Recensioni per
Down in a Hole
di AgnesDayle

Questa storia ha ottenuto 131 recensioni.
Positive : 131
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/02/12, ore 15:19
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Sono poche le storie che mi colpiscono, ma questa sicuramente l'ha fatto fin dalle prime righe ed è per questo che la segnalo per le scelte, perché penso che sia un posto che le spetti di diritto.
Oltre alle ovvie e necessarie capacità di una scrittura grammaticalmente corretta, credo che il tema affrontato sia originale, incalzante e che i suoi personaggi siano caratterizzati in modo così preciso e dettagliato da comparire veri, reali e soprattutto - elemento che non può restare certo indifferente - dal restarlo fino alla fine - considerando che siamo giunti quasi al termine - della storia senza mai cadere dai "contorni" che li caratterizzano e che erano stati perfettamente predisposti fin dall'inizio, non perdendo neanche per un attimo la loro essenza.
Credo inoltre che il "potere evocativo" di questa storia; il modo in cui spazia perfettamente nel mondo in cui è ambientata, toccando argomenti che ci mostrano situazioni che potrebbe essere perfettamente tratte da un fatto realmente accaduto e attingendo anche proprio da questi informazioni, ponendo continue citazioni; arricchiscano maggiormente l'intero contenuto.
E' una storia veramente ORIGINALE, che non cade mai nella banalità, toccante e capace di rendere perfettamente tangibili le emozioni che intende emanare, soprattuto grazie al ruolo svolto da uno dei personaggi principali - Ian - che a mia detta interpreta perfettamente la sua immagine di "poeta maledetto" vestendosi e richiamando le identità di miti della musica, come se ognuna delle loro storie e dei loro pensieri si fossero riuniti e si fossero mostrati proprio dietro il suo nome.
E' una storia che lascia sempre in sospeso il lettore, fin dalle prime righe, utilizzando perfettamente lungo il corso di alcuni capitoli anche la "tecnica" del flashback, dando quindi un breve scorcio tra gli eventi del passato e del futuro, studiati appositamente per non svelare mai del tutto lo svolgersi degli avventimenti, ma che comunque tengono incollati gli occhi e l'attenzione di chi legge queste parole.
Per tutti questi motivi e mille altri che potrei citare, credo questa storie debba essere messa in luce e quindi inserita tra le scelte.
E' una storia che vale la pena di essere letta e assaporata fino in fondo, seppur con quel suo retrogusto amaro e nostalgico.

Nuovo recensore
31/01/12, ore 16:56
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Quando dico che questa ragazza ha un dono, lo credo davvero.
Quando rimango allibita davanti ad ogni singola parola, lo sono davvero.

Nel mondo della letteratura sono sicuramente moltissime le persone che riescono a trasmetterti delle forti emozioni, ma la cosa che mi ha colpito da subito è che questa ragazza lo fà, da sola. Senza una casa editrice alle spalle, senza chi le supervisiona o le consiglia il tutto. E l'aspetto ancora più sorprendente è che riesce a farlo, a far toccare con mano mille emozioni diverse, in "Ogni. Singola. Riga."
La storia è curata nei minimi dettagli, senza mai perdere il filo continuo della narrazione. L'autrice è coerente, curata, appassionata ma soprattutto legata così profondamente ai personaggi e alla trama stessa, da riuscirne a dare la visione più veritiera possibile al lettore.
I personaggi sono davanti a noi. Sempre.
Vivono il loro percorso, con una coerenza stilistica ma soprattutto mentale da far impressione. Ragionano, sentono, soffrono, davanti ai nostri occhi e non si ha MAI l'impressione di stare leggendo una fanfiction, ma ben sì un libro affermato. E riesce a farlo ogni volta, in ogni capitolo.
Anche se non è un libro reale, e quindi può capitare di perdere il filo della storia tra la pubblicazione dei capitoli, a lei non accade mai.
Ed il lettore stesso, ne è coinvolto a tal punto da non sentire minimamente il distacco tra un capitolo e l'altro. Sin dalla prima riga, infatti, ci si riesce ad immergere nuovamente in questa stupenda storia.

Se lo scopo delle "Scelte" è quello di evidenziare le storie che più ci hanno emozionato, storie che meritano davvero per stile e trama, non si può non avere "Down in a hole" tra di esse.

