Recensioni per
Dè a tha thu a’ cluinntinn, mo chridhe?
di My Pride

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensione premio per il Reverse Contest


Una storia decisamente particolare. Mi ha colpito molto l'atmosfera generale, con i luoghi dell'Europa ottocentesca che si sposano perfettamente a una storia dalle tinte sovrannaturali.
L'ambientazione è dettagliata e originale; hai toccato due corde importanti per me, che amo la Parigi dell'epoca e che ho esultato leggendo del background del protagonista (la rivoluzione giacobita mi fa troppo pensare alla serie Outlander, sorry not sorry x°D).
Il racconto mi ha lasciato addosso una certa malinconia ma anche un vago senso di dolcezza; sono rimasta piacevolmente stupita dall'affezionarsi del protagonista a William. Ero lì che pensavo 'adesso lo uccide' o qualche roba del genere, e invece i sentimenti che provava per lui erano, in un certo senso, puri (per quanto oscurati dalla natura del demone).
Ugh, ho un debole per i pittori francesi e il tuo mi ha spezzato il cuore con il suicidio finale. Del personaggio ho anche apprezzato gli sbalzi umorali, che hanno contribuito a delineare il quadro di una personalità sensibile e non lineare.

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PRIMO CLASSIFICATO al Contest "Let's talk about a Beatle. Let's talk about...The Cute One!"
DÈ A THA THU A’ CLUINNTINN, MO CHRIDHE? - My Pride

Originalità:10/10
Ero alla ricerca del cliché, del cavillo che smorzasse l'atmosfera e che mi facesse scrivere almeno una critica piccolina piccolina, ma non l'ho trovato. Mi sono imbattuta in una storia nuova ma dal sapore antico, una storia infinitamente dolceamara e curata davvero nei più minimi dettagli. Perché sei riuscita a fare poesia persino di dettagli come la descrizione del pianoforte, accostandola alla vita di William e a rendere originali descrizioni di ambienti, cosa del tutto fuori dal comune.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mi sono piaciuti tutti e tre i personaggi e le relazioni che hai creato fra di loro.
Più di tutti mi è piaciuto un personaggio di cui hai detto molto ma allo stesso tempo hai detto poco, Henry.
Un artista riservato, un po' folle, che appare fin da subito per nulla timoroso nei confronti della morte e talvolta insicuro delle sue reali qualità artistiche.
Mi è piaciuto il rapporto particolare che hai creato fra lui e Seumas e anche il rapporto con William, che ha amato - seppur in modo diverso - tanto quanto il protagonista, tanto da decidersi di togliersi la vita alla morte di quel bimbo che aveva cresciuto.
Henry è un personaggio che fin dall'inizio sembra essere caratterizzato da una mesta vena malinconica, e gli hai "regalato" una fine altrettanto triste, a mio discapito perché mi ero affezionata a lui velocemente.
Ho apprezzato anche Seumas e quella crisi esistenziale dovuta alla sua condizione di immortalità.
Ogni sentimento del tuo protagonista è descritto minuziosamente, ma senza mai far diventare la narrazione pesante.
William è il ritratto dell'innocenza. Un bimbo dall'infanzia difficile, desideroso di riscatto, appassionato di vita ma coraggioso davanti alle avversità e alla morte.

Uso della canzone: 5/5
Dirò sinceramente che non è uno fra i miei pezzi preferiti di Paul (ma sei libera di dirmi che non te ne può fregare di meno >.<). Ad ogni modo è un pezzo un po' nostalgico, evoca qualcosa di lontano, ma non può essere considerato un pezzo triste e credo che si adatti in particolare all'ultimissimo capitolo.
L'ultima frase della canzone ricorda infatti molto per le sensazioni che evoca, l'ultima frase della tua storia.

