Oggi mi sono ripromessa che stasera, se non avessi ancora trovato una recensione, mi sarei incavolata e ne avrei scritta una di quelle con i fiocchi. Come prevedevo.
Mie care Wishmasters, questa storia ha in sé quanto di meglio riuscite a dare. C'è la dolcezza piena e riflessiva di Ceci, a stagliarsi nelle parole con rispetto e delicatezza, così come nell'atmosfera vibra a tratti il temperamento focoso e passionale della mia Ely. Questo lo dico per l'autrice principale, che non lo sa ancora: il mio unico problema con Five Hours è che non posso leggerla senza pensare a voi. Anche se forse non ve ne rendete conto, in Len ed Ann c'è assolutamente troppo di voi - non in senso negativo, obviously, ma in senso solo un po' sconcertante per la mia persona. Fatta l'osservazione random, di conseguenza, andiamo avanti.
Conoscendo l'evoluzione di tre anni e mezzo del vostro stile, ormai è evidente che siete scrittrici di originali con una potenzialità immensa. Questa storia è solo un frammento della stupenda trama di idee che saprete tessere, da Gocce a qualsiasi altro racconto vorrete regalarci.
Scrivete divinamente, e non faccio distinzioni fra l'una e l'altra. Il vostro stile è ricco, vivace, potente e variopinto, i vostri personaggi tanto marcati e carnali da sentirli respirare al proprio fianco. E un enorme pregio che avete entrambe è saper catturare la realtà della vita nelle vostre vicende inventate.
Proprio ieri, parlando dell'amore, mia mamma mi ha sottolineato che amarsi non significa innamorarsi e poi volersi bene per tutta la vita. Molto piccata e punta sul vivo, ho risposto: "Se pensi che io creda che l'amore è questo, ti stai sbagliando di grosso". Io sono una persona realista, ragazze. Io non credo negli idilli e nella felicità eterna. Per come la vedo io, la vita è un oceano: porta perle e detriti, correnti di schiuma iridescente e di fango, conserva tutte le lacrime, tutte le risa e tutti i segreti dei suoi figli. La gioia è l'altra metà del dolore, e senza l'uno l'altro non esiste. Questo, Ely e Ceci, è ciò che voi raccontate al vostro pubblico. Questa è la storia di Len ed Ann, la dimostrazione che la regina dei sentimenti, colei che tiene le redini del mondo, non è né l'intelligenza né la passionalità, ma il semplice abbandono ai fatti per come si presentano: l'ultima dea. La speranza.
Vi ringrazio perché, ancora una volta, avete ricordato a una persona capricciosa ed insoddisfatta questa grandissima verità. E ci tengo a ripetere una cosa: come l'amicizia di ognuna di voi per me è stata ed è quotidianamente un grandissimo dono, così è - proprio per me - l'amicizia fra voi due: il connubio di due persone così diverse ma così profondamente belle non può che produrre bene per chiunque le incontri.
Un abbraccio fortissimo, la vostra prima lettrice.
Ely |