E' un regalo vero e sincero che l'autrice fa a noi ed io, non avendo altro modo per ringraziarla delle fortissime emozioni che mi dona ogni volta, dal mio piccolo, voglio raccomandarla a tutti voi.

Grazie
Emanuela

Recensore Junior
20/01/12, ore 22:03
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' la prima volta che segnalo una storia. Lo faccio con questa perché credo che se lo meriti sotto ogni punto di vista.
Ho scoperto Down per caso, quand'era già al suo quarto, forse quinto capitolo, attratta dalla presentazione e dall'idea di una storia ambientata nella città che più amo al mondo - Londra - che fosse, per giunta, legata ad una delle mie più grandi passioni: la musica.
E l'ho letta tutto d'un fiato, questa storia, poiché, al di là della musica e di tutto il resto, è stata assolutamente in grado di coinvolgermi sin dalle sue primissime battute, con quel suo prologo già così profondamente carico di emozioni e dolore.

Down è la storia di una crescita.
La crescita di una ragazzina, Agnes, che da personcina silenziosa e timida, quasi anonima, trova infine la sua strada nella vita e la percorre con sicurezza, certa delle proprie capacità.
La nascita e la crescita, ancora, di un sogno: il sogno di Ian, in particolar modo. Il sogno di poter vivere di musica per tutto il resto dei propri giorni.
La crescita, infine, di un amore travagliato, confuso, bellissimo. Un amore che viene indagato partendo dalle sue timide basi, passando per il suo momento migliore ed arrivando, infine, al periodo di svolta...Un periodo negativo, evidentemente e fino ad ora ma io spero ancora per un roseo futuro, se possibile.


Sin dalle prime battute l'autrice ci ha permesso di entrare nella storia, di vivere i suoi personaggi, di soffrire e gioire con loro come se fossero persone "reali". La capacità di comunicare emozioni è un talento innato che non tutti hanno ma posso assicurare che l'autrice di questa storia possiede questo dono e vi basterà leggere l'ultimo capitolo di questo racconto per poterlo apprezzare appieno. Riporto, dal medesimo capitolo, alcune citazioni che mi hanno particolarmente coinvolta:


"Io ti chiedo questo, non essere troppo impaziente di dare agli altri un amore come il nostro. Prenditi il tempo necessario, e cerca di ricordare tutto. Ricorda come ti ho guardata la prima volta, quando non eri altro che una ragazzina annoiata e fin troppo curiosa."
[...]
"Ricorda come ti cercavo sempre con lo sguardo e quanto ero incuriosito da te. Anche se forse sarebbe più esatto dire attratto. E questo sia quando eri una barista piena di insicurezze sia quando sei diventata una modella affermata.
E se si stupiranno perché non mi bastavi, sforzati di ricordare ancora. Ripensa a come non riuscivo a starti lontano, a come i miei occhi e le mie mani non smettevano mai di posarsi su di te.
E se avranno ancora dei dubbi, raccontagli di come non ti ho mai forzata a cambiare, ma ho sempre cercato di assecondare quelle che erano le tue speranze e i tuoi desideri. Eri tu a voler cambiare, amore. A me saresti bastata così com'eri."




Davvero credo che non sia difficile emozionarsi di fronte a tanto, sofferto amore. A me è rimasto il magone per giorni.




La caratterizzazione dei personaggi è perfetta cosicché tutte siamo riuscite ad immedesimarci nella piccola Agnes e ne abbiamo compreso la timidezza nonché l'incertezza per il proprio futuro, magari rivedendo, nei suoi, i nostri momenti di sconforto. Ed ora che Agnes è una donna più forte che ha imparato a soffrire in silenzio per amore, noi lettrici tifiamo per lei e speriamo per il suo futuro di giovane innamorata.
Allo stesso modo abbiamo imparato ad amare lo scapestrato Colin, quello dal sorrisetto furbo, comprendendo in realtà quante insicurezza nasconda dietro la sua risata di ragazzo spensierato. Ed abbiamo infine accettato ed anche adorato l'ombroso Ian, che vuole amare ma non sa farlo e non riesce a rinunciare al proprio orgoglio, per quanto lo desideri, per stare dietro Agnes.

Sotto ogni punto di vista Down è una storia viva e questo dovrebbe già bastare per farne una piccola perla in questa sezione di Efp.


