Recensioni per
Domani è solo un ricordo
di Chandra Adrastea

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
27/12/14, ore 12:12

È davvero una bella fic ed anche ben scritta, sembrerebbe quasi una poesia in cui bisogna soffermarsi sul significato di ogni frase.
Avevo già letto qualcosa di simile (ma non uguale) ed anche molto più corto e devo dire che la tua idea di porre questa storia come una lunga poesia mi è piaciuta molto.
Leggerò senz'altro altre tue fic perché mi piace molto il modo in cui scrivi, complimenti.

Recensore Veterano
12/04/12, ore 10:16

Bella ..e triste .. Oscar è consapevole di un domani che non ci potrà essere .. di un domani che non sarà.. o forse che è stato??e ora è solo un ricordo..?Bellissimo stile e belle le parole che hai usato..Una ff molto diversa da quelle che ho avuto il piacere di leggere fino ad esse.. ma ugualmente bella che ti lascia dentro qualcosa di ..speciale!!Brava

Recensore Veterano
12/04/12, ore 10:11

Non so se riesco a commentare questo tuo primo capitolo ..non so se riesco a esprimese quello che mi ha dato .. forse perchè è insieme cosi intenso, commovente ''cattivo'' ..i pensieri di una Oscar consapevole dell0'amore di Andrè che egoisticamente lo ''usa'' a suo piacere..forse una Oscar un po' troppo egoista per i miei gusti ..e un Andrè come sempre innamorato che per lei farebbe di tutto!vado con curiosità a leggermi la seconda parte .. l'inizio promette bene!

Recensore Master
30/05/11, ore 20:00

Davvero molto bella e intensa questa storia, oltre che insolita e originale nella forma.
L'ho già letta diverse volte e mi resta sempre la sensazione di non riuscire ad afferrare tutto, o di coglierlo solo per un attimo... come qualcosa che passa troppo velocemente e che non si riesce a fissare, come la vita che passa e va.
Mi colpisce molto il modo in cui l'hai scritta; una poesia di cui bisogna quasi afferrare al volo le parole perchè sembrano fuggire come i sogni o i ricordi di Oscar legati a quelli di Andrè. Si sente la tristezza di sottofondo, il rimpianto di una vita (quella di Oscar) passata a inseguire miraggi, finchè l'ultimo momento disperato e sublime non arriva, quello in cui si capisce tutto e ci si riconosce per davvero.
Molto bella; hai colto davvero il senso di quest'opera, io credo, come pochi riescono a fare. Complimenti.

Recensore Master
22/05/11, ore 16:17

Bellissima! E' pura poesia, complimenti davvero! Il tormento interiore dei due, lo struggersi l'un l'altra nei ricordi del passato e nelle ansie di un presente che sfugge, ciascuno con i propri rimorsi ed errori, è espresso benissimo.

Recensore Veterano
05/04/11, ore 08:30

Passaggio intenso, è una poesia che raccoglie la struggente consapevolezza di Oscar con forza ed efficacia; anche secondo me lei è sempre stata egoista consapevolmente cieca alle sofferenze imposte ad Andrè, che le ha subite incapace di allontanarsi dal suo carnefice.
I sensi di colpa la notte in cui lui è morto devono averla investita con una violenza tale da sapere che non le era ipossibile un esitenza senza di lui. Alla fine ho trovato giusto che la morte prendesse prima lui lasciando la bella bionda sola come aveva creduto di voler sempre restare.
Mi auguro che la tua storia voglia concludersi con un finale meno drammatico in fondo io amo intensamente i lieti fini. Non è mai troppo tardi vero ?????
Brava capitolo coinvolgente e struggente.

Recensore Master
04/04/11, ore 21:47

Intenso e sofferto, i pensieri di Oscar sono densi del rimorso e della fame di una felicità sfuggente di chi si è accorto troppo tardi dei propri errori; la figura di André sta al cento di tutto, piena di dolore ma senza riuscire a staccarsi da lei, prigioniero del suo amore.

Recensore Junior
04/04/11, ore 12:21

Com'è difficile commentare un brano come questo.
Che più che narrare fatti e personaggi, evoca sensazioni e immagini fuggenti. E lascia baluginare sullo sfondo profili, sospiri, lamenti. Di dolore, di passione, di rimpianto. E lascia in balia dei sensi e dell'immaginazione, senza punti di riferimento per "capire", tranne le proprie emozioni. E i propri ricordi. Come se farsi "capire", darci - a noi lettori - un quadro preciso del contesto, della trama, dei personaggi non sia affatto importante. Come se la poesia delle parole avesse invece lo scopo di farci "sentire", nel cuore, nella carne e nelle ossa, lo sgomento, il dolore, il rimpianto, l'amore e la paura come nostre. Come sono state nostre, nelle nostre vite, forse perse nei ricordi. Farceli sentire ora. E ognuno di noi in queste parole rivive se stesso.
 
A ciascuno di noi che leggiamo questo brano lascia la vertiginosa libertà di vedere e immaginare, della storia di Oscar e Andrè, quello che più ci brucia nel cuore. O nella carne.
Quel che intravedo io è la notte in riva al fiume, la loro unica notte insieme, uniti nel corpo e nella mente.
Quel che sento io è una donna che "sente" la fine, la fine di tutto. 
E per Oscar non è tanto la paura che il giorno dopo avrebbe potuto morire. Morire lei e l'uomo per cui lei vive. Ma è la struggente consapevolezza che tutto quello che l'ha costituita per anni - l'orgoglio, l'egoismo, l'apatia, la mancanza di desiderio di felicità, poi la paura di scoprirsi donna, di mettere in discussione se stessa, il desiderio di sentirsi compiuta in un altro, il bisogno di un abbraccio in cui abbandonarsi e dimenticarsi- tutto questo sta per compiersi. E per finire. Per finire. La paura, l'attesa, il desiderio, il rimpianto, il  nascondersi la verità, il dolore, la vergogna, l'amore, la tenerezza. Tutto questo sta per finire. Anzi, è finito tra le braccia di quell'uomo. 
Questo brano fa percepire nelle ossa la desolazione, lo smarrimento, l'abbandono impotente di una donna che sente - nonostante tutti i tentativi di nasconderselo, di ignorarlo, di fingere - che l'abbandono a un altro, in un altro è perdersi in qualcosa di più grande di se stessi. Che compie, fa rinascere. O uccide. E questa è la storia di una donna che nel momento in cui cede all'amore, non sapendovi resistere, rinuncia a se stessa, sente l'amore come una sconfitta. Sente la vita come sprecata, anche in quell'attimo in cui si dona all'unico uomo che può darvi un senso. Perchè è solo un attimo. Perchè una cosa manca, nella storia di Oscar e Andrè: la speranza.  Forse per la malattia, forse perchè la guerra può rubar loro la vita da un momento all'altro. O forse solo perchè lei non ha altro da donare all'uomo che la stringe, se non un cuore incapace di donarsi.
E' la storia di una donna che vive l'amore come una sconfitta. E di un uomo che nonostante questo non smette un solo istante nel donarle una speranza. Che lei non è capace di vedere, mai, fino alla fine. In questo sta, a mio parere, tutta la tragicità della storia dei nostri beniamini. Che sanno coinvolgerci fino alle lacrime, come fa questo brano. Ma ci lasciano sempre quell'amaro nel cuore come per qualcosa di grande, bello, puro, che va sprecato. 

Recensore Junior
03/04/11, ore 15:16

ad una prima, fugace occhiata sembrerebbe il ritratto malinconico di una oscar ben consapevole e compiaciuta delle sofferenze inflitte ad andre nei lunghi anni della loro coesistenza ed, insieme, di un andre "appecoronato" ed incapace di "mostrare le palle" (perdonate la scurrilità), desideroso "solo" di subire anche mortificazioni e vessazioni, purchè di oscariana provenienza. mah! siamo quasi al sado-masochismo. attendo comunque il seguito, però, per potermi fare un'idea più chiara della ff e perchè sono incuriosita. oltretutto lo stile mi ricorda parecchio quello di kikkisan e del suo sublime "mare della normandia", indimenticato ed indimenticabile. ed inimitabile. buon lavoro