Recensioni per
Nessuna Festa per Susan
di Riham

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/06/11, ore 09:22
Cap. 1:

Beh, allora hai un debole per Susan Bones ^^
Scherzi a parte (anche perché sono fuori luogo, visto il genere della FF), è molto bella e particolare anche questa. Il punto di vista di chi ha perso tanto - tutto - nella guerra non viene quasi mai rappresentato, e tu l'hai fatto in modo magistrale. Bella introspezione, bello stile spezzato, belle le scelte lessicali. Brava, molto molto brava.
Alla prossima
Ferao

Recensore Veterano
29/05/11, ore 21:02
Cap. 1:

Da un pò di tempo mi sto appassionando sempre di più ai personaggi più "insignificanti" e meno trattati della saga harripotteriana...per fortuna che per questo esistono le fanfictions!xD
Questa shot faceva proprio a caso mio, e l'ho apprezzata davvero molto.
Non si parla di un una grifondoro o di una serpeverde, ma di una tassorosso, casa che lo stesso cappello parlante "snobba" un poco.
E Susan mi sembra un personaggio molto umano, fragile, alla deriva, senza genitori o parenti pronti a trascorrere con lei quel giorno di "festa".
Che dire ancora?
Il tutto mi è sembrato molto verosimile, sei riuscita a perfettamente a farmi entrare nei pensieri di Susan, pieni di tristezza, malinconia e rassegnazione.
Ottimo lavoro!
Alla prossima...=)

Recensore Master
29/05/11, ore 19:25
Cap. 1:

Giustamente. Figurarsi se la Rowling si spreca a parlare del parentado di personaggi di cui a malapena si ricorda l'esistenza. ù_ù
Che amarezza.
Ho letto poco fa una storia che parla proprio di Susan Bones, premurandosi di approfondire la sua storia personale, fornirci qualche dettaglio su un personaggio a dir poco secondario.

La tua idea è decisamente originale, e l'ho apprezzata molto: non credo di aver mai letto niente riguardo a un personaggio facente parte della fazione del Bene, diciamo, che si opponesse ai festeggiamenti per la fine della guerra, non riuscendo a trovare nulla per cui festeggiare.
Sembra una sorta di risposta tra il rabbioso e il disperato a tutti quegli stupidi luoghi comuni riferiti alla guerra: "E' morto da eroe"; "Ha combattuto per un mondo migliore"; "Non ci dimenticheremo mai di loro" e robe del genere.
Permettimi di usare un linguaggio scurrile e magari anche cinico, ma 'STICAZZI!

Il punto di vista di Susan, la panoramica sulla sua disperazione sono strazianti, e trasmettono una sensazione di tristezza e rabbia impotente.
Molto coinvolgente, bravissima!