Ad una trama già di per sé meravigliosa e ad una storia portata avanti con estrema bravura e grandi capacità, si somma infine uno stile assolutamente delizioso.
Mai una sbavatura, nessun errore: la storia è scorrevole, precisa, pulita.
In Down nulla è lasciato al caso.


Per scrivere questa segnalazione mi sono lasciata trascinare molto dalle emozioni del momento, da tutto ciò che Down ha saputo risvegliare in me: non ho seguito nessuno schema preciso quindi e spero che questo non rappresenti un problema francamente. Tutt'altro: mi auguro che l'amministrazione possa considerare anche questa recensione ed inserire la storia tra le scelte, lì dove merita realmente di stare poiché Down in a hole è un piccolo gioiellino di Efp che TUTTI meritano di conoscere.

Nuovo recensore
19/01/12, ore 16:12
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Dunque, è la prima volta che segnalo una storia perchè venga inserite tra le 'scelte' del sito ma in questo caso mi è parso il minimo da fare affinchè 'Down in a Hole' abbia tutta l'attenzione che secondo me merita.
Ho fatto questa meravigliosa scoperta attraverso altre persone qui iscritte che me l'hanno caldamente consigliata, parlandone come di una storia ben scritta e, soprattutto, molto emozionante. E non sbagliavano.

La trama è originale, lo stile scorrevole e le descrizioni dettagliate. L'autrice ha una grande abilità nel trasmettere sensazioni di ogni tipo attraverso frasi articolate in un italiano corretto grammaticalmente e apprezzabile da qualsiasi lettore, grande o piccino che sia.
Ho letto i quindici capitoli sinora pubblicati in poche ore, non trovando assolutamente faticoso mantenere l'attenzione o seguirne i passaggi.
Si tratta di un'originale romantica, il cui prologo è il giusto necessario ad incuriosire il lettore rivelando tutto e niente dei futuri protagonisti.

Ci troviamo in Inghilterra, un Paese che l'autrice dimostra di conoscere, alle prese con una ragazza che non sa bene cosa fare del suo futuro. Ha bisogno di un incoraggiamento, forse anche più di uno, e questi non tarderanno ad arrivare insieme a molti altri personaggi dai mille volti... uno in particolare, che le ruberà il cuore.
Una storia avvincente insomma, capace di rapire chi la legge dalla prima parola. Niente è lasciato al caso, ogni avvenimento ha una sua collocazione e sono presenti molti elementi di cultura generale e non.

Come già accennato, le regole della grammatica italiana non mancano; punteggiatura, congiuntivi, anche il più banale punto e a capo sono nel giusto ordine, facilitando così il lettore nella sua fruizione.

Per finire, dal PROLOGO:
"Agnes Dayle ancora una volta li spiazzava. Nulla del suo aspetto faceva pensare ai giorni difficili che aveva appena vissuto. Composta. Impeccabile. Un volto limpido, senza trucco. Una semplice camicia bianca su un pantalone blu. Eppure la sua immagine trasmetteva un dolore così insopportabile che smosse l'animo di qualche giornalista. Da cosa traspariva quel dolore nessuno sapeva dirlo con certezza."

Mentre dal CAPITOLO 4:
"Le andava? Le andava di parlare con quello sconosciuto delle sue debolezze? Quello sconosciuto dall'aria perfetta e invulnerabile che da quando si era seduto accanto a lei si era messo a scrutarla con attenzione, come a volerla valutare sotto ogni aspetto. Forse era proprio quell'aura di perfezione che la faceva sentire a disagio in sua presenza; un disagio che non era scomparso nemmeno in quel momento, nonostante la gentilezza con cui le aveva parlato."

Mi auguro che l'amministrazione prenderà in considerazione la possibilità di inserire questa storia nella sezione 'scelte' perchè meriterebbe davvero di avere più spazio e le dovute attenzioni.
In ogni caso, mi complimento con l'autrice per questa bellissima creazione!
Grazie dell'attenzione,
Sara

Recensore Veterano
19/01/12, ore 02:14
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo per le scelte Down In A Hole, sperando possa essere considerata idonea e meritevole come io penso che sia.

