Una profondissima introspezione, non c'è che dire.
Ogni parola è calibrata per definire proprio quel sentimento, proprio quell'istante di vita, proprio quell'immagine ben chiara nella tua mente, e che diventa ben chiara anche in quella del lettore. E il bello è che vengono spontanee, sgorgano come un fiume in piena, non sono mai forzate e scivolano piacevolmente lungo la pagina bianca. Ogni evento ha un suo peso, una sua precisa importanza nel quadro del tuo inconscio, e si sente, si può quasi toccare con mano. Wow.
Non ho alcuna intenzione di dire parole carine o frasi di consolazione, visto che come tu stessa hai fatto notare sarebbero solo false e prive di alcuna importanza, dato che non ti conosco ed è la prima volta che leggo una tua storia. Tuttavia, da questo testo si può capire davvero molto di te, e per più di un verso mi sono ritrovato in questo tuo sfogo, sia come eventi (il nonno mai conosciuto, ad esempio) sia come reazioni ai tali eventi, e penso di aver compreso in gran parte la tua situazione, che per molti versi è simile alla mia.
Il finale, quando la "parte cattiva" salta fuori dal suo nascondiglio...mi ha lasciato particolarmente scosso, non me l'aspettavo. Io avrei una mia teoria a riguardo, ma non è il caso di esporla altrimenti rischierei di suonare un moralista del ca**o, e non credo tu abbia bisogno di questo adesso :).
Nel complesso, ben fatto! Spero soprattutto che sia servito a te scrivere queste righe, e che possano aiutarti davvero a comprenderti e migliorarti. Perché, alla fine, è quello che importa :).
Genkaku Shi (Recensione modificata il 24/06/2011 - 02:11 pm) |