ross_ana – Marito e moglie
1) Ortografia |
Sempre corretta fino alla fine, dove c’è l’errore grosso: tutto il dialogo in stampatello. Benché sia un uso invalso nelle fanfictions, è un grave errore ortografico: l’italiano non utilizza lo stampatello per significare le grida, usa i segni di interpunzione o i verbi dichiarativi. Un punto esclamativo e un ‘urlò’, insomma, sono non solo sufficienti ma corretti, mentre lo stampatello è scorretto.
Ci sono altre due minuzie appena, che comunque ti segnalo: quando usi i trattini per i dialoghi devi mettere uno spazio tra il trattino stesso e la prima parola; e in questo passaggio: “…chissà come stava attraversando il suo primo anno da Matricula” ‘chissà’ sarebbe stato meglio con la maiuscola.
8 punti
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2) Sintassi |
Anche in questo caso sei stata sempre corretta, ma un po’ troppo semplice, forse; usi periodi molto brevi, prevalentemente paratattici, anche laddove puoi permetterti descrizioni più ampie e particolareggiate sia degli ambiente che delle persone che delle emozioni. In generale questa sintassi si dimostra in tono con l’umore della one-shot, che è leggero e divertente, per cui si può considerare una vera e propria scelta stilistica, ma almeno per quanto riguarda le loro emozioni qualcosa di più elaborato mi sarebbe piaciuto.
9 punti
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3) Lessico |
Il lessico viene adeguato al gusto di tutta questa narrazione: è semplice, pare quasi uscire direttamente dalla mente e dalla bocca di Fabian nel suo ritrovarsi uomo e non re. Non ci sono ripetizioni, ma nemmeno parole un po’ più preziose e se da una parte questo facilita la lettura e l’immedesimazione in un normale essere umano, dall’altra perde un po’ la poeticità innegabile sia del momento che dei caratteri che sappiamo essere complessi e profondi. Nella descrizione delle rose, ad esempio, o dei loro baci, qualche vocabolo più ardito poteva farci spaziare dal quasi comico al lirico e sfruttare così molteplici registri: nonostante infatti il finale umoristico resta una narrazione sull’amore e nel bisogno spasmodico che Fabian ha della moglie qualche momento aulico poteva stare molto bene. In un caso rilevo una caduta di tono: la “faccia da duro” è davvero troppo colloquiale persino se inerente i pensieri di Fabian.
8 punti
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4) Altre regole grammaticali |
La sintassi così lineare mantiene una correttezza estrema per tutta la durata della storia; le subordinate sono poche e al massimo in dipendenza di primo grado e tutte ben collegate. Resta il mio desiderio di leggere qualcosa di più elaborato, ma certo noto la grande chiarezza e precisione che una scelta più lineare porta con sé.
Ti faccio una sola osservazione per quanto riguarda questo punto: “…ma tutti lo sapevano che si amavano profondamente.”. La regola impone che tu tolga quel ‘lo’ e scriva invece: ‘…ma tutti sapevano che si amavano profondamente’. Tuttavia la forma da te utilizzata è propria del linguaggio colloquiale e si può usare anche in un testo narrativo con un registro di questo genere, ma se alzi il tono o cambi tipo di testo (ad esempio, ne scrivi uno espositivo) allora devi assolutamente rispettare la norma.
10 punti
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5) Regole narrative |
Tutta la storia è vista dal punto di vista di Fabian, quindi la focalizzazione è sempre interna fissa, ben rispettata, e non c’è assolutamente alcun dubbio o momento di confusione. L’esordio è dato da un fatto semplice eppure significativo, la conclusione è comica e divertente, il momento di tensione massima si raggiunge quando Fabian trova le rose in camera e butta la moglie sul letto. Tutti questi passaggi rispettano lo sviluppo narrativo, ma mi mancano le fasi intermedie. Ad esempio l’allusione al viaggio di Fabian apre appena uno spiraglio di malinconia e dolcezza che tu però chiudi immediatamente e che avrebbe potuto essere approfondito con un’analessi; il pensiero sul matrimonio combinato poi divenuto reale ci lascia mille curiosità su come sia avvenuto, su quando entrambi abbiano capito di aver iniziato a provare qualcosa, su come siano stati inizialmente i loro rapporti. In un certo senso la brevità in questo caso è un limite della storia, che racconta qualcosa di delicato ed importante che tu ci lasci appena spiare e che poi non ci racconti, quindi lo sviluppo narrativo è incompleto. Immagino che molto sia da imputare al tempo mancato, alla difficoltà anche di scrivere sotto forzatura, ma se questa one-shot divenisse una long con numerosi scorci sul loro passato credo diverrebbe bellissima.
