Recensioni per
The traitor of the broken, the beatens and the damned
di Keiko

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

C'ho messo davvero tantissimo tempo prima di decidermi a leggere questa fanfiction, il motivo è perché già dalle prime righe ho capito dove sarebbe andata a finire.
Non ho "vissuto" direttamente questo periodo come fan, sono arrivata quando le cose sembravano già essersi appianate e pochi mesi dopo è uscito Danger Days. Non per questo mi rimane meno difficile sentirmi stringere il cuore quando leggo di questo periodo, soprattutto se è raccontato in modo attento e realistico. Per questo motivo il mio ritardo è "positivo" perché mi hai fatto soffrire tanto XD
Gerard e Frank sono i catalizzatori di una rabbia che va al di sopra di loro stessi, di un sogno che gli si è ritorto contro e li ha divisi, separati con l'egoismo e l'orgoglio; egoismo forse più dalla parte di Gerard e orgoglio più da quella di Frank. Il punto di rottura è un evento esterno a loro, un intervento del mondo che punta i riflettori addosso a un'entità che si sta scindendo già da molto tempo prima. Mikey ha ragione: Frank finge di essere una persona diversa, quando l'unica cosa ad essere cambiata è il suo rapporto con Gerard. Sono caduti al culmine del successo, quando il peso da sostenere era troppo e le tempeste che si agitavano intorno a loro troppo violente.
Probabilmente se non ci fosse stato di mezzo quel legame assurdo e speciale che li lega(va) le cose sarebbero andate diversamente, non sarebbe stata una battaglia l'uno contro l'altro dalla parte della stessa barricata, ma un aiuto tra buoni amici, colleghi, dopo tutto.
Frank non ce l'ha fatta a mentire a se stesso e Gerard non ce l'ha fatta a lasciarlo andare così facilmente. "Stay" è un addio, uno di quelli che nessuno aveva intenzione di dare, un pianto doloroso mascherato da nostalgia dei vecchi tempi.
Frank, nel suo ruolo di ribelle, ha fatto quello che gli è sembrato più giusto quando la pressione era troppa, quando si vedeva etichettato in un modo che mai avrebbe immaginato, quando avrebbe dovuto chinare la testa e chiedere scusa, lasciando che Gerard parlasse per tutti, ancora una volta. Gerard che si mette sempre in mezzo, Gerard che lo reclama, che lo ferisce e infine, lo lascia andare, perdendo anche se stesso.
Frank fugge nella realtà per non affrontarne un'altra: è più facile pensare di essere stati manipolati e usati per gli scopi di qualcun'altro, invece di considerarsi artefici e compartecipi del proprio destino. I My Chemical Romance non rappresentano più qualcosa per cui lottare fino a sputare sangue; sono diventati la macchina da soldi di una compagnia discografica, il mezzo con cui un mitomane pensa di esprimere se stesso per poi ritrovarsi ancora più a pezzi.
Gerard ha sulle spalle un peso enorme: la responsabilità quanto meno morale dell'accaduto, perché tutti guarderanno a Frank come a uno stronzo ma Gerard deve tenere duro, mantenere la sua smania di controllo e soffocare ciò che in lui c'è rimasto di vulnerabile e umano. Deve essere la stella nel cielo di tutti, salvo poi cadere, abbandanato da un corpo troppo provato per fare ancora capo a una mente straziata.
Gerard si è aggrappato ai My Chemical Romance un'ultima volta pensando che potessero essere di nuovo la sua ancora di salvezza, salvo poi constatare che la sua nave era partita il 17 ottobre 2008. Frank, invece, usa la sua stessa rabbia per non vedere quello che ha perso, per convincersi di aver fatto la scelta giusta.
Sono emersi altri due personaggi in questa storia che secondo me meritano attenzione: Mikey e Jamia.
Jamia la compagna di una vita, quella che ha visto Frank crescere, che lo conosce troppo bene al punto da fingere di non vedere, perché forse preferisce sacrificare un po' se stessa piuttosto che il loro amore. E' una donna buona e comprensiva che sa, però, quando è il momento di imporsi, di sottolineare l'indissolubilità del suo legame con Frank. E lo fa al Projekt Revolution, dando inizio alla catena di eventi che porterà alla fine. Gerard probabilmente la invidia, e con lei anche il rapporto che ha con il suo amico. Jamia ha la capacità di perdonare sempre Frank e lui, dalla sua, tornerà sempre da lei. Gerard non perdona Frank e Frank non torna da Gerard, invece.
Jamia assiste alla demolizione di tutto tenendo la mano al marito e incoraggiandolo a costruirsi un'altra vita, questa volta davvero insieme a lei. Gerard, d'altra parte, pur avendo sposato LynZ non sente mai la presenza confortante di sua moglie.
Questo ruolo sembra toccare a Mikey, che questa utilizza la sua devozione totale al fratello per riprendere in mano il destino della band. Mi ha colpito il pezzo in cui Mikey fa un giro di telefonate per parlare del nuovo album, sostituendo così il ruolo di leader propositivo che era sempre spettato a Gerard. In seguito poi,si trova a eseguire il compito più spiacevole di tutti: ascoltare il "testamento" ideale della band nel letto di ospedale di suo fratello e farsi portavoce davanti a tutto il mondo.
Diversamente dalla sua rappresentazione canonica, è un Mikey che tira fuori una forza interiore enorme, il coraggio di affrontare persino l'ex compagno ed ex amico mentre suo fratello non è più lui. Un Mikey che per la prima volta passa alla prima linea, parla davanti a tutti con il cuore in mano e gli occhi pieni di lacrime, senza vergognarsi, lasciando un messaggio che suona più dolce di quanto non sia in realtà dentro di lui.
E Mikey viene capito, Mikey ricongiunge le stelle cadute e il campione statistico impazzito, gli adolescenti suicidi e la band del culto suicida, le due sorelle che si abbracciano e cinque ragazzi del New Jersey che hanno visto il loro sogno tramutarsi in un incubo. Legati per sempre e che si sono sconvolti a vicenda.
E alla fine non si può dire chi sia il "traditore" degli afflitti, degli sconfitti e dei dannati; se Gerard, se Frank, se il campione statistico, se Jamia, se Mikey. Sono tutti vittime e colpevoli allo stesso tempo, in modi diversi. Vedere qualcosa o qualcuno cambiare è difficile e non sempre le cose vanno come vorresti.

