Una storia veramente molto bella, complimenti!! Sto notanto che ultimamente il pair Karen/Gino è trattato spesso, e questo mi fa piacere! :D
Allora, cosa dire.. intanto devo dire che è molto bella l'idea del momento che hai scelto, in quanto proprio in battaglia, nella battaglia finale, specialmente, c'è poco posto per i sentimenti. Invece, parlare delle sensazioni, di quello che entrambi hanno perduto li fa vedere in una luce davvero molto drammatica e intima e questa scelta mi è piaciuta molto! In particolare per Gino, ho trovato emblematica questa parte: ". Rimane lì. E' come abbracciare un fantasma. Gino sa che non può più afferrare Suzaku, che il suo braccio non cadrà più sulla spalla dell'amico con la stessa spensieratezza di un tempo. E' così lontano, disperso in una foresta buia, che neanche il suo sguardo limpido può più raggiungerlo. E se lo facesse, finirebbe solo per attraversarlo come aria.", è commovente, davvero! Il finale è davvero molto dolce, trovo si intoni benissimo con la scena in cui il Tristan tiene in braccio il Guren, perciò complimenti, veramente una storia riuscitissima!! :D  

Ci sono stati diversi punti che ho davvero apprezzato in questa storia. Primo tra tutti quello in cui Kallen descrive il suo sentimento verso Zero, che ha amato con la disperazione e la fede del fiume che si getta nel mare: penso che questa metafora sia la più adatta per descrivere la devozione totale che Kallen prova verso questa maschera (e quindi verso il simbolo, non verso Lelouch; ma potremmo discuterne per ore XD). Penso davvero che non ci fosse modo migliore di descrivere questa relazione.
Mi è poi piaciuta davvero molto la definizione di spicchio di cielo che si trasforma poi in qualcosa di immensamente più grande: sarà che sono fissata con il cielo in sé, ma reputo che questo sia - per un pilota di Knightmare - qualcosa di davvero molto significativo.
Ho molto apprezzato il continuo alternarsi di piani luce/buio, e tutto il ragionamento di Gino su Kallen e la sua determinazione.
Davvero una bella storia; un'introspezione molto sensata da entrambi i punti di vista. :) Spero ne seguiranno molte, molte altre. *___*

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Finalmente leggo qualcosa in italiano su questi due! ç__ç *commossa*
Muovere i personaggi di CG è difficile, ma trovo che a te sia riuscito molto bene. Soprattutto, mi è piaciuto che hai messo a confronto i due stati d'animo, sia quello di Gino - che appare quasi illuminato improvvisamente della consapevolezza che è cambiato qualcosa, grazie a Karen - sia quello di Karen - distrutta dalla battaglia, sfibrata nel cuore, stanca, stanca, stanca.
Se c'è una cosa che ho sempre notato in CG, e nei mecha in generale, è quanto i robot siano in sintonia con il loro pilota. La dolcezza e il calore di Trista che tu hai descritto già dà l'idea dei sentimenti di Gino, dall'interesse a quel di più che ha rivoluzionato la sua visione delle cose.
Mamma mia, quanto potenziale, questi due! <3
Complimentoni!! *___*

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*__*

Bellissima!!

Nella scorsa recensione avevo detto di essere felice di vedere una spensierata fanfic post guerra, ma devo ammettere che questa one shot mi piace molto di più...
Anche se non sono abituata a leggere (o a vedere) un Gino così profondo, devo dire... xD

Il binomio buio/luce ha sempre il suo impatto come simbolismo/stato d'animo dei protagonisti... *love*

E l'accenno a Suzaku me la fa amare oltre misura... *uber-love* Quella parte è triste e bella al contempo... specie da "E' come abbracciare un fantasma" in poi.
(Recensione modificata il 18/06/2011 - 08:33 pm)

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