Recensioni per
Dreaming for the future, asking for the past
di Gwen Chan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/02/12, ore 18:18

Ti giuro mi hai fatta piangere. Diamine, già odiavo i comunisti adesso, la prossima volta che ne vedrò uno, lo prenderò a pugni... sentiti in colpa uwù
Ok, seriamente: l'ho trovata molto commovente. Ho letto diverse fanfictions riguardanti la fine della Prussia, ma questa è stata l'unica in grado di colpirmi.
Russia, hai ragione, è un po' OOC e ti sei anche mangiata qualche lettera... ma nulla di che. :3

Recensore Master
28/07/11, ore 17:07

Oh, chiedo venia se sono ho più recensito una tua storia. Gome gome gome gome gome!
Mi piace molto il personaggio di Konigsberg: ben caratterizzato e le emozioni che la attraversano (sia come città che come "persona"), arrivano dirette al lettore (e gli lasciano un bel pugno nello stomaco, qualcosa di amaro in bocca. Ed è in senso buono, ovviamente, datp che sei riuscita a rendere tutto così "reale")
La fine ti lascia spiazzata, completamente. Sembra di sentire salire lungo la schiena gli stessi brividi della povera Ilde, e anche se solo attraverso i dialoghi, le immagini di Russia e di Prussia compaiono davanti agli occhi come flash, ma sono comunque dolorosi.
Ottimo lavoro, mi è davvero piaciuta :3
Complimenti,
Nemeryal

Recensore Master
26/07/11, ore 00:13

Davvero carina questa nuova storia su Koenigsberg e sul suo traumatico passaggio a Kaliningrad, credo che tu abbia ben reso il cambiamento occorso in quegli anni, con la protagonista che ha visto la sua nazione di riferimento trascurarla per seguire i suoi sogni di gloria, e ricordarsi di lei solo per ricordarle che non era più una ragazzina e che doveva adeguarsi alle regole del mondo degli adulti.
Bella anche la scena in cui Gilbert le rivela (qualora nessuno se ne fosse accorto) che la guerra era ormai perduta, senza abbandonarsi a sentimentalismi o altro, che evidentemente non gli si confanno, altrettanto bella (pur nella sua tristezza) l'incontro/scontro con Ivan, visto non più come occasionale ospite, ma come conquistatore desideroso di vendetta e di sfogare su di lei gli anni le sofferenze causate dall'invasione tedesca, e di certo fece coscienziosamente il suo compito, privando la città anche del suo nome.
Insomma, mi pare che la storia sia davvero molto bella, e credo meriti il giudizio positivo.