7 punti
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6) Personaggi |
I personaggi che vediamo in scena sono tre: Fabian ed Anna come principali, Bryce che pure solo evocato fa parte della narrazione, mentre gli altri fanno una comparsata. Fabian è quello maggiormente approfondito e la contrapposizione tra il re e l’uomo è secondo me un punto bellissimo che ci apre un panorama interiore in cui vorremmo spaziare maggiormente. Anna è dolcissima, a tratti imbarazzata e a tratti spregiudicata e propositiva e non deve essere stato semplice crearla per così dire dal nulla, dal momento che non sappiamo molto di lei, quindi la possiamo quasi considerare un personaggi originale, nel senso che è tutto frutto della tua inventiva, dalle sue parole ai suoi gesti al rossore che le si diffonde sul viso. Continuo a ripetere sempre quello che secondo me ti penalizza: la lunghezza della narrazione. Sul dissidio interiore di Fabian leggeremmo ancora ed ancora senza stancarci, seguendo il modo in cui si è caricato questo fardello sulle spalle e come se lo è levato trovandosi ad innamorarsi, per cui il personaggio non risulta abbastanza approfondito per mancanza di tempo. Ho amato molto la carrellata iniziale sui suoi fratelli, definiti con pochi tratti ma riconoscibili nell’affetto uguale e diverso che prova per loro: un momento di rara familiarità.
8 punti
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7) Contestualizzazione |
Il contesto è un po’ vago; sono rispettati gli ambienti, gli oggetti, i personaggi, ma non sono date spiegazioni sul perché tutti i Vandemberg si trovino alla fine a palazzo insieme ad Eloise, su dove sia stato Fabian in viaggio, su quando insomma si ambienti la vicenda, anche se probabilmente la lacuna è voluta perché questo potrebbe essere un qualunque momento nella vita dei due coniugi e potrebbe essersi ripetuto più volte.
Il modo in cui i personaggi si rivolgono l’uno all’altro è un compromesso tra l’etichetta da mantenere in pubblico e la spontaneità che tengono in privato, eppure non arrivano mai a lasciarsi andare del tutto: in qualche modo mi sembra che avresti potuto osare di più sia in un senso che nell’altro, insistendo su quelli che sono gli obblighi di Fabian e su quanto poi sia per lui rilassante deporli ai piedi di sua moglie; alla fine ritorno sempre a quello: se tu avessi il tempo di sviluppare maggiormente questa storia anche il contesto sarebbe più chiaro e approfondito e si ritaglierebbe una nicchia importante in questo mondo inventato.
8 punti
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8) Sviluppo del tema |
Le rose fungono più che altro da ornamento per la prima lunga scena e da abbellimento per l’amore di Fabian ed Anna; il tema è sfruttato in modo molto dolce e divertente ma non fondamentale, poiché serve in realtà solo alla realizzazione della battuta finale. Sarebbe stato diverso, ad esempio, se avessero fatto l’amore nella serra o se Fabian avesse avuto dei ricordi legati alle rose, magari proprio inerenti l’evoluzione del suo rapporto con Anna. In quel caso le rose avrebbero potuto scandire proprio le fasi del loro avvicinamento o persino i litigi del loro passato.
8 punti
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9) Effetto ottico |
Hai lasciato il testo compatto e hai ben separato le due scene, agendo molto bene, tuttavia ci sono altre considerazioni da fare.
Il titolo, spaziato rispetto al testo, è sempre gradevole all’inizio della storia, cosa che sto imparando anche io sulla mia pelle e che sto correggendo anche grazie a te. Il testo migliora molto come presentazione se lo giustifichi, allineandolo a destra e a sinistra; i paragrafi acquisiscono chiarezza se usi il rientro di prima linea per evidenziarli meglio e infine, ma questa non è una correzione, è solo un gusto personale, un’interlinea appena maggiore sforza di meno la vista.
8 punti
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10) Gradimento personale |
Non sono una delle persone più ilari di questo mondo, o meglio lo sono in modo stravagante, perché rido in genere di ciò che non fa assolutamente ridere, ma ho comunque molto apprezzato leggere questa veste scherzosa e leggera cucita addosso a dei personaggi e ad un contesto invece piuttosto cupo. Trovo che tu sia riuscita a dare una quotidianità dolcissima a questa coppia e anche a stemperare l’angoscia che in genere tutto questo mondo reca con sé; avrei però preferito godere un po’ di più di questi personaggi, sviscerarli maggiormente e coglierne anche i lati più sentimentali, con una narrazione magari un po’ più lunga; mi pare insomma che tu mi abbia dato l’antipasto ma non il pasto vero e proprio e mi è rimasta una sorta di insoddisfazione di fondo. Probabilmente sono solo incontentabile, perché non vorrei smettere di leggere mai!
7 punti
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Totale: 81 /100 |