D'aaaaaaw. Riesci a rendere benissimo quel rapporto così centrale per questi due, Sissel come sorta di ancora della realtà di Yomiel, e legarlo a un aspetto della loro anomala quotidianità così ben scelto e ben descritto, e al contempo centrare la... compassata compassione felina di Sissel, come diceva Shari e perdonandomi il gioco di parole, e la deprivazione sensoriale di Yomiel in tutto il suo peso, che qui mi sciolgo. Quest'ultima in particolare è davvero d'effetto! Di Yomiel non c'è carenza, come si diceva a Lucca (e chissà per colpa di chi XDD), ma di fic così sì, sempre e per principio! :D

Non ci crederai, ma mi è bastato leggere il titolo per capire che ti eri ispirata a quella precisa fan art- che dire, immagino che ogni fan di Ghost Trick se le sarà viste tutte su DA XD-
La fic è tenerissima. Racconta bene uno di quei tanti piccoli momenti che Yomiel e Sissel devono aver passato insieme in quei dieci anni. Adoro quando in una fic su Yomiel si evidenza il fatto che lui non è più in grado di percepire qualsivoglia sensazione fisica, nel gioco viene solo brevemente menzionato, e non gli viene dato molto risalto, ma credo sia una delle cose che più fanno capire la situazione di solitudine e pian piano di disperazione in cui si viene a trovare il nostro informatico preferito...
Ripeto, bella fic,, sarò più che felice di leggerne altre! =)

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*SPOILER, in caso passasse di qui qualcuno che non ha finito il gioco*

Hai ragionissima: bisogna inondare di fluff chi non ne ha avuto abbastanza dalla "vita", ecco! >_<

Quest'interazione è di una dolcezza disarmante e già vi s'intravede la personalità del Sissel spirito, che avrà pure un attention span ridotto, come dicevamo con Crimson l'altro giorno ("tutto in una notte o gg, lol bye" XD ), ma è anche sinceramente preoccupato che "il suo umano" faccia ciò che si suppone corretto e per questo lo sorveglia e lo esorta con fermezza e allo stesso tempo tenerezza.

Tutto partendo da un'altra delle caratteristiche inquietanti dell'"essere" Yomiel (inteso sia come verbo che come sostantivo), ovvero la mancanza di sonno, che hai trattato arricchendola di dettagli vividi e gustosi (il letto inutilizzato e rimasto sfatto). Volevo aggiungere una riflessione sul punto del tatto "indebolito", che però non va presa come un appunto, ma come un semplice spunto per parlare. A dir la verità, io immagino Yomiel come un marionettista (lo spirito) che controlla un corpo inerte a cui comunque è esterno come a tutti gli altri che possiede e manipola. In base a questa mia teoria, le sensazioni sarebbero non solo lontane, ma del tutto assenti assieme a qualsiasi necessità. Ma ripeto, è solo un pensiero che ho formulato io e che mi piace mettere per iscritto per sapere il tuo parere e quello di altri! :)

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