Ho finalmente recuperato un ritaglio di tempo in cui leggere questo tuo scritto!
C’è un particolare che ha colpito la mia attenzione sin dalle primissime righe de “Lo specchio delle stelle”, ed è la raffinatezza della tua scrittura... a tal proposito, adoro le similitudini e le metafore che offri al lettore giacché, in ambedue, questa tua straordinaria finezza stilistica si combina a una spiccata originalità > le loro scarpe scricchiolavano su quella che s’era fermata ad imbiancare il pavimento come l’eterna neve della vecchiaia fa con la chioma degli anziani: credo che, eccetto te, nessuno avrebbe potuto comporre qualcosa di così stupendo! C’è un’eleganza di fondo che permea tutto il racconto e la tua ricerca stilistica – sempre accurata – non cessa di meravigliare: la descrizione conclusiva – talmente ricca! – è di una bellezza indicibile.
La trama mi è piaciuta parecchio; inoltre, è stato interessante ritrovare Oscar e Tobias, ma cresciuti, adulti. Il dialogo con la madre è incantevole: l’affetto che Oscar nutre nei suoi confronti è palpabile, reale; splendida e molto verosimile altresì la sequenza in cui il fratello maggiore scorge le lacrime sulle gote del minore.
Ecco... non posso che porgerti i miei complimenti per questo gioiellino e per il primo, meritatissimo posto conseguito nel concorso di _kiriku_! :)
(Presto passerò a leggere anche l’altro racconto!)
PS: Ti segnalo in chiusura una frase che, a mio avviso, necessiterebbe di una riformulazione: “il suo animo così aggravato dalla cupa aura di gravi riflessioni” > io modificherei l’aggettivo “gravi” in quanto, vista la presenza di “aggravato”, pare un po’ ridondante... comunque si tratta di un’inezia, la quale nulla toglie al valore del tuo scritto! :)
(Recensione modificata il 29/06/2011 - 03:24 pm)