Ok, oggi sto recensendo (si dice così?) molte tue storie. (Della serie: povera te, a dover leggere delle recensioni senza senso e contorte come le mie! XD) |
intensa,struggente,mi sono davvero commossa.e non mi commuovo tanto facilmente,solo per le storie che valgono,come la tua.mi è piaciuto il paragone con l'ombra,e la frase conclusiva è magnifica.complimenti continua a scrivere(su lily e sev se vuoi^_-)bax |
Complimenti! Breve ma davvero commovente. |
Sono Maura e, come mi ha detto Pink, giudice su di un concorso su Severus al quale ho partecipato(e vinto da Ida... forza Ida! ^^ ), incollo la recensione che mi ha fatto ^^ La prima impressione che ho avuto leggendo il periodo iniziale è di un’allitterazione magnificamente riuscita, che scandisce il ritmo della lettura. Piacevolissimo. Le frasi corte, poi, hanno quel gusto di drammaticità che aleggia in tutta la storia. E quei versi…quei versi sono qualcosa d’indescrivibile, molto filosofici direi^^! Poi ritorni nella seconda parte con una frase che mi ha colpito: “I capelli. Sono meno brillanti, non trovi? Forse perché sono passati molti anni; forse perché è notte… forse perché è morta.” Mi è piaciuto veramente tanto leggere i pensieri del tuo Severus, indiretti, in una seconda persona che sembra quasi un’eco, forse la coscienza di questo personaggio. A proposito del personaggio, i voti sulla caratterizzazione sono stati un po’ bassi proprio per questo: non arriva al lettore un’idea precisa di questo Severus, ma come l’hai definita tu, un’ombra. Perciò non ci ritroveremo un’illustrazione o un accenno sul suo aspetto, anche se trapelerà il particolare dei capelli di Lily, e non avremo dei suoi ricordi e dei suoi pensieri ma solo un’eco di essi. È quasi come se fosse un fantasma che lascia qualche riflesso e qualche impronta al suo passaggio, perciò non è una figura dai contorni ben definiti. E la domanda finale ti lascia appunto col dubbio della sua decisione, potrebbe anche essersi ucciso appena dopo averla pronunciata o potrebbe aver continuato a vivere la sua vita da vigliacco e con i rimorsi che pian piano lo distruggevano. Vedo che anche nella tua storia la morte viene personificata e scritta di conseguenza in maiuscola: “Morte; osservi la Morte che, fredda, intelligente, ricambia il tuo sguardo attraverso le verdi iridi di lei”… Per quanto riguarda la grammatica ti segnalo un paio di errori di distrazione: “ti permetterti”(forse volevi dire “ti permetti”), “che lei potesse decidere vivere”(qui sarebbe “decidere di vivere”). Ti lascio con una frase che mi è piaciuta tantissimo di questa breve, forse un po’ troppo, ma comunque intensa storia: “Maledetto figlio. Benedetto figlio. Deve morire, perché lei è morta per lui; eppure deve vivere, giacché lei giace qui solo per lui.” E questa parte la dice tutta! |
Complimenti. Bellissima, intensa e disperata. |
è davvero splendida, non c'è che dire. Breve e agghiacciante, non so perché mi ha emozionato. Brava. |
Bella, davvero toccante, breve ma concisa, semplicemente reale....mi piace....brava! |
Molto bella Maura, veramente molto bella. |
Ottima. Cruda. Realistica. Brava! |