Gradimento personale: 10/10
Non saprei proprio cosa criticare, hai davvero curato tutto nei minimi dettagli e ho amato ogni passaggio. Il tuo stile e questa cura quasi maniacale (in senso buono) per i dettagli sono molto adatti a questa storia. Un'altra scenetta, seppur appena accennata che mi è piaciuta molto, è quella in cui Seumas sorprende il bimbo al pianoforte per la prima volta. E' una scenetta che chi legge riesce ad immaginarsi molto bene. Complimenti, ho fatto caso al fatto che la storia è fra le scelte del sito e -concedimelo- meritatamente.

TOT: 35/35 p


PREMIO SPECIALE "MIGLIOR PERSONAGGIO SECONDARIO" alla storia di My Pride con il personaggio di "Henry".

Il fatto che io abbia preferito il tuo personaggio secondario ai due protagonisti non ti deve affatto far dubitare di loro. Io ho sempre avuto un amore particolare per chi sta ai contorni delle vicende e spesso nei romanzi e nei film preferisco personaggi secondari a personaggi principali. Molto più raramente questo accade nelle fanfic, perché spesso non sono curate a sufficienza le caratterizzazioni dei protagonisti e anche quando questi sono ben scritti, i personaggi secondari risultano sterili e insignificanti. Ma non è questo il caso, quell'ometto e quella sua storia priva di lietofine mi sono entrati nel cuore, tanto da decidere di assegnarti questo premio che vale una recensione in più, da sommare alle tre vinte per il primo posto.


Grazie per aver partecipato al contest ^_^

(Quinta recensione alla storia per partecipazione al contest "Romance in Pain-" con classifica prima.)
L'ultimo capitolo mi ha davvero affascinata, non me lo sarei mai aspettata così triste. Nell'intro hai scritto che questa storia sarebbe stata una Slash, ed infatti la cosa è molto leggera, quasi non si intravede.
Più che Slash, vedo un sentimento di compassione verso una persona, un riconoscimento della propria identità che ti sorprende e allo stesso tempo ti ammalia; sei confuso, non sai più che cosa provare ed io ho visto questo. 
Ho provato molta tristezza nel cuore nel leggere il finale, l'essere tornato nuovamente solo ma in fin dei conti bisognava aspettarselo. 

Non ho nulla da segnalarti, non ho trovato errori ed è tutto molto bello, a parte l'impaginazione che come ben sai non mi aggrada tanto, ma l'importante è che piaccia a te, questo è un mio gusto estremamente personale.
Il personaggio, come ti ho accennato precedentemente, l'hai fatto conoscere capitolo dopo capitolo, non soffermandoti continuamente sull'ambiente intorno e per questo mi ricordi Italo Calvino in "Il Sentiero dei nidi di ragno". Me lo disse una mia professoressa, che questo autore non descrive tutto subito, ma piano piano, ogni pagina o ogni capitolo è una breve descrizione in più.

Quindi niente, complimenti e ci vediamo prossimamente.
Love_Somebody
(Recensione modificata il 02/01/2015 - 03:18 pm)

Ciao!
Ho trovato molto originali due aspetti della tua storia: parlare di atti (e quindi legare tutto al mondo del teatro), invece che di capitoli e ambientarlo fra Scozia e Inghilterra. In entrambi in casi, ciò che viene fuori da questo mix è qualcosa di misterioso, ma al tempo stesso affascinante, come quello che succede quando ci raccontano per la prima volta una storia di fantasmi (e, a pensarci bene, con questi essere lui ha qualcosa in comune). In fondo, il protagonista è un’anima dannata, malgrado tutto, malgrado anche William. Anzi, per essere più precisi, tutti i tre gli abitanti della casa, in qualche modo, lo sono e questo li unisce in un legame indivisibile e speciale che li differenzia da tutti gli altri. Lo stesso titolo, poi, non fa che aumentare l’aura che alleggia intorno alla storia, facendo crescere la suspense fino al finale.
Lady Viviana – Giudice sostitutivo

[Questa recensione fa parte del giudizio per il contest “L’amore ai tempi di Efp”, indetto da viktoria, e giudicato da Lady Viviana]

Recensione ricevuta al contest "Voglie estive di gustose letture". Vincitrice premio Miglior Originale 

