Io ti chiedo perdono, perchè questa mi era proprio sfuggita ed è un mio sbaglio, uno sbaglio enorme, perchè sto dando per scontata la tua scrittura, mentre non lo è. Le tue storie non sono sempre pronte per essere lette da me, non stanno lì immobili, aspettando che io arrivi a leggerle. Io non sono la tua unica lettrice e questo mi fa piacere, perchè meriti milioni di lettori, ma mi ridimensiona e mi fa capire che non posso lasciare andare la tua bravura, non posso farmela sfuggire e devo correrle dietro. Per questo ti chiedo scusa se sono stata assente per troppo tempo, se ho commentato troppo poco, se non ti ho seguita come facevo e come meriti di essere seguita.
Arrivo alla storia, perchè a furia di scuse potrei riempire tutta la pagina dei commenti.
Dunque, che dire. Io vedo te in quella ragazza, in quella donna. Non perchè tu sia un oggetto o perchè tu ti lasci sfruttare, ma perchè così è come ti senti, fredda, abbandonata, alla mercé degli altri, distaccata dal mondo ma comunque collegata ad esso per continuare a lasciare un segno impercettibile della tua presenza. Ma non è così. Tu non sei fredda, e non sei vuota. Tu sei piena di vita, piena di energia, piena di idee, piena di parole, piena di potenzialità, solo che non ti permettono di mostrarti in tutto il tuo splendore. E' come se ti rinchiudessero in gabbia e si accontentassero di osservarti. E usando il "ti" intendo te, ma soprattutto la protagonista della storia, che è così fragile che pare spezzarsi, un po' come la tua scrittura. Ed è proprio a causa del tuo stile secco e freddo e tagliente che io rivedo te in quella donna. Tu non scrivi così, di solito. Tu non dici "fica" o "succhiare", tu saresti più dolce se non ti sentissi partecipe della storia.
Mi è piaciuta, perchè mi ha ricordato vagamente un AliceVolevaMorire per i temi, ma non mi è piaciuta perchè mi ha trasmesso una tristezza, un veleno amaro che mi perseguiterà per tutta la giornata.
Vorrei essere più di quello che sono per poterti dire tutto quello che provo, per poterti offrire tutto quello che dovrei e che vorrei, ma purtroppo sono solo io, che non è mai abbastanza per te, che sei così grande e così splendente. Non ti spegnere, mai, mai, mai, mai. |