Non so se ho compreso il significato di questa storia, a mio parere davvero molto personale, soprattutto perché narrata attraverso metafore e similitudini, quindi liberamente adattabili alla vita di ognuno in modo differente, ma ci provo lo stesso, o almeno proverò a esporti il modo in cui l'ho vista io.
Ti chiedo scusa già da subito se questa recensione sarà altrettanto personale, ma ho bisogno di qualcosa di concreto a cui aggrapparmi, per spiegarti quanto l'abbia apprezzata.
Molte volte mi sono trovata davanti a un bianco foglio di word con quella barretta nera intermittente e non certo per scrivere storie, fanfiction o altro, ma per scrivere una lettera, che avrei voluto dedicare a quella che un tempo era stata la mia migliore amica. "Esisteva ancora un noi?" Me lo sono chiesto fin troppe volte e quando hai paura di qualcosa, di qualunque cosa si tratti, quella avverrà, anche se non comprendo perché. Avevo paura di perdere la mia amica, pensavo di fare il suo, anzi no, il nostro bene, invece peggioravo le cose e sono rimasta sola. Questo è vero sempre: chi ha paura dei ragni, se ne sentirà perseguitato, li vedrà ovunque, e ci saranno anche; chi soffre di claustrofobia, molto probabilmente resterà chiuso in un ascensore. E lo dico perché lo so, l'ho visto accadere. Suggestione, superstizione, o altro, succede comunque.
Poi hai fatto un'osservazione davvero molto interessante sul conducente: in molte storie, in cui vengono descritti incidenti, si parla sempre di come ciò ha influito sulla vittima e sulla famiglia della vittima. E il conducente? Questa logica la spiegavo a una ragazza che aveva partecipato ad un mio contest e mi ha fatto immensamente piacere scoprire di non essere la sola a pensarla così.
"Il ritiro della patente", simbolo che qualcosa è stato tolto, anzi, che tutto è stato tolto. Senza patente non potrai più schiantarti, ma neanche guidare, neanche ricominciare da capo, o così io l'ho interpretato.
E poi quel trillo. Mihael si è appena svegliato, nel suo dormiveglia confluiscono i suoni esterni. Che quel trillo sia solo un'allucinazione? Un ultimo sogno residuo sfuggito al suo controllo e per questo portato ad assumere il titolo di realtà? A questo Mihael non pensa, lui corre, va da Matt, certo di trovarlo dietro la porta. Lo sgrida, lo prende anche in giro per il suo ritardo, ma oltre quella porta non c'è nulla, solo l'aria del mattino.
Non ho capito se speri che la persona che dici di aver deluso legga queste righe, ma io spero davvero che lo faccia, anzi, te lo posso solo augurare.
Io stessa, tempo fa, ormai è più di un anno che è in corso, ho postato una storia, con chiari riferimenti all'amicizia tra me e quella ragazza di cui ti parlavo, inserendovi alcune delle sue idee per quella storia, che avevamo in parte ideato insieme, prima che io la deludessi, perché sì, mi sono comportata proprio da str***a e volevo tanto chiederle scusa, parlarle, dirle che, in qualche modo, anche da lontano, mi aveva cambiato la vita (e non sto scherzando, l'ha fatto davvero). Lei ha visto la storia, non so come (tanto più che è postata nella sezione romantico delle originali), ma l'ha vista e mi ha telefonato. Lei aveva cambiato numero, ma io no. E ora siamo amiche, più adulte, più consapevoli.
Se quella persona ti vuole bene, anche dopo anni, sarà disposta a perdonarti.
Humancrime ti ha dato davvero un ottimo consiglio e non ti preoccupare, qui non è una questione di IC o OOC. Questo è ciò che proverebbe chiunque abbia mai perso qualcosa in vita sua. E' una realtà trasposta su due personaggi che molto probabilmente ti stanno a cuore, altrimenti non li avresti scelti, quindi posso solo dirti che hai fatto un buon lavoro e che spero di non essermi dilungata troppo o averti annoiato. Nel qual caso, scusa.
Un bacione
Kiriku
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