Anche qui la grammatica e il lessico sono perfetti, i periodi ben strutturati e lo stile piacevole e accattivante.
Per quel che riguarda la trama, non potrei che essere più entusiasta: io adoro le storie sovrannaturali che parlano di persone che si ritrovano a vivere per sempre o, comunque, per un lasso davvero lungo di tempo, questo perché sono sempre curiosa di vedere come lo scrittore decide di far “adattare” il personaggio in questione ai cambiamenti di tempo  ed epoca, e come vive questa sua condizione di non – o quasi – mortalità. In questo caso hai affrontato questi due punti in maniera molto originale, ma non per questo irrazionale o campata in aria. Mi è piaciuto soprattutto questa frase: “Chiunque sia stato a farmi questo, fosse anche il Diavolo in persona, se lo incontrassi sul mio cammino, probabilmente, lo ringrazierei.” Ho ritenuto opportuno citarla per spiegarti perché, a mio parere, tutta la psicologia del protagonista è assolutamente originale: lui ha implorato, quando stava per morire, di venir salvato e di continuare a vivere e, quando ha capito che la sua richiesta era stata esaudita, è stato – ovviamente – felice. Fin qui tutto normale, insomma, ma la cosa che più mi ha stupita è che non ha mai rinnegato questa sua felicità nell’essere di nuovo in vita, non si è ancora stancato di vivere nonostante il tanto tempo passato a girovagare e la noia e l’apatia che prova, fatto che invece viene descritto spesso in altri racconti. Un altro fattore che mostra l’originalità di questa fic è che lo stesso protagonista non sa esattamente cosa sia, anche se suppone di essere una sorta di posseduto da qualche spirito o demone; qui non si parla di vampiri (anche se lui stesso dice di non disprezzare il sangue), di fantasmi o creature sovrannaturali comuni, ma di qualcosa di non chiaro che non verrà mai svelato.
La motivazione principale per cui, tuttavia, questa storia mi è piaciuta tanto, sono i personaggi: tutti un po’ surreali, assolutamente senza stereotipi di sorta e artefici, con caratteri tra i più disparati e hobby particolari. Mi hanno un po’ ricordato il genere di persone che crea Baricco, al limite tra realtà e fantasia eppure perfettamente inseriti nel contesto; non saprei scegliere quale preferisco, davvero.
Un’altra cosa che mi è piaciuta particolarmente è il rapporto tra il protagonista e William: ho trovato molto commuovente accostare un ragazzino con una vita sicuramente breve e la vista più debole ogni giorno che passa, con un uomo che vive ormai da secoli e quasi immortale. Il fatto che questo lo abbia anche cresciuto come fosse suo padre, ma che, tuttavia, non lo veda solo come un figlio ma come qualcosa di molto più, il fatto che, tra tutte le persone che abbia mai incontrato, proprio lui – un ragazzo così fragile – sia riuscito a “smuoverlo” dalla sua apatia, mi ha fatto spargere qualche lacrimuccia in più al momento della sua morte.
In realtà ci sarebbero altre cento e una cose che mi sono piaciute: le scene al pianoforte o il modo in cui hai descritto i quadri di Henry, o ancora la positività che caratterizza William, oppure il fatto che, nonostante tu ripeta molto spesso che il protagonista prova dei sentimenti molto probabilmente simili all’amore per William, non li faccia nemmeno una volta sfiorare, o anche il fatto di tenere il nome del personaggio principale nascosto fino alla conclusione.
Insomma, questa storia mi ha stregata e commossa come raramente mi è successo, quindi non posso che farti davvero tantissimi complimenti.
 

