Ziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, mi č piaciuta tantissimissimissimo! Questa storia č superipermegastra dolcissimissimissima, proprio come penso che fosse Brian, bello e dolce, (lo so che mi sto illudendo, ma mi piace pensare cosė). Ho avuto il grandissimo onore di incontrare Mick quest'estate, ma appena ho sfiorato l'argomento Brian mi ha detto che non voleva parlarne, lo capisco, anche se avrei tanto voluto sapere qualcosa di pių sul suo conto... comunque, continua cosė che vai alla stragrande yeah :D evviva il rock !
With love, da Londra, poeta maledettamente illuso

Sono rimasta davvero colpita da questa storia, veramente.
Brian Jones è un personaggio che mi ha sempre affascinato moltissimo, aveva un qualcosa che Keith, Mick e gli altri non possedevano. Assolutamente. E questa ff vola nei preferiti, perchè ti assicuro che mi è rimasta impressa come solo poche storie.
Ah, poi c'è una frase che hai scritto che mi piace terribilmente e che, sono convinta, mi rimarrà in testa per sempre.

«È come farsi piacere il diavolo, Monica.»

«Il diavolo non ha i tuoi occhi Brian. Il diavolo non potrebbe mai soffrire così.»

Qualsiasi commento su questa frase non esprimerebbe mai quello che ho provato leggendola, perciò non scrivo nulla.
And well, ragazza, fattelo dire, tu scrivi da dio. 

Now I must go. Complimenti ancora, davvero.
Goodbye,
   Back Street Girl.

Oddio. Č semplicemente meravigliosa!!! Sei una grande, sei bravissima e adoro assolutamente come scrivi!!!! E questa č una delle cose pių dolci che abbia mai letto. *_______* e poi io adoro Brian Jones. Basta, mi hai fatto sciogliere.

Ormai conosci l'improvvisa e sorprendente passione che provo per quel pover'uomo di un Jagger (CHE OGGI COMPIE GLI ANNI, GNAWWWW come ieri li ha compiuti quel bellazzone di un Jim McCarty, solo che mi sono dimenticata di sclerarti addosso per la cosa, l'ho fatto per tutta la giornata mentre ero via, ugh) ma ormai quando vedo gli Stones penso a Brian, e devo dirti che la sua assenza nei ritratti fotografici del gruppo dai Sessanta in poi - con Ronnie, con Mick Taylor - mi mette quasi ansia. La foto che hai inserito all'inizio inoltre credo sia perfetta per rappresentare quello che hai scritto: la descrizione di una persona, forse dai ritmi quotidiani non convenzionali, ma che resta lo stesso una persona, e anche particolarmente fragile e debole. Si sa, non era la persona migliore del mondo, ma in lui c'era quella purezza che mancava in altre persone, non saprei se definirla onesta' o in qualche altro modo. E con questa storia, l'hai delineata e l'hai rifinita in modo da mostrarla al lettore. E io ancora non saprei dirti se sono rimasta ammaliata da questa storia o semplicemente mi sia piaciuta tanto. Ci ho pensato su e ancora non riesco a dare una risposta a questa mia domanda personale, ma nel frattempo vorrei lasciare anche solo un piccolo commento ad un racconto che merita tanto e che so di certo di aver amato.
Iniziamo da questo personaggio originale che hai creato, Monica. E' bellissima nel modo in cui tratta Brian, dietro tutti i suoi atteggiamenti e il suo tentare di esser "dura" (i suoi tentativi di distaccarsi dalla famiglia mi hanno strappato un sorriso) di fronte a Brian sembra che si nasconda comunque qualcosa di bello e onesto, e questo mostra incredibilmente pura anche lei. Pura e forte, ma allo stesso tempo in qualche modo fragile pure lei, come ogni animo... indipendente, in sintesi. Ormai ho il terrore delle Personaggio/OC per via delle varie Mary Sue che compaiono nelle storie del genere (e mi prendo le colpe ammettendo di aver creato pure io delle Mary Sue in passato), quelle ragazzette di cui si innamorano tutti i musicisti fighi ed etc. ma tu sei andata oltre a quello schema fin troppo gia' sentito dell'OC femminile e hai mostrato il ritratto di una persona bella, paziente nonostante le apparenze e dall'animo aperto, quella cosa di cui Brian probabilmente ha sempre avuto bisogno - [...] Ma gli bastava poter sentire il suo calore, solo per quell'attimo. Gli bastava potersi accoccolare contro di lei in quel momento. Gli sarebbe bastato il ricordo.
Ti ringrazio infinitamente per questa fic bella, pura e semplice, che mostra il lato stupendo di non solo Brian ma di tutte le persone in questo mondo, perche' noi abbiamo una concezione fin troppo rigida e assoluta del male e del bene, ma in fondo... in base a cosa definiamo una persona cattiva? E in base a cosa una persona e' buona? Detto questo, grazie ancora, di cuore, e complimenti, perche' te li meriti tutti. ♥

Macciaaaaaaao :3
Ti avevo promesso che avrei recensito e così eccomi qua al rapporto :D inoltre vedere una cosa del genere con nessuna recensione mi infastidiva non poco v_v
Che dire? Questa storia fa piangere.
No, non nel senso che fa schifo xD, proprio nel senso che commuove.
Mi mette addosso una tristezza immensa. E poi vederlo dal punto di vista di Monica da' quel senso di impotenza che peggiora ancora la situazione ç____ç
Il ritratto che crei di Brian è una cosa bellissima *-*, per quanto anche io come te preferisca Keith anche se forse lo sai - lo so, sono cattiva a ricordarti le per tua fortuna poche ore di agonia che hai passato sentendomi sclerare su tutta la gente che mi piace, di solito non sono così almeno non con le persone che conosco poco ma tu mi passavi troppe foto pfjoigsdpjfoigewh e io tutte insieme non le reggo *O* - ma la visione che ne dai tu è fantastica.
E' difficile spiegarsi come hai fatto con una storia così piccola e così relativamente poche parole spese su di lui a raccontarci tutto Brian, o almeno i suoi tratti principali.
In ogni caso questa è quel tipo di cose che ti ricordi, che ti rimane.
E' vero, come ha detto Thief_ la linea temporare è un po' confusa e ci sono alcune cose che stilisticamente non sono proprio impeccabili, ma la cosa più importante è sempre il contenuto e questa è una bellissima storia.
Complimenti ancora :D
A presto ♥♥♥
PC/slayph.