In questa poesia mi è capitato di scovare un'ambiguità, che, seppure suppongo ella non si trovi in nessun luogo se non nella mia mente, è riuscita in qualche modo ad affascinarmi - e poi, chi lo sa?, magari quello che sto per dirti è venuto in mente anche a te! In ogni caso, ecco l'ambiguità: l'Io poetico potrebbe essere infatti sia una Lei, contemplante un regalo ricevuto da un Lui del passato con cui abbia rotto i contatti; ma potrebbe essere anche un Lui al quale una ex abbia restituito un regalo fattole nel passato, e che ci è mostrato in un momento di terribile nostalgia, in cui, magari per rivivere le sensazioni di quei giorni ormai defunti, indossa quello stesso regalo restituitogli dalla Lei. Il che è struggente! In ogni caso, a parte questa mia impressione, mi è proprio piaciuta questa poesia. E' in un certo modo lapidaria, secca. E nella sua lapidarietà è tremendamente incisiva, viva, palpabile. Beh, ciao! :)

Leggi la risposta dell'autore