Dire che questa storia mi sia entrata nel cuore è un eufemismo, il cuore me l'ha rapito e non ha intenzione di riportarlo indietro.
Mi basta pensarci solo un attimo, e scoppio in lacrime.
E' una storia così bella, così ben costruita che mi sembra quasi impossibile che esista davvero.
Sono felicissima di porterla leggere e di poter immaginarla ogni volta, è una cosa fantastica.
La tua originalità e il tuo amore verso la Scozia hanno dato alla luce un capolavoro magnifico, toccante, unico e irripetibile. Ma è stata soprattutto la tua innata capacità di portare tutto nero su bianco con tale bravura e tale passione che ha reso questa fic eccezionale.
Fantastici i paesaggi, fantastica la storia, fantastici i dialoghi e fantastici i personaggi, ognuno con una storia diversa alle spalle, con caratteri diversi e che provengono da mondi diversi. Eppure hai creato, con sfondi magnifici quali le Highland e Londra, un mondo intimo tutto loro nella quale nessun'altro poteva entrare, e nella quale si sviluppa la loro storia tanto ambigua -tra un essere sovrannaturale, uno strano artista e un bambino fuori dal comune- eppure così unica e meravigliosa.
Mi hai coinvolta fin dentro e con così tanta naturalezza che è stato inevitabile per me innamorarmi perdutamente sia di loro, sia della Scozia.
Ho amato -e amo- questi capitoli, dal primo all'ultimo rigo, e in particolare con quest'ultimo fiumi di lacrime sono scesi dai miei occhi, è stato davvero come perdere una parte di cuore.
Nell'ultima scena, quando Seumas è al pianoforte e William gli sta vicino sorridendo sentendolo parlare della sua terra natia, non riuscivo nemmeno a respirare "Fammi innamorare di questo tuo mondo, Seumas".  Davvero, non hai idea di quanto abbia pianto, quanta tristezza sei riuscita a farmi sentire.
E la cosa che più mi piace è che sin dall'inizio la storia si sia sviluppata con una calma e una lentezza disarmante, di modo che il lettore potesse completamente immedesimarsi sia nel contesto storico sia negli stessi personaggi, senza però annoiare minimante.
E poi si è conclusa come giusto sarebbe dovuta finire (anche se ciò ha compromesso l'incolumità della casa essendo stata sommersa da pianti indescrivibili), non avrebbe avuto lo stesso effetto altrimenti, e sicuramente è stato anche il finale a far sì che la storia rimanesse impressa. Se fosse stato il solito e scontato lieto fine avrebbe perso parecchio, e invece...
Non so cos'altro potrei dirti. Mi sono resa conto che 5 minuti non bastano affatto per recensire una tua fic, che c'è troppo da dire e poco tempo.
Dovrò prendermi una giornata di pausa e fare tutto con calma.
Ancora tanti, tanti complimenti. Storie belle come queste non se ne trovano facilmente :)
A presto!
(Recensione modificata il 08/09/2011 - 09:53 pm)

Una delle tue poche storie per cui sono davvero dispiaciuta di aver letto la fine
Sai che non leggo quasi niente di tuo, nee-san, ma questa lo meritava davvero
Dal principio fino alla fine è riuscita a catturare il mio interesse, mi ha trasportata in un mondo reale ma magico al tempo stesso, un mondo in cui creature del bene e del male camminano fra i comuni esseri umani senza che essi se ne rendano propriamente conto, ed è persino riuscita a strapparmi una lacrimuccia per come si è conclusa
Leggere dei sentimenti dei protagonisti come se fossimo lì con loro, condividere le loro sensazioni e calarsi nei loro panni è stato quasi straziante
Posso quasi capire come mai Henry si sia suicidato, dopo la morte di William... l'unica persona che era riuscita a spronarlo ad abbandonare i macabri quadri che dipingeva è spirata, e lui probabilmente non ha trovato più una ragione nella sua vita
Il finale è stato struggente e poetico, e anche se ho dato una sbirciatina allo spin off di cui parli voglio leggerlo completo
Ciao :)

Che peccato che sia finita... spero di poter leggere lo spin off...Davvero bellissima!! Una storia molto intensa e malinconica, profonda... Non so che altro dire una storia che entra dentro, mi dispiace tantissimo che William sia morto così prematuramente, e Henry... il buon vecchio Henry che si suicida... Romantico il finale in cui "lui" ,che finalmente ha un nome, torna a casa. il tuo stile mi piace molto e anche se non so come fossero le altre ff del concorso penso che la vittoria te la sia meritata tutta