Ciao Mars,
penso di capire perfettamente la situazione. A giudicare dal pomodoro che hai spappolato nel lavandino, oserei dire che è un'immagine alquanto grottesca del genitore che, con tutta la grazia che si può affibbiare ad un pachiderma, ha espresso la sua "umile" opinione (perchè poi aggiungono sempre: sei grande, grossa e vaccinata, fai un po' come ti pare) che ha distrutto una cosa a cui si tiene particolarmente. E noi figli, che sbattiamo la testa contro il muro, chiedendoci perchè mai la persona che ci ha messi al mondo (quindi quella più vicina e simile a noi) debba rifiutare con così tanto astio una cosa che a noi fa vedere le stelle. E magari tutte le volte ci ripromettiamo: "Ah, ma stavolta me ne frego di quello che mi dice"; sbagliato, forse più il tempo passa, più facciamo caso a quelle parole che tagliano il cuore. Maledetti. E noi che ci danniamo perchè non riescono a capire la nostra dimensione di pensiero, perchè non riescono a cogliere il bello che noi troviamo in determinate cose. Perchè si permettono di sparare a zero. E ci si ritrova soli, con il genitore con l'orecchio attaccato alla porta della camera che spera di sentire gli insulti che gli stiamo tirando dietro; invece si è in scrivania che si ingoia una pallina da tennis mentre devi soffiarti il naso e non puoi. Perchè, dopotutto, non vuoi cedere a quelle parole. E intanto pensi: "Forse parliamo due lingue diverse".
Hai tutta la mia comprensione stella... un bacione grandissimo, Ellie |