Grazie a Dio non è andata così. Ora smetto di straparlare perché i miei poveri neuroni stanno dando i numeri.

Recensore Veterano

“Siete tanti, tantissimi. Vorrei vedervi uno a uno per ringraziarvi personalmente per ciò che ci avete dato. Il tempo però non sarebbe abbastanza e le nostre parole alla fine risulterebbero troppo uguali per persone che meriterebbero molto più di un semplice grazie da quattro sconosciuti che hanno arricchito. Noi non avremmo mai realizzato il nostro sogno senza di voi, per questo non mi resta che ringraziarvi ancora una volta e salutarvi con un arrivederci, perché gli addii fanno davvero troppo schifo perché vi possa lasciare con una parola simile.”
credo che questo capitolo mi abbia fatto venire il mal di stomaco e che le lacrime molte volte hanno cercato di scendere, e dico sul serio, non così, per fare commenti gratuiti.
Quando penso alla fine dei my chemical romance è come una sorta di censura freudiana, non voglio pensarci più di tanto, perchè è come se non avverrà mai, perchè senza di loro non lo so cosa farei, e leggere di questa ipotetica fine, di gee malato, di frank lontano e di bob ray e mikey che cercando di arrabbattare i pezzi, davvero mi ha fatto male. Le parole riguardo i fan sono state davvero speciali, la metafora delle stelle e del cielo, noi non ci pensiamo, ma probabilmente è così, loro sono le nostre stelle e noi siamo le stelle delle stelle.
e' stato un piacere seguire questa storia, e ancche se ti dirò ho un leggero malessere dentro velato da tristezza, è una dell poche storie più belle e originali che ho letto fino ad ora. Brava. <3 spero di leggere qualcos'altro al più presto e magari di scambiartci idee sulle nostre storie! un bacio <3 Mariah

Recensore Veterano
04/08/11, ore 14:37

"Li lascì lì, li butti via e non te ne curi: ti tagli nel maneggiarli ma poi sai come sfiorarli e non ti fai più male, ti anestetizzi dal dolore.
E lasci che restino solo la rabbia e il rancore: sono la forma più umana di difesa, dopotutto."
una bella frase conclusiva, davvero. Credo che in questo capitolo Gerard sia molto profondo, n on so quale immagine di lui tu volevi far trapelare ma mi piace, e mi piace anche frank che cerca di coprirsi dietro questi ray-ban, Katy perry è carina all'interno del capitolo, cioè alla fine non centra una minchia con loro però il fatto che lei conduca death match e che pensi alla situazione che c'è tra loro due è carino e anche originale. Mi è piaciuta molto la sua riflessione sulla storia d'amore che qualcuno crede ancora che sia vera: dai ai fan quel che vogliono, secondo me è quetso che gg e frank fanno, sì si vogliono bene e ciò che vogliono ma migliaia di ragazze non possono davvero credere che sono stati insieme o che si amano! kmq vado a leggere il prossimo, scusa per il ritardo!

