*piange indecentemente sulla tastiera del pc* oddio ma non puoi farmi questo! Questa storia č cosė straziante che davvero non so come recensirla, il dolore di Spock č cosė grande, cosė reale, che si riesce quasi ad afferrarlo, mentre Bones trasmette solo un'immensa forza d'animo..."Ma lui non poteva, non voleva permettersi di ricadere nel silenzio." questa frase č di una potenza unica, va a sbattere contro il lettore come un tir, fa capire quanto Spock sia distrutto e quanto allo stesso tempo sia forte per amore di Bones.
Che posso dirti di pių? Magnifica.
*torna a piangere nel suo angolino*

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La pura e straordinaria Bellezza delle tue parole è la più commovente che io abbia mai avuto l'onore di conoscere - e no: non sto esagerando. E scriverei questa stessa recensione anche se non ti conoscessi, anche se non sapessi nulla di te, anche se tu non fossi la mia Amica più preziosa.
Ormai, posso quasi osare affermare di conoscere, almeno un po', Spock e il Dottore, grazie alle tue perle; e questa è stata straziante anche per me. Perché, lo hai detto tu: ciò che hai voluto rappresentare è universale, e unisce ogni popolo, ogni razza, ogni vita. Ma, pur nelle lacrime e nel dolore, il messaggio che hai saputo cucire negli orli delle tue parole è ciò che ha reso questo stralcio di vita palpitante di sentimento e di pura - seppur quasi straziante - dolcezza: l'Amore. Quello vero, quello che non ubbidisce a costrizioni, quello che può nascere secondo innumerevoli sfaccettature; che scava cicatrici e regala sogni, che costringe a gridare dalla disperazione o a stringere le mani di un altro individuo, e non volerlo più lasciare. O a lasciarlo andare, ma non nel silenzio. Non da solo - mai.
Grazie di tutto questo, grazie di avermelo ricordato ancora una volta.
Ti voglio bene, così tanto.