Beh... all'inizio ho creduto di riconoscere un modo di scrivere, come dire, "professionale". Il ritmo incalzante, lo stile dal sapore volutamente giovanile e altre cosette mi hanno un po'... tratto in inganno. Infatti alla fine ne sono rimasta un po' delusa. La storia del manicomio mi inquietava, potevam piacermi molto, ma non c'è il minimo sviluppo, sembra un appunto buttato lì senza motivo in una storia senza nè capo nè coda. Forse qualche chiarificazione o sviluppo arriverà in seguito? ora come ora, ripeto, ho trovato dei buoni presupposti, che mettono la curiosità e fanno ben sperare, ma quanto al resto... Ah comunque ho trovato anche non solo una totale carenza di virgole, soprattutto nei dialoghi, ma anche refusi vari ed espressioni semplicemente scorrette ("io sentì"... vedi bene che "sentì" è terza persona, non prima... la prima è "sentii") o quantomeno strambe, del tipo "affievolirsi" con me... Che vuol dire? Perdere i sensi? Svenire? Indebolirsi? In quest'ultimo caso, dubito vivamente che "affievolirsi" possa valere come sinonimo... 

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