Ciao cara! Che dire di questo lavoro, molto molto particolare (ma davvero tanto), ma anche incredibilmente bello e toccante, con immagini che ti vanno sottopelle. Ribadisco quello che ho detto, che secondo me dovresti darti al racconto, senza nulla togliere a "La morte ha le labbra maledettamente dolci", che č una storia comunque godibilissima. Trovo perņ che coi racconti e coi flussi di coscienza tu le stia una spanna sopra. Niente da dichiarare quindi se non "brava" e vai avanti! XD

Delicata e fragile paragone con la carta: il nostro animo, noi, come fogli bianchi da imbrattare, colorare, vivere... Ed è bello volersi sentire "stropicciati", ogni tanto, e non intonse pagine bianche intoccate e fredde. Sai quanto io ami l'arte e ogni paragone con essa, penso sia anche per questo che questo breve frammento introspettivo mi ha lasciato il cuore spaccato fra dolcezza e amarezza.
Non permetterò mai che l'erba velenosa ci soffochi, non permetterlo nemmeno tu cicci <3