C'ho messo davvero tantissimo tempo prima di decidermi a leggere questa fanfiction, il motivo è perché già dalle prime righe ho capito dove sarebbe andata a finire.
Non ho "vissuto" direttamente questo periodo come fan, sono arrivata quando le cose sembravano già essersi appianate e pochi mesi dopo è uscito Danger Days. Non per questo mi rimane meno difficile sentirmi stringere il cuore quando leggo di questo periodo, soprattutto se è raccontato in modo attento e realistico. Per questo motivo il mio ritardo è "positivo" perché mi hai fatto soffrire tanto XD
Gerard e Frank sono i catalizzatori di una rabbia che va al di sopra di loro stessi, di un sogno che gli si è ritorto contro e li ha divisi, separati con l'egoismo e l'orgoglio; egoismo forse più dalla parte di Gerard e orgoglio più da quella di Frank. Il punto di rottura è un evento esterno a loro, un intervento del mondo che punta i riflettori addosso a un'entità che si sta scindendo già da molto tempo prima. Mikey ha ragione: Frank finge di essere una persona diversa, quando l'unica cosa ad essere cambiata è il suo rapporto con Gerard. Sono caduti al culmine del successo, quando il peso da sostenere era troppo e le tempeste che si agitavano intorno a loro troppo violente.
Probabilmente se non ci fosse stato di mezzo quel legame assurdo e speciale che li lega(va) le cose sarebbero andate diversamente, non sarebbe stata una battaglia l'uno contro l'altro dalla parte della stessa barricata, ma un aiuto tra buoni amici, colleghi, dopo tutto.
Frank non ce l'ha fatta a mentire a se stesso e Gerard non ce l'ha fatta a lasciarlo andare così facilmente. "Stay" è un addio, uno di quelli che nessuno aveva intenzione di dare, un pianto doloroso mascherato da nostalgia dei vecchi tempi.
Frank, nel suo ruolo di ribelle, ha fatto quello che gli è sembrato più giusto quando la pressione era troppa, quando si vedeva etichettato in un modo che mai avrebbe immaginato, quando avrebbe dovuto chinare la testa e chiedere scusa, lasciando che Gerard parlasse per tutti, ancora una volta. Gerard che si mette sempre in mezzo, Gerard che lo reclama, che lo ferisce e infine, lo lascia andare, perdendo anche se stesso.
Frank fugge nella realtà per non affrontarne un'altra: è più facile pensare di essere stati manipolati e usati per gli scopi di qualcun'altro, invece di considerarsi artefici e compartecipi del proprio destino. I My Chemical Romance non rappresentano più qualcosa per cui lottare fino a sputare sangue; sono diventati la macchina da soldi di una compagnia discografica, il mezzo con cui un mitomane pensa di esprimere se stesso per poi ritrovarsi ancora più a pezzi.
Gerard ha sulle spalle un peso enorme: la responsabilità quanto meno morale dell'accaduto, perché tutti guarderanno a Frank come a uno stronzo ma Gerard deve tenere duro, mantenere la sua smania di controllo e soffocare ciò che in lui c'è rimasto di vulnerabile e umano. Deve essere la stella nel cielo di tutti, salvo poi cadere, abbandanato da un corpo troppo provato per fare ancora capo a una mente straziata.
Gerard si è aggrappato ai My Chemical Romance un'ultima volta pensando che potessero essere di nuovo la sua ancora di salvezza, salvo poi constatare che la sua nave era partita il 17 ottobre 2008. Frank, invece, usa la sua stessa rabbia per non vedere quello che ha perso, per convincersi di aver fatto la scelta giusta.
Sono emersi altri due personaggi in questa storia che secondo me meritano attenzione: Mikey e Jamia.
Jamia la compagna di una vita, quella che ha visto Frank crescere, che lo conosce troppo bene al punto da fingere di non vedere, perché forse preferisce sacrificare un po' se stessa piuttosto che il loro amore. E' una donna buona e comprensiva che sa, però, quando è il momento di imporsi, di sottolineare l'indissolubilità del suo legame con Frank. E lo fa al Projekt Revolution, dando inizio alla catena di eventi che porterà alla fine. Gerard probabilmente la invidia, e con lei anche il rapporto che ha con il suo amico. Jamia ha la capacità di perdonare sempre Frank e lui, dalla sua, tornerà sempre da lei. Gerard non perdona Frank e Frank non torna da Gerard, invece.
Jamia assiste alla demolizione di tutto tenendo la mano al marito e incoraggiandolo a costruirsi un'altra vita, questa volta davvero insieme a lei. Gerard, d'altra parte, pur avendo sposato LynZ non sente mai la presenza confortante di sua moglie.
Questo ruolo sembra toccare a Mikey, che questa utilizza la sua devozione totale al fratello per riprendere in mano il destino della band. Mi ha colpito il pezzo in cui Mikey fa un giro di telefonate per parlare del nuovo album, sostituendo così il ruolo di leader propositivo che era sempre spettato a Gerard. In seguito poi,si trova a eseguire il compito più spiacevole di tutti: ascoltare il "testamento" ideale della band nel letto di ospedale di suo fratello e farsi portavoce davanti a tutto il mondo.
Diversamente dalla sua rappresentazione canonica, è un Mikey che tira fuori una forza interiore enorme, il coraggio di affrontare persino l'ex compagno ed ex amico mentre suo fratello non è più lui. Un Mikey che per la prima volta passa alla prima linea, parla davanti a tutti con il cuore in mano e gli occhi pieni di lacrime, senza vergognarsi, lasciando un messaggio che suona più dolce di quanto non sia in realtà dentro di lui.
E Mikey viene capito, Mikey ricongiunge le stelle cadute e il campione statistico impazzito, gli adolescenti suicidi e la band del culto suicida, le due sorelle che si abbracciano e cinque ragazzi del New Jersey che hanno visto il loro sogno tramutarsi in un incubo. Legati per sempre e che si sono sconvolti a vicenda.
E alla fine non si può dire chi sia il "traditore" degli afflitti, degli sconfitti e dei dannati; se Gerard, se Frank, se il campione statistico, se Jamia, se Mikey. Sono tutti vittime e colpevoli allo stesso tempo, in modi diversi. Vedere qualcosa o qualcuno cambiare è difficile e non sempre le cose vanno come vorresti.
Grazie a Dio non è andata così. Ora smetto di straparlare perché i miei poveri neuroni stanno dando i numeri. |