Recensioni per
N.
di Vandevoorde

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/08/13, ore 14:36
Cap. 1:

Ciao! Ma che bella! Dolorosa ed intensa.
Sofferenza palpabile e quella domanda retorica - come fare ad andare avanti - che racchiude in sè la debolezza e l'arrendevolezza ma la consapevolezza di dover andare avanti.
Brava!

Recensore Junior
05/07/11, ore 12:54
Cap. 1:

Una composizione di una amarezza ed una liricità senza eguali. Nella versione inglese però vi ho trovato di più di tutto questo. Leggendola mi ha avvolto un velo di malinconia e nostalgia: questa poesia è davvero come sì fosse un "cimelio" imperturbabile ed eterno per ricordare una "gentil persona" - degna di essere rievocata per via della sua sublimità.

Complimenti Sentiti.

AH

Recensore Junior
11/05/11, ore 14:42
Cap. 1:

La versione in inglese mi è piaciuta più che quella italiana. E' più melodiosa (noi siamo la lingua del canto, ma niente come il francese può per le ''non rime'' e niente come l'inglese può per la rotondità delle parole. mi ricordano gli interventi un po' crudi di Morrison sul palco dove stravolgeva il senso e il testo delle sue poesie, e ne uscivano fuori ''odi alle cavallette'' (che poi erano falene) e fiumi che contengono ''esemplari''. Ti dirò, mi è piaciuta anche in italiano, ma l'inglese le ha conferito quel tocco di modernità ottocentesca (un paradosso che paradosso non è, se andiamo a vedere l'ottocento poetico) che nelle poesie d'oggi manca e qui ha reso bene. Complimenti, ti leggerò! Anche io scrivo spesso in inglese, per cui chi lo sa, potrei postare qualcosa a riguardo e mi piacerebbe il parere di una collega. A presto!

Recensore Veterano
08/05/11, ore 19:30
Cap. 1:

L'inglese ha una musicalità tutta propria. Io - forse erroneamente - lo trovo un linguaggio molto fluido e scorrevole, adatto alla poesia. Tuttavia, per una persona il cui idioma natìo sia l'Italiano, è molto complesso riuscire ad ottenere un buon risultato metrico anche in inglese. Ebbene, tu vi sei riuscita. Sia nel testo inglese che nella trasposizione italiana, le parole scorrono come un sussurro nostalgico, melanconico, magistralmente inframezzato dalle parentesi, che forse forniscono al lettore la vera e propria chiarificazione sulle motivazioni che hanno condotto il poeta a questo stato d'animo.
Mi resta un unico interrogativo, concretizzato da quell'unica lettera puntata, nel titolo. Ma temo sia troppo indiscreta una domanda a questo proposito... dunque non ne porrò alcuna e mi limiterò a rinnovarti i miei più vivi complimenti.

Nuovo recensore
06/05/11, ore 13:13
Cap. 1:

La poesia mi è piaciuta in modo moderato ma la parentesi finale è davvero molto bella ed esprime una grande dolcezza di fondo. Tutto il testo è pieno di sentimento, e questo traspare da ogni parola. Mi è piaciuta molto.

Se hai tempo e voglia ho appena pubblicato il primo capitolo di una storia a puntate sull'adolescenza e l'anoressia, mi farebbe piacere se passassi.