Recensioni per
La Regina incompleta
di Echoes of a VOice

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/05/12, ore 01:12

Ciao!

Eccomi, dunque. Sì, amo profondamente le storie senza recensioni, mi fanno quasi tenerezza. (?)
Innanzitutto, di primo acchito, ho apprezzato molto il fatto che tu abbia usato l'appellativo di 'la Evans' per riferirti Petunia Dursley, che -a mio parere- troppo spesso, se non sempre, viene usato solo per parlare di Lily Potter. Insomma, pare che questo cognome appartenga solo alla Mary Sue, e non anche alla sorella ignorata e bistrattata.
Personalmente, devo dire, avrei evitato di utilizzare tutte quelle virgolette alte... insomma, sono dell'idea che quando uno scrittore decide di usare una determinate parole, lo fa perché è convinto che siano quelle giuste, senza riserve.
Inoltre, mi chiedo se Giustiziatore sia un termine voluto, o se intendessi Giustiziere.
Mi perplime una cosa sola, però... Petunia che dipinge? Non me lo aspetterei mai, da una come lei! Mi sembra davvero difficile che una donna con un carattere talmente maniacale nel suo rigore (che hai sapientemente descritto, per altro) si lasci andare ad attività così dissolute e creative.

"Petunia non poteva fare a meno di ricordare come la sorella non sprecasse nessuna occasione per poter sfoggiare a tutta la famiglia la sua bravura magica o come Lily non si lasciasse pregare per mettere in mostra tutte quelle stramberie che aveva imparato durante l'anno."
Per quanto riguarda questa frase, io, se fossi stata al tuo posto, avrei evitato di scrivere il nome di Lily, perché avresti omettendolo si sarebbe comunque capito il senso di quello che volevi narrare, e, cosa altrettanto importante, la grammatica non ne avrebbe risentito: sarebbe stata una semplice frase coordinata. Insomma, l'uso del nome del soggetto già citato in precedenza mi è sembrato del tutto inutile e superfluo.

Per quanto riguarda il rimettere a posto il vaso che la madre delle sorelle Evans aveva fatto cadere, mi auguro che tu l'abbia fatto accadere dopo che Lily ha compiuto la maggiore età... niente magia fuori da Hogwarts!


 

"E Petunia, ogni maledetta volta, sprofondava nel suo sentirsi soltanto un'enorme e futile nullità [...]".
Trovo, beh, è proprio il caso di dirlo, del tutto futile, l'uso dell'aggettivo 'futile' (scusa la tremenda ripetizione, ma non ho saputo resistere alla tentazione di riproporlo in una circostanza tanto appropriata): una nullità non è utile a nessuno e a niente, di per sé. Perché, dunque, aggiungere -ancora una volta- qualcosa che avresti potuto (o dovuto, direi io) tranquillamente omettere?



 

"[...]ma la sorella non esitava mai ad intervenire di continuo con la sua bacchetta riuscendo inspiegabilmente meglio di lei e causando una sensazione che non faceva altro che portare la maggiore ad accrescere l'odio e l'invidia nei confronti della più piccola."
Ho un paio di cose da dire, rispetto a questa frase. In primo luogo, non capisco perché, secondo Petunia (o secondo te, ma forse entrambe le ipotesi possono essere valide) la magia di Lily riesca inspiegabilmente meglio di lei... per cadere nella banalità più estrema, errare humanum est... e la magia non è cosa da  Babbani; mi sembra scontato che le azioni compiute con il suo ausilio ottengano risultati di gran lunga migliori di quelli raggiunti senza. 
Quando dici 'causando una sensazione...', è obbiettivamente chiaro, a senso, che tu ti riferisca a Petunia, ma credo che avresti dovuto aggiungere una particella pronominale, per esempio, scrivendo 'causandole'.


 .

"Petunia pensava ogni tanto, e non si accorgeva di farle del male, ma che razza di sorella vuole mettersi in luce mettendo nell'angolo l'altra, relegandola nel suo inutile ruolo di Babbana senza la minima traccia di magia?"
 ?Sono perlessa. Come può Petunia fare del male alla sorella, pensando qualcosa? Per quanto dispregiativi, i pensieri non sono percepili dal diretto interessato.
Inoltre, non ho particolarmente apprezzato l'uso della ripetizione 'mettersi... mettendo'.

Per finire in bellezza (?), un'osservazione del tutto personale e soggettiva: credo che avresti potuto rendere le ultime considerazioni di Petunia in maniera un po' più soft, oserei dire, perché non mi sembra credibile tutto quest'affetto all'improvviso, soprattutto pensando alla questione 'casa, vita, immagine perfetta'.
Ah, no, ho ancora qualcosa da dire, quasi mi dimenticavo! Ho notato, spesso e volentieri, diverse imprecisiono nell'uso dei segni di interpuzione, che, a mio parere, giocano un ruolo importantissimo nella scorrevolezza della storia.


Spero di non averti annoiato, con questa recensione chilometrica.
In ogni caso, la mia opinione è complessivamente positiva.

A rileggerci presto,
Sbarauau

 


  
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