This chapter truly broubrought tears to my eeyes. I always thougt Renée and François belonged together and even after all these years, their love clearly lives on. It's  sad that it wasn't meant to be... I liked how she introduced herself with her maiden name and how in the end, she went back to Athos. This night was for her, as an individual and as a woman. So lovely,  thank you for writing it <3

Certo che Aramis - personali io non riuscirò mai a chiamare Aramis Renee e Athos Olivier, è un mio limite- è stata fin troppo brava! Io, arrivata a quel punto non sarei riuscita a fermarmi pensando è sconveniente! È sconveniente si, ma la carne è carne! Tutto questo per dire che se Francois in qualche modo dovesse "risuscitare" la battaglia per me sarebbe totalmente aperta, l'esito incerto e imprevedibile! Chi vincerà? Mi piacerebbe molto trovare l'ispirazione per una FIC del genere! A te complimenti per l'idea!

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Allora, pikkola questo capitolo merita veramente...
È un capolavoro di ... Tutto!
Un compendio di psicologia.
Ma partiamo dal principio:
Chissà perchè la nostra Renèe sceglie proprio il fondo della notte per recarsi a casa del suo ex-fidanzato, senza avvisare nessuno?
Se lo domanda anche lei, chissà perchè?
Magari perchè "gatta ci cova"!
Probabilmente ha dei conti in sospeso con il suo passato, con il loro passato, ma..., non vuole ammetterlo.
Perchè si presenta al maggiordomo come baronessa d'Herblay (il suo nome da nubile), e non come (Madame de la Fère)?
Lapsus freudiano?
Mah...
Meraviglioso come esprimi il suo imbarazzo per l'incontro insolito, avrebbe potuto prepararsi meglio, agghindarsi con l'abito da cerimonia (per fare bella figura!) per il suo ex-fidanzato (eh eh!)
Inoltre perchè la nostra protagonista continua a ripensare a quello che era stata la sua vita ai tempi del fidanzamento con l'ex, e a quello che avrebbe potuto essere se ...
Illuminante!
Ma la vera chicca (che l'ha tradita spudoratamente) è questa: "E la madre di Laurent?"= E vostra moglie dov'è?
Se non è esplicito questo?????
Quindi la nostra Renèe in realtà CI MARCIA!
E infatti...
Di nuovo una bellissima e sensualissima scena, carica di pathos. Sei veramente impareggiabile! (come al solito i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi, e bla, bla, bla)
Mi è quasi dispiaciuto quando Renèe ha deciso di andarsene, ma del resto che si poteva fare?
Tristissima l'immagine di lei che fugge come cenerentola via dal castello, lasciando al principe non la scarpetta, ma il mantello e la lanterna... (chissà che tutte queste cose un giorno non vengano usate contro di lei in tribunale...ehm)
Altro momentone, quando lei ritorna a casa e non si preoccupa nemmeno di coprire le tracce della sua visita notturna (all'ex fidanzato), mezza confessione?????
Lo scopriremo solamente vivendo!
Questa storia è una autentica miniera di pietre preziose, di platino, di diamanti, di quanto si può trovare di più prezioso sepolto tra le rocce.
Senza contare che in mezzo tutto ciò si snoda una vicenda mozzafiato (che mi sforzo di non riassumere, altrimenti...)
S P E T T A C O L A R E, pikkola davvero.
Chapeau.
(Recensione modificata il 05/07/2012 - 01:14 pm)

Può succedere di lasciarsi trascinare dai ricordi del passato, ed a Renée è successo; l'importante è che sia riuscita a fermarsi in tempo. Quello che non capisco è perché si ostini tanto a voler fermare la figlia, non si rende conto che se perde Raoul sarà infelice per tutta la vita? Eugenie potrebbe non perdonarla. E' vero anche che quella era un'epoca pericolosa, però, e l'età di Eugenie è molto giovane, circa 16 anni, non è in quell'età in cui si può disporre della propria vita; per questo, dovranno passare ancora un paio di anni, credo; ma questa non è una buona ragione per condannare Eugenie all'infelicità, separandola da Raoul; per cui penso che Renée abbia fatto bene a chiedere l'aiuto di François per non fare partire neanche lui, evitando così alla figlia la dolorosa separazione dal suo amato.

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Beh, magari se Aramis gioca bene le sue carte può anche riuscire...

(il seguito in un PM)