(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) PAIRING
La storia è una Leah/OC. Alla fine della Saga, restano irrisolte le vite di alcuni protagonisti; la Meyer anche in questo caso ha offerto lo spunto per un personaggio interessante come quello di Leah Clearwater, senza però approfondirlo. Dragana isola il tema della vita amorosa di Leah e le crea un compagno su misura, l’avvocato Abraham Custer, Figlio della Luce del Mattino. E noi già qui cominciamo a rotolare dal ridere e a sorridere per la felicità.
Dal secondo capitolo:
“Ora.Questo è ciò che chiunque avrebbe visto e, attenzione, solo se Chiunque fosse stato un bravo osservatore: un bianco sulla quarantina, vestito in maniera formale, piuttosto magro, capelli biondicci, pacato ma dallo sguardo vivace.
Quello che invece vidi io furono le scintille d’intelligenza dentro gli occhi chiari, la piega divertita ed ironica del sorriso, gli atteggiamenti calmi di chi fa il primo della classe per poter combinare danni senza che nessuno sospetti di lui… Vidi la fronte distesa di chi non si fa problemi inutili, le mani lunghe e precise di chi sa accarezzare con cura, la pelle leggermente colorita di chi sa godersi una giornata di sole.
Mi guardò, e fu proprio come avevano detto gli altri: tutti i poli magnetici si spostarono di colpo, riconfigurandosi in base a Lui.
Peccato che scelsero di farlo proprio mentre io stavo inghiottendo un pezzo di pollo, che naturalmente mi andò di traverso rischiando di uccidermi nel sacro momento della mia Epifania. Il Generale Custer chiese se andava tutto bene, io mi ripresi in fretta e Lui si presentò a mia madre e poi a me, tendendomi la mano. Feci per tendergliela a mia volta ma, ricordando che ci avevo tenuto il pollo bisunto fino a qualche istante prima, presa dalla confusione del momento non trovai nulla di meglio da fare che ripulirmela con infinita classe nei calzoni (che, ricordo, erano veramente cortissimi quindi di fatto mi sfregai la mano sulla chiappa destra) per poi porgergliela, sotto lo sguardo terrificante di Madre. In suo onore c’è da dire che Lui non fece una piega e me la strinse lo stesso con quella che io definivo La Stretta Perfetta, forte e ferma.
Porca merda. Avevo avuto il mio fottuto imprinting ed ero sporca, spettinata, sdrucita e mangiavo pollo con le mani e birra in lattina. Viso Pallido Custer, noi prendere tuo scalpo. Augh.”
GRAMMATICA
La storia è perfetta salvo per alcune minuzie che non vale nemmeno la pena di segnalare.
IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
Dragana ha superato l’esame da entrambi i punti di vista: se l’è cavata egregiamente sia col personaggio di Stephenie Meyer sia con il suo OC.
Cominciamo con Leah. Non era nemmeno troppo difficile, visto che la caratterizzazione originale lasciava come al solito buchi grossi come crateri. Leah emerge un po’ più viva solo nel quarto libro dalla Saga, sul quale purtroppo non sono preparata come sugli altri avendolo letto solo due volte. Ricordo un momento di avvicinamento con Jacob Black che ha aggiunto qualcosa alla noiosa cantilena dell’”acidità” di Leah che pare essere l’unico tratto riconoscibile del suo carattere, povera donna. Dragana presta a questa ragazza sicuramente il classico caratterino spinoso, ma in 3D e vi aggiunge una buona dose di senso dell’umorismo che ce la fa amare all’istante. Tanto che alla fine non ce ne frega più un cazzo dell’IC di Leah, perché noi la vogliamo proprio così, come ce la presenta quest’autrice.
Cito dal primo capitolo:
“Da quando non ero più nel branco di Sam, la mia vita andava decisamente meglio.
Cioè, specifichiamo: rimango comunque Leah Clearwater, la Perseguitata dalla Sfiga, Quella Che Capitano Tutte A Lei, la regina dell’Opposizione Di Saturno.”
