Ehm... ciao :D
Non hai idea di quanta muffa abbia fatto questa tua storia, nella mia sezione "da recensire". Sono da biasimare, e non poco ^^''
Mi faccio schifo. Sputami addosso, non mi sottrarrò alla punizione.

...Però ORA recensisco!

Lo sai, che difficilmente mi convinco a leggere Grindeldore (infatti, leggo solo le tue XD), ma se ve ne sono soltanto accenni, posso pure discendere dal mio Olimpo personale e spazzare via la puzza sotto il naso XD
Complimentoni, ma -ONI, -ONI, -ONI!, per il tuo Aberforth. L'ho trovato a dir poco magnifico, nella totale contrapposizione ad Albus: è stufo delle belle frasi a effetto, vuole FATTI. E lo stimo tantissimo. Insomma, è l'uomo che ha tirato un pugno in faccia ad Albus Silente. Pure lui dovrebbe avere la sua Figurina delle Cioccorane, con riportato questo fatto, per essere precisi ù_ù

La dicitura "Angst sparso in giro" è decisamente azzeccata, e ti comunico che ho amato in particolar modo i riferimenti ad Ariana (la piccola bara bianca, la sua foto sulla tomba stessa e il giocattolo scolorito) e QUESTA frase: "Di rosso, in quegli anni, se ne vedeva troppo; quel rosso che sgocciolava dalla carne, macchiava i vestiti e sapeva di metallo.". Fenomenale.

Tanto, tanto brava ^^
Baci e buon anno!

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Bellla! Mi piace davvero tanto l'idea che sia stato proprio Aberforth -il  fratello meno bravo, meno intelligente, meno dotato- a far capire ad Albus che era il momento di affrontare Gellert. E l'ha fatto nel suo modo brusco, senza pensare, rude, ma non per questo senza sentimento. Di solito si pensa ad Aberfoth come ad un personaggio un po' "tonto" fatto solo di impulsività, ma tu hai descritto anche il suo lato più coraggioso, determinato ed anche acuto. Perchè lui ha sempre saputo cosa c'era tra suo fratello e Gellert, e sa anche che quello che chiede ad Albus è dolorroso, ma va fatto.
Veramente un'ottima storia.
[Recensione partecipante all'iniziativa 'Babbo Natale segreto' del gruppo facebook Hpeace&Love]

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Brutto stare lontani dalla civiltà per dieci giorni. Si perdono piccole meraviglie come questa.
Cavolo, non riesco a stancarmi dei tuoi Aberforth, Albus, Gellert e di tutto ciò che li circonda. Ogni volta trovo sfumature nuove, nuovi elementi, nuove profondità. I personaggi sono gli stessi, sempre perfettamente riconoscibili, ma al contempo hanno qualcosa di completamete diverso, come se si scoprisse ogni volta un lato sconosciuto di loro.

Molto, molto commovente; le reazioni di Abe alla morte di Ariana anche dopo tutti qegli anni sono coinvolgenti, forti, assolutizzanti: non si riesce a distaccare il proprio pensiero da quello di Abe, si respira la sua stessa rabbia contro Grindelwald e contro Albus, il suo stesso dolore misto a dolcezza per il ricordo della sorella. E' un insieme di emozioni forte, realistico, assoluto, che sai rendere in modo perfetto con il tuo stile e il tuo lessico.

Che altro dirti? Che sei tra i miei autori preferiti lo sai bene; questo dovrebbe darti l'idea della portata della mia ammirazione per ogni tuo lavoro.

Bacioni e scusa per il ritardo
Fera

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Cara, ti comunico che non ho letto nulla e che lo farò presto, ma devo dirti che POV non significa che tu debba scrivere in prima persona, semplicemente che il protagonista deve essere Aberforth, in terza persona o meno! ^^ Te lo dico perchè anche io trovo difficoltà a scrivere in prima persona e quindi capisco che ti possa aver soddisfatto di più la tua prima versione! ^^
Presto leggerò e commenterò in modo sensato! ^^

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