TRAMA

La vicenda è ambientata a Londra, capitale, nel ventesimo secolo, delle subculture e della nascita delle nuove correnti musicali. La grande metropoli fa da sfondo alle vite dei tre personaggi principali, le cui vite s’intrecciano quando Agnes Dayle, la protagonista femminile, decide di trasferirsi nella capitale inglese.
Qui incontra Ian e Colin, due musicisti pronti a entrare nell’ambiguo mondo del business musicale.
La particolarità della storia si riscontra sicuramente nel prologo, un flash-forward ambientato in una torrida giornata londinese: in un ospedale si sta svolgendo una conferenza stampa, indetta dalla modella Agnes Dayle che annuncia la morte di Sutcliffe.


Cit. dal Prologo:
La giovane si sporse appena verso il microfono. Prese un respiro e disse quello che nessuno poteva nemmeno immaginare.
-Oggi Sutcliffe è morto-
Agnes osservò i volti sconosciuti davanti a lei, determinata a non far trapelare nessuna emozione. "Quando verranno a chiederti del nostro amore, un amore così lungo tu non darglielo in fretta." Un ingorgo di parole premeva sulle labbra serrate ma quella promessa, almeno quella, l'avrebbe mantenuta. Non avrebbe omesso nulla. Avrebbe parlato della grande passione che li aveva uniti, dell'abisso nero e profondo in cui era stato facile perdersi e di un legame, d'affetto e d'amore, l'unica luce che non sarebbe mai andata via.

Nonostante questo colpo di scena iniziale, dal capitolo successivo la storia segue una timeline lineare, lasciandoci per tutti i seguenti capitoli con il dubbio su chi, tra Colin e Ian, sia Sutcliffe. Infatti, per tutta la durata della storia questo particolare non sarà mai svelato.


Cit. dal Capitolo 2:
Seduta sulla panchina si stava gustando qualche pagina del suo nuovo romanzo, quando li vide. Sapeva di essere un'attenta osservatrice ma sapeva anche che quei due li avrebbe notati chiunque. Avevano un non so che di magnetico. Stupidamente per prima cosa provò un moto di invidia. Il suo sogno inconfessato era proprio quello: non passare mai inosservata. E le bastò una semplice occhiata per capire che a quei due non fregava proprio niente dell'effetto che facevano sul mondo intorno a loro.
Erano belli, in due modi molto diversi l'uno dall'altro. E in quel momento Agnes non era in grado di stabilire chi dei due lo fosse di più.

GENERE
Il racconto è inserito nel genere romantico. Di storie che narrano dell’amore tra due ragazzi ce ne sono tante, ma a mio parere, questa è una delle meglio riuscite.
Il lato romantico della storia si riscontra nel rapporto tra Ian e Agnes: un amore che nasce lento, in punta dei piedi e che esplode all’improvviso, nonostante il carattere chiuso di lui e le insicurezze di lei.

Cit. dal Capitolo 13:
-Ian, io non voglio cambiarti. Voglio te, così come sei- Gli disse con semplicità.
-Questa è una bugia, ingenua ma pur sempre una bugia. A un certo punto capirai di meritare di più e troverai qualcuno che ti merita davvero.-
-Non pretendere di sapere meglio di me quello che voglio.- Lo avvertì mentre arrabbiata si alzava dal letto e gli veniva incontro -Io non ti lascerò.-
-Non fare promesse che non sai se potrai mantenere- Le disse guardandola in quegli occhi blu screziati da ombre grigie.
-E' una promessa e la manterrò, se me ne darai la possibilità.-
-Tutto quello che vuoi, Agnes- mormorò lui.

Nonostante di storie romantiche ne esistano a milioni, questa ha la particolarità di non essere mai banale. Ogni rapporto interpersonale narrato cresce con i personaggi, si evolve con l’evolversi dei loro caratteri.
Niente è lasciato al caso, niente è forzato.
Sembra quasi di entrare nello schermo e vivere, attraverso la pelle di Agnes, i sentimenti forti che la scuotono, capitolo dopo capitolo.


GRAMMATICA
Dal punto di vista grammaticale, la storia non riscontra errori o lacune. Agnes usa una perfetta forma italiana e un linguaggio semplice e mai banale.

CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
La caratterizzazione dei personaggi è, senz’alcun dubbio, l’elemento che più mi sta facendo apprezzare la storia. È evidente, sin dal prologo, che ognuno dei tre protagonisti è destinato a un’evoluzione che compie, capitolo per capitolo, con cognizione di causa.
Agnes arriva a Londra, scappando da una vita in cui non si sentiva a suo agio, e si ritrova in una situazione non semplice: sola, ospite nella casa di un’amica della madre e cameriera in un pub. La sua caratteristica principale, riscontrabile sin dal primo capitolo dopo il prologo, è senz’altro l’insicurezza. Un’insicurezza che la porta spesso a sentirsi da meno degli altri, di Ian soprattutto, ma che con l’andare avanti della storia si smusserà. Negli ultimi capitolo pubblicati, si nota una maturità nel personaggio, giunta attraverso un percorso lento e giustificato: da una parte, la sua insicurezza è ancora un ostacolo per certe cose; dall’altra, è finalmente sicura di quello che vuole e di quello che prova. Lo dimostra impegnandosi nel proprio lavoro e nel tirare fuori Ian dal muro con cui si è cinto per anni; prova della sua maturità è anche l’affetto che traspare dalla sua voglia di aiutare Colin, pur sapendo di non andare incontro a conseguenze piacevoli.
Il secondo personaggio, Ian, appare al lettore come un gigantesco punto interrogativo; enigmatico, schivo e scorbutico, a volte, sin dall’inizio, si trasforma nel perfetto uomo ideale (“Sei tutto tranne che invisibile, Agnes.” Cit. dal capitolo 4). La sua ambiguità, però, lascia Agnes perplessa e confusa. Un momento la aiuta nella ricerca della propria identità, il momento dopo la ignora, lasciandola in preda a dubbi e incertezze.
Il suo orgoglio e testardaggine, la diffidenza e la sfiducia, sono tratti caratterizzanti di Ian che forse è il personaggio che, durante tutta la storia, subisce meno cambiamenti, ma non per questo risulta meno credibile.
Infine, dunque, c’è Colin. Colin che all’inizio sembra un ragazzo spensierato e dolce, solare e inarrestabile nella sua positività. Colin che ha vissuto nella sua bolla fatta di auto-convincimenti, bullismo e rugby fino all’arrivo di Ian al college di Eton. Quando il rapporto tra i due ragazzi diventa amicale, Colin si lascia coinvolgere dall’amico nel suo progetto ed entra così a far parte dei Fifth Beatle. È un ragazzo che non sa cosa ama né come scoprirlo e si affida al suo amico, non volendo abbandonarlo né essere a sua volta abbandonato da lui (“Se Colin avesse detto no, Ian avrebbe seguito la sua strada e non si sarebbe più voltato indietro.” Cit. dal capitolo 10). Questa insicurezza lo porterà ad essere insoddisfatto della propria vita e delle proprie scelte e incapace di lasciarsi alle spalle l’amico e il gruppo per seguire il suo vero sogno. Si capisce, dalle parole che l’autrice usa magistralmente in modo tale da farti vivere i sentimenti di ognuno dei protagonisti, che il più fragile e insicuro, tra i tre ragazzi è lui.


TEMI
Sicuramente, uno dei temi fondamentali della storia è quello dell’amicizia.
Il rapporto tra Colin e Ian, sincero nonostante i problemi tra loro e quello tra Agnes e Colin; soprattutto l’affetto che lega questi due personaggi è, a mio avviso, molto bello. Un rapporto di fiducia completa e stima incondizionata, molto simile a quello di due fratelli.
Altro tema è quello amoroso che viene introdotto quando il rapporto tra Agnes e Ian cambia, trasformandosi in un amore travolgente.
Un tema che è sempre presente e in agguato, poi, è quello della morte. Il racconto della morte del bassista dei Beatles, quello del fratello di Ian e poi la morte di Sutcliffe, su cui si basa l’intera vicenda. Non si parla mai, dopo il prologo, di questo tema nello specifico, ma il lettore non lo dimentica mai; è sempre lì, a ricordare che, purtroppo, qualcuno morirà e si potrà fare niente per cambiarlo.
Altro filo conduttore della storia è anche la musica: concerti, canzoni cantate o ascoltate, musicisti fanno da sfondo alla storia dei protagonisti, intrecciandosi con maestria alle loro vite.

NOTE CONCLUSIVE
Down In A Hole conta finora quindici capitoli e pochi alla sua conclusione. È una di quelle storie che hanno la facoltà di tenere incollati i lettori allo schermo, con il fiato sospeso e mille dubