Recensioni per
L'ultima volta che sento la tua voce
di Jane41258

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/08/11, ore 23:30

Bella come cosa...soprattutto riuscire a mantenere Tiva IC in una scena romantica...
Il cellulare spento che squilla e le ultime parole di conforto immaginate, è una bella idea, ma sarebbe stato più commovente un discorso reale tra Tony e Tiva, e lui sicuramente avrebbe detto cose diverse. Ma si sarebbe evidenziato l'amore di lui mentre così metti in risalto i sentimenti di lei...poichè il suo incoscio sceglie proprio Tony per rassicurarla nel momento di maggior bisogno...
Però con una coppia così si può fare molto di meglio (vedi i finali di stagione XD)

Recensore Junior
18/05/11, ore 21:00

che triste !ç.ç accidenti mi hai fatto diventare gli occhi lucidi ma avrei pianto se fossi stata sola in casa (sai vedere qualcuno che piange come un'idiota davanti allo schermo del computer non credo sia molto normale...)comunque è bellissima anche se c'è il dubbio se quella telefonata sia stata reale, perchè non credo che Tony dopo aver sentito Ziva dire che aveva bisogno d'aiuto si sarebbe messo a parlare come se nulla fosse ma si sarebbe preoccupato e sarebbe corso da lei ma mi sembra ovvio,anche dal fatto che parlavano in israeliano,che,purtroppo, sia stato un disperato tentativo da parte del suo subconscio di farla addormentare con un sorriso sulle labbra e sprofondare in un sonno che non sarebbe mai cessato, come l'amore che provava per Tony, subito dopo un semplice "Addio" che disse con la convinzione di aver parlato per l'ultima volta con l'uomo che amava ma che magari ora la pensa in vita e lo rassicura il fatto che la rivedrà l'indomani in ufficio a scherzare con lui e a prenderlo in girò quando invece si ritroverà solo una brutta, bruttissima sorpresa...
(oddio come sono stata profonda o.o . ok questa va dritta dritta nelle preferite!)

Recensore Junior
28/04/11, ore 17:50

ç_ç ç_ç che triste!!!!
la parte preferita è stata molto piccola ...
Non lo sapeva Ziva. Non sapeva perché suo padre aveva incaricato il suo amico Noam di ucciderla. Non l’avrebbe mai saputo. Né sapeva perché Noam non aveva finito il lavoro dopo essersi intrufolato nella sua casa alle quattro del mattino e averle sparato quattro colpi nella pancia. Le sarebbe piaciuto sapere, ma non poteva. Non poteva fare più nulla. Era stata preparata ad affrontare una situazione del genere, ma non riusciva a seguire nessuna delle regole, perché le avevano mentito. Le avevano detto che Dio le sarebbe stato vicino, mentre in quel momento più che mai si sentì sola e capì. Capì che non c’era nessun Dio e che non c’era futuro dopo la morte. Avrebbe semplicemente cessato di esistere. Le avevano detto che non si provava dolore, mentre il dolore era insopportabile, tanto da non permetterle nemmeno di prendere fiato per gridare. Bruciava nel suo ventre e si irradiava per tutto il corpo come un acido. Andava oltre quello che lei avesse mai provato, le immobilizzava i muscoli, le bloccava il respiro, le oscurava la vista, le confondeva il pensiero. Era completamente impreparata. Afferrò il cellulare e lo strinse, macchiandolo di sangue. Quell’aggeggio era la sua salvezza, con quello poteva sentire le voci dei suoi amici: la voce severa e paterna di Gibbs, la voce squillante e dolce di Abby, la voce allegra e cadenzata di McGee, la voce sarcastica e sexy di Tony. Tony... Cercò di accendere il telefono ma era scarico. Non avrebbe più risentito quelle voci.
“La batteria è scarica” pensò “Come in ogni situazione critica”
Colse l’ironia della sorte, ma non riuscì a ridere. Aveva troppa paura di morire.
Le avevano insegnato a non provarne, ma la morte, la privazione di ogni cosa la terrorizzava. Non voleva morire, non era giusto. Si aggrappava disperatamente alla vita, sforzandosi di respirare anche se ogni respiro comportava una fitta e premeva con le mani sulle ferite cercando di bloccare il sangue. Era inutile: il sangue fiottava tra le dita, infradiciando il lenzuolo. Era fastidiosa la sensazione di bagnato. Sapeva che doveva lasciarsi andare, ma non voleva... Era terrorizzta dall’imminente fine, dall’incoscienza eterna, dalla distruzione della sua essenza. Non avrebbe potuto riaprire gli occhi mai più, mai più... e allora doveva cercare di chiuderli il più tardi possibile.
Il telefono squillò.
Un ondata di sollievo e felicità investì Ziva, spazzando via il dolore e la paura. Non sarebbe stata sola nell’ultimo respiro, avrebbe ancora una volta risentito la sua voce prima di morire, sarebbe morta con la sua voce nelle orecchie. Si affrettò a rispondere temendo di non farcela.
“Ziva”
Era Tony.
Fu immensamente grata che fosse lui a parlare, che fosse la sua voce l’ultima che avrebbe sentito.
“Tony, ho bisogno di aiuto...” annaspò.
“אל תפחד, אני תמיד אהבתי”
Ziva, non avere paura, io ti ho sempre amato
In quel momento le parve naturale che lui parlasse l’israeliano. Non riusciva a ricordare nessun altra lingua. Inoltre la voce di lui in israeliano era calda e rassicurante.
Era importante dirgli anche lei lo amava. Non poteva morire senza che lui sapesse.
“גם אני אוהב אותך, טוני.”
“אני אעמוד על ידי, תינוק”
Ti starò vicino, piccola
Ziva sorrise. Era importante che lui sapesse anche questo.
“התחת שלך הוא פנטסטי את השיער אתה עושה אפילו יותר סקסי. זה חמש מתוך חמש בפועל.”
Il tuo fondoschiena è fantastico e i peli te lo fanno ancora più sexy. Vale cinque su cinque in realtà.
“אפילו בעצמך אתה יכול להסתכל, McGee יש בו רקע העובדה הסלולר.”
Anche il tuo si può guardare, McGee ce l’ha come sfondo del cellulare infatti.
Ziva rise, immersa nel buio. Rise e pianse. Sempre stato divertente, quel Tony.
Rise ancora e il dolore tornò violento e la scosse, ma lei continuò a ridere. Tossì di nuovo e si sentì il sangue in gola. Un’ondata di freddo la travolse, come se si fosse tuffata in un lago di montagna. Il freddo conquistò tutto il suo corpo e sentì una breve ma intensa sensazione di nausea.
“שלום”
Addio

:P stavo scherzando xD ;P
continua così
ci si vede
GIù§
(Recensione modificata il 28/04/2011 - 05:51 pm)

Recensore Master
16/04/11, ore 11:52

Che triste! No! Ziva non può morire! Lei e Tony sono immortali!
Scritta bene, complimenti :)

Nuovo recensore
15/04/11, ore 20:35

wow...bellissima fic,ho pianto dalle prime righe.
Sei rimasta nel personaggio ma sei riuscita anche ad esprimere quei sentimenti che,appunto ziva avrebbe espresso solo in punto di morte..bravissima :)

Recensore Veterano
15/04/11, ore 17:24

Che bella :) Fino alla fine ho sperato nell'Happy ending, in realtà xD Ma fa niente... Molto commovente e ben scritta!

Recensore Master
15/04/11, ore 07:42

che triste... ho sperato fino alla fine in una dolce conclusione e invece mi è rimasto l'amaro in bocca.
Che tristezza... chissà se la telefonata era reale o solo una reazione del subconscio di Ziva per tranquillizzarla nel momento del distacco dalla vita alla morte, io credo nella seconda possibilità.
In fondo la mente umana crea situazioni a noi congeniali nei momenti di difficoltà estrema per allietarci e calmarci.
Bel pezzo, mi piace il tuo modo di scrivere.
Ora vado a sbirciare se hai scritto altro ^^