“Comunque io cerco di ricominciare da capo, ora che non sono costretta a vedere e sentire Sam continuamente, mi sembra di rinascere, non mi par vero, ho tutta la vita davanti per capire cosa voglio fare e come voglio farlo, e… Dlin –dlon! Ciao Leah, sono il Destino Porco Bastardo… lo sai chi sta arrivando qui a Forks, pensa te, addirittura dall’ Italia? Un trenta vampiri più i testimoni, facendo una stima approssimata per difetto, che vogliono piallare i Cullen! Ma come “e ‘sti cazzi”? “
Personalmente, pur amandolo follemente, trovo meno efficace Abraham che di tanto in tanto pecca di garystuismo. E’ fin troppo perfetto. Ma anche la vita vera a volte è troppo perfetta: conosco gente che ha mariti o fidanzati che sembrano usciti da un fotoromanzo. Perché non permettiamo anche ad Abraham di presentarsi così? Oltretutto, Abraham è descritto dalla voce di Leah imprintata con lui, che è come dire innamorata come una cozza. Che non ne vedesse i difetti è assolutamente ovvio.
TEMI
Il tema trattato è il primo motivo per amare visceralmente questa storia. Già il titolo è qualcosa che fa stare bene: “Una giornata di sole”. Poi l’autrice –con la voce di Leah Clearwater- dichiara apertamente il suo intento: niente trucchi niente inganni, in questa storia tutto quello che potrà andare bene ci andrà. Cioè… ce lo dice prima! Leggiamo sapendo già che tutto finirà per il meglio e noi, ben lungi dall’annoiarci, ci prepariamo a godere del nostro Lieto Fine. L’intento è dichiarato: nelle storie di Dragana non ci sono zuccherosità prevedibili e ammiccanti. L’autrice svolge il tema di base deliziandoci con positività e senso dell’umorismo: la storia si regge perfettamente, non ha alcun bisogno di complicarsi o involversi in trame improbabili. Tutto finirà per il meglio.
Solo per questo infilerei la storia nelle Scelte del sito con un pallino rosso lampeggiante sopra: “Qui! Se volete divertirvi e basta, a colpo sicuro, leggete quiiiiiii!!!”
TRAMA E STILE
Cito dall’Epilogo:
“E allora, questa storia iniziata tanto tempo prima che io nascessi, com’è finita?
È finita che allo stato attuale delle cose mi chiamo Leah Custer, ma è una cosa talmente ridicola che uso sempre il mio nome da ragazza.
È finita che dopo il college mi sono sposata, anche perché altrimenti Madre me l’avrebbe tirata lunga una vita; ma tutto sommato è stato un giorno magnifico, e ovviamente era una giornata di sole.”
Dalla voce di Leah ascoltiamo una storia molto semplice, che ripercorre il cammino di tante storie d’amore: il racconto del suo imprinting e del modo in cui la relazione con Abraham si consolida e diventa vera, fino al Lieto Fine. L’uso delle maiuscole per Lieto Fine non è casuale: la storia è piena di maiuscole usate per sottolineare immagini, scherzi e pensieri di Leah. Ci fanno ridere in più di un punto, sono diventate un espediente stilistico ricorrente nei vari capitoli, espediente che ha funzionato ed influenzato perfino le varie recensioni.
Lo stile di Dragana in questa storia, non è mio parere all’altezza delle sue ultime produzioni. La storia è un lavoro, diciamo così, giovanile, che ha dormito per parecchio tempo in un cassetto; a volte lo si percepisce a causa, per esempio, di espressioni meno limate e più banali rispetto al suo solito standard. Ma stiamo parlando di un livello comunque altissimo, e vorrei saperlo scrivere io un “lavoro giovanile” di questa portata.
Dragana fa ridere. Cavolo, sa far ridere! Non ricordo dove leggevo poco tempo fa che a morire son buoni tutti, far ridere è il vero problema. In questa storia si rotola in più di un punto, bene, a piena gola. Personalmente prediligo l’autoironia piuttosto che la presa per il culo del prossimo, e Leah è autoironica. Non si piange addosso, si ride addosso e ci fa un gran bene.
Un’altra cosa che ho amato almeno tanto quanto detesto l’imprinting è il modo in cui Dragana l’ha risolto per Leah: questi due ridono insieme, ergo è amore. E senza imprinting sarebbe stato amore lo stesso.
NOTE CONCLUSIVE
La storia ha avuto un grande successo anche senza essere inserita nelle Scelte o posta in particolare evidenza in alcun modo. E’ stata amata da team opposti indistintamente: ha divertito tutti. La sottoscritta è riuscita perfino a sopportare Jacob imprintato con Renesmee, in questa storia, il che è tutto dire. E’ completa, dunque una garanzia anche da questo punto di vista per chi si accinge a leggerla; non avrebbe bisogno di pubblicità ma mi sento di segnalarla perché la ritengo un fiore all’occhiello per il sito. |