Recensioni per
L'amore della Luna
di NonnaPapera

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/01/12, ore 19:27
Cap. 1:

Oh no!!
Ci sono rimasta troppo male, non mi è mai successo di rimanerci così male. Ho avuto un cambio d'umore improvviso, alla fine, quando dici che era stato uno stupido a crederci. Che tristezza, che tristezza davvero. Forse oggi sono troppo per le domande filosofiche, ma sarà davvero così? Ci saranno solo Lune ad attenderci?
E' strana quest'interpretazione che hai dato della Luna, di solito è sempre vista come buona, pura, gentile, proprio come l'amore del protagonista, e invece si rivela essere una sciocca vanitosa. Che peccato, mi è dispiaciuto molto.
Ovviamente, il fatto che io sia rimasta così colpita da questa tua storia, non può che essere una conseguenza (riprova) della tua bravura.
Brava, ua bella storia, scritta semplicemente e chiaramente, d'effetto.
Io forse l'avrei pubblicata come favola, però.

Recensore Veterano
12/11/11, ore 21:50
Cap. 1:

RECENSIONE PREMIO
Vinta al contest "Il Limbo e... l'Esteta"

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 10 / 10 
Considerato che non ho trovato errori e che la storia è scritta davvero bene... complimenti!

Sviluppo della trama: 10 / 10 
Ottimo anche lo sviluppo della trama, che è breve ma chiara e intensa, con ogni dettaglio al posto giusto.

Caratterizzazione dei personaggi: 10 / 10 
Ho trovato curiosa la descrizione dell'amore dell'uomo per la luna, perché trasmette quasi una sensazione di carnalità, mentre di solito i sentimenti provati per questo astro sono platonici e quasi più malinconici che altro. Ottimo quindi che poi la luna si dimostri effettivamente poco consona all'immagine che usualmente le si dà

Espressività: 10 / 10 
Anche in questo caso il giudizio è ottimo, ho trovato questo lavoro davvero intenso

Originalità: 8 / 10 
Come detto vedo l'originalità di questa storia nella caratterizzazione dei personaggi, mentre la base è abbastanza comune

Valutazione finale: 48 / 50 
Davvero un piccolo prezioso lavoro, complimenti! È vero che l'originalità non è perfetta, ma sinceramente non saprei cosa suggerirti per migliorarlo, proprio perché ritengo che non servano modifiche

Recensore Master
16/05/11, ore 23:20
Cap. 1:

È... Crudele. È stata questa la prima parola che mi è sovvenuta al termine della lettura. Perché a a causa dei crudeli pregiudizi della gente, un uomo si è creduto pazzo, si è isolato dalla società ed è andato a cercare consolazione in quella che poi diviene la sua ossessione. È una dimostrazione plateale di quanto possano ferire i giudizi e di quanto sia soffocante una vita solitaria senza amore. Giungere a morire soggiogato dalle proprie illusioni e dai propri desideri, arrivando all'ultimo respiro a disconoscere il proprio credo... È tristissimo, crudele lo trovo -appunto. Questo è quanto ho provato leggendo, la storia comunque credo possa venir letta in più chiavi. Complimenti sentiti, come sempre sforni lavori interessanti.

Recensore Master
13/05/11, ore 06:46
Cap. 1:

Ad una prima lettura, avevo pensato che questa storia fosse una cupa variazione sul tema dell'antico adagio che insegna che se si indica allo stolto la luna, costui guarda il dito, invece questo sventurato era diventato tale proprio guardando il satellite, covando per essa una passione che in qualche modo gli era stata preclusa verso gli appartenenti alla propria specie. Invece riflettendoci meglio ho notato come nell'agire di costui vi fosse in un certo qual senso l'anelito verso una forma più pura di amore, appunto verso un'entità che lo garda benigna dall'alto, che non lo giudica o critica, ma che sembra così disponibile ad accoglierlo in quel particolare luogo ed ora, così remoto rispetto alla vita di tutti i giorni, non mi stupisco che nel suo senso di straniamento abbia potuto ascoltare la voce della luna (mi ha fatto venire in mente la famosa scena del film di Fellini), purtroppo troppo tardi s'è accorto della freddezza e insensibilità di colei cui anelava i suoi favori, e la chiosa è davvero ben scritta.
In sintesi: non male davvero, a mio modesto parere.
PS: complimenti per la scelta del prompt, che riecheggia un verso di una delle più famose canzoni di De Andrè.

Recensore Veterano
09/05/11, ore 18:51
Cap. 1:

Nonnina mia caVissima la DEVI SMETTERE DI VIZIARMI CON QUESTI AGGIORNAMENTI SUPER RAPIDI! *me gongola feliceeeeeee*
Ok, è tempo di tornare serie e farti i giusti e dovuti complimenti per questa tua piccola perla.
Ti adoro perchè in poche parole riesci sempre a racchiudere un mondo- grottesco,a volte, lo ammetto, ma pur sempre un mondo degno di nota!-
E poi io semplicemente adoro la ballata dell'amore cieco di de Andrè da cui è preso il prompt della flash-fic e quindi sono contentissima che tu sia riuscita a rendere quell' amarezza di fondo che impregna tutta la canzone, anche se il tuo finale è leggermente diverso.
La canzone parla di Lei,la fredda zoccolona di turno che si rende conto di aver ucciso il suo Lui, quello stesso che però muore contento di essersi immolato non tanto per il suo amore non corrisposto,ma per l'Amore.Quella utopia sublime!
La tua versione è ancora più cruda, dura, perchè lui si rende conto troppo tardi dell'errore commesso, lei gioisce,e lui la maledice quando ormai è troppo tardi!YAYYYYYY adoro tutta sta tragedia e amarezza!
Continua così, mon cherie e io ti seguirò anche all'inferno!!!
*e viene avvolta dal fumo mentre una risata diabolica sfuma nell'aEre*
alla prossima!
isa

Recensore Junior
09/05/11, ore 16:03
Cap. 1:

Molto dolce questa "rivisitazione ribaltata" del mito di Endimione. Mi ricorda molto una poesia che adoro: Die Lotusblume di Heinrich Heine.

Complimenti.