Che storia triste e delicata!
Veramente, la tematica che hai scelto è trattata in modo in un certo senso innovativo, col protagonista che si attacca al suo passato e ne trova conforto, che in una cosa piccola e semplice come un girasole è riuscito a rivedere se stesso bambino, quando ancora era pieno di speranze e sogni. Nel momento della narrazione, la disillusione del ragazzo è così palese che la serenità finale è un cotrasto molto potente, che lascia il lettore un po' di stucco e un po' consapevole di quanto il più piccolo gesto possa animare una vita ormai prossima alla fine.
L'espediente dei girasoli è molto bello e denota una certa sensibilità d'animo nel ragazzo.
Immagino che la storia sia anche un po' autobiografica, quindi tanto di cappello perché non è semplice scrivere di cose accaduteci personalmente! Un abbraccio, a presto.

Sei stata davvero brava a trattare così bene un tema tanto delicato.
Nella sua semplicità, questa one-shot mi ha commossa, davvero.
E la sua forza sta proprio in questa semplicità, perché credo che se tu avessi calcato troppo la mano, aggiungendo più drammaticità, più dettagli stucchevoli, la storia avrebbe perso un po' del suo fascino, di quello che la rende così bella e triste allo stesso tempo.
Si percepisce la sofferenza e il rimpianto di una vita troncata in quello che dovrebbe essere l'apice della sua fioritura (l'adolescenza), ma anche la serenità e il coraggio del protagonista che affronta la morte con dignità, facendo tesoro dei ricordi più semplici e felici del suo passato.

RedHair

Il tema della morte susseguito alla solitudine è sempre davvero toccante. Ancor più se riferito ad un ragazzo così giovane.
Questa one shot mi ha davvero fatto riflettere sulle emozioni provate in quei periodi dalle persone che subiscono il tutto. Li hai resi perfettamente, facendo in modo che il lettore fosse costretto, ogni tanto, a soffermarsi a pensare sulla situazione e sui pensieri. E' realistica al 100%.
Il flusso dei pensieri è coerente e grammaticalmente corretto. Non è affatto difficile da seguire, anzi, travolge completamente.
Ed è commovente...
Anche io ho visto un'amica morire in una circostanza simile, e anche dei parenti. Posso dire che, sicuramente, anche loro pensavano la stessa cosa ad ogni visita, ad ogni nostro gesto, di fronte alla nostra compassione.
Perciò, ribadisco, è davvero realistica.
Complimenti.