Cominciamo dalle emozioni, che sono per me la parte più importante. Lo sai già quanto mi è piaciuta questa storia e sai anche perché; godo, in generale, nel dare letture alternative di immagini perfette e stereotipate, godo in modo particolare a demolire la squallida operazione commerciale che è Breaking Dawn. L'ho fatto io stessa due volte in due one-shot e ho davvero gustato questa tua interpretazione che per me è abbastanza inedita, perché stavolta è proprio lei, povera, la terza incomoda, a dire che per lei è abbastanza così e a ribaltare la scrivania. Ma brava Nessie!
La prima parte è quella che mi ha emozionata di più, perché riesci a farci "vedere" con le tue parole la scena domestica e quotidiana dove vive, prospera ed opera la Grande Bugia. Lo sguardo vacuo di Bella, la ruga quasi invisibile sulla fronte "perfetta" di Edward, il sorriso -quel sorriso particolare- che compare per un attimo sul viso di Jacob, sono il ritornello che hai utilizzato per rendere la costanza della finzione nella quale Nessie è vissuta per i suoi primi sette anni.
Le parti che vengono dopo mi emozionano meno: in parte per ragioni personali -mi frega poco di Nessie e delle sue vicende amorose, ma questo è solo un problema mio- in parte per ragioni stilistiche, perché sono parti più "raccontate" che mostrate. Mentre nel primo pezzo, in quella sala dai divani bianchi, tu mostri e noi veniamo incantati e Vediamo, le parti successive restano piacevoli ma hanno un pochino più dello spiegone.
Non ho letto le altre storie partecipanti al contest quindi non mi posso permettere di fare una classifica a gusto mio, ma concordo assolutamente con la giudice che ti ha assegnato un posto preminente; è una bella storia.
Adesso vengo al solito ANGOLINO DELLA ROMPICOGLIONI. Stavolta le (pochissime) sbavature mi danno fastidio; questa storia è così bella che meritava di essere perfetta.
"mettendosi in ridicolo confrontandosi con la splendida voce della mamma"
mettendosi/confrontandosi sono troppo vicini e stanno maluccio; in più il gerundio in generale è bruttino, meglio evitarlo. In generale meglio esplicitare. "La sua voce roca e un po' stonata faceva quasi ridere, in quella canzone, al confronto con quella argentina della mamma". Boh, qualcosa del genere.
"che la casa di Jacob non era sempre stata casa mia, ma che prima lui abitasse con suo padre Billy."
... che prima abitava. Non è detto che ogni volta, dopo il "che", ci vada un congiuntivo. Qui l'indicativo, modo della realtà, ci sta benissimo.
"Avevo cercato di guardare alla mia vita, alla mia natura, alla mia famiglia, con tutta la razionalità e lo spirito critico di cui fossi capace " = di cui ero capace
"Non potevo accettare che ci fosse qualcosa che ormai mi nascondesse da anni, o peggio, qualcosa che ci facevamo andare bene da anni."
= che ormai mi nascondeva da anni. Infatti nella proposizione successiva hai detto, correttamente, non "che ci facessimo andare bene da anni" ma "che ci facevamo andare bene da anni"
Ci sono altri esempi di uso errato del congiuntivo ma non sto a metterteli tutti, tanto credo tu abbia capito; sembra quasi che nel timore di non metterne abbastanza tu ne metta troppi :-)
In veste di rompicoglioni non ho altro da dire; la storia mi piace tantissimo e punto. Sei stata una brava lupetta :-)))) perché comunque anche in una storia su Nessie hai dipinto la grandezza e la potenza ineluttabile dell'amore di Jacob per Bella -amore che non reputo ricambiato, lo sai, la Tonna canon purtroppo non è capace di amare in modo positivo e maturo Jacob come lui fa con lei; riesce solo a rovinare la vita di tutti. Ma dimmi la verità: se tu fossi stata Edward, avresti sposato una che un mesetto prima ti ha inondato la camicia di lacrime per avere detto addio al suo migliore amico, dopo averlo baciato come l'ha baciato e avere ammesso di amarlo? Cioè, tu sposi una che ama -te di più, va bene- ma ama ANCHE un altro ed è devastata all'idea di perderlo? Ma solo alla Meyer poteva venire in mente di contrabbandarcelo come un matrimonio felice!
Concludo la spatarrata infinita. Grazie per avermi regalato a) una bella storia b) una bella storia della coppia che amo di più, l'unica vera coppia di tutta la saga, per me, lo sai. |