Recensore Master
27/07/11, ore 18:38

Mio dio...
Non trovo le parole. Non le trovo...
Ti basti sapere che, mentre leggevo, a voce- mi è uscito spontaneo farlo, le lacrime hanno iniziato a scendere.
Perché è troppo. Non ha a che fare col concetto di bello o brutto. Non c'è un qualcosa per classificarla e renderle giustizia. Meriterebbe fiumi e fiumi di parole, eppure, io, non ne trovo.
Mi viene solo da dire che... è vero. Non conosco bene il caso di Hannah, ma... l'hai trasmesso in un modo che scava dentro.
Poi, “vuoto” era un termine troppo forte da utilizzare, forse: perché era il mondo fuori che ti uccideva giorno dopo giorno, non eri tu che eri realmente un’ameba sociale.
Non hai idea di quante volte l'ho letta, questa frase. Non ne hai idea.
Living Disaster... l'unica cosa che è venuta da pensare è: Better Living, come se, i MyChem, avessero voluto ricordarla.
Ma è solo il primo capitolo... solo la copertina di quei tabloid che hanno trovato un vittima, che hanno capito che qualcosa non andava e allora, che si fa? Quello che hai detto tu: si trova un capo espiatorio... I MyChem.
Perché, ovviamente, gli adulti, devono sempre distruggere ciò in cui credi.
Fino a farti credere che, davvero, non credi.
I miei più sinceri complimenti. Hai un modo di scrivere che è... vero.
xla.

"Noi non ammazziamo ragazzini, li salviamo.
Ma come puoi avere la pretesa di salvare gli altri quando nemmeno riesci a salvare te stesso?
Te ne sei andato prima che i riflettori si spegnessero e si dirigessero altrove."
"Un dio ascolta sempre le preghiere dei propri fedeli, Frank.
Altrimenti i pellegrini si stancano di pregare e il dio diventa mortale, quando più nessuno crede in lui."
scusami se te le ho riportate nella recensione ma queste frasi mi hanno fatto venire i brividi, soprattutto l'ultima!
allora, mi è piaciuto sia il ruolo di mikey, che quello di bob nel capitolo e ti dirò che mi risulta molto difficile pensare ai chem come gli descrivi tu, non per qualche ragione precisa, ma perchè così sembrano delle persone vere, dei peccatori, delle persone che covano rancore e che fanno quello che fanno solo per se stessi.
Mi è piaciuto molto ciò che hai scritto, soprattutto la tua interpretazione dei fatti! :D
a prestooo!

Recensore Veterano
14/07/11, ore 13:18

wow, allora c'è da dire che fin dall'inizio i pensieri di Frank sono ben definiti, e scusami ma non credo di aver capito bene il filo della storia, comunque devo dirti che come nel capitolo precedente il tuo modo di scrivere è molto magnetico e ben strutturato e lo adoro, ma credo che tu sia molto critica nei confronti di Gerard, cioè lo fai sembrare come un frontman che pensa solo ai cazzi suoi, a cui tutti devono dare ascolto e cose del genere e non credo che questo si molto vero perchè di certo in una band, è vero che ci sono membri più in vista di altri, ma si collabora latrimenti uno fa il solista. Comunque l'incazzatura di frank mi piace e mi piace anche il suo rapporto con Jamia, che hai descritto molto bene anche se sembra quasi una vittima. Il fatto che gee abbia picchiato frank non so se è vero nel senso che gli abbia dato proprio un pugno, ma avevo visto dei video in cui lui lo respingeva durante sharpest lives e quello in cui gee piange a terra mi era nuovo. Comunque è molto bello come unisci finzione e realtà e forse è proprio quello che rende affascinante questa fanfiction!

Recensore Veterano
14/07/11, ore 11:57

era da un po' che avevo notato questa fanfiction e oggi finalmente ho avuto il tempo di leggerla. Devo farti i miei complimenti, scrivi davvero bene, e le tue frasi sono molto di effetto.
E' stata una scelta abbastanza coraggiosa quella di trattare del suicidio di Hannah bond, di cui a dire la verità io non ho mai saputo molto tranne che per la battaglia mediatica intorno alla band. In compenso credo che i pensieri di Hannah,, benchè siano frutto di una tua immaginazione e di una tua interpretazione della storia, siano abbastanza realistici e mi stuppisco di come questa storia njon abbia ricevuto ancora recensioni! E' davvero ben fatta e soprattutto scritta bene! Vado a leggere il prossimo!