di quell'uomo che ha fatto tanto il borioso con Simone (almeno questo è il mio parere) e credo che Dio ( quello che identifico con la nostra coscienza, non con Allah o Budda o pinco pallino sia in ognuno di noi a prescindere) sia un'altra cosa rispetto al bigottismo di certe decrepite zitelle.
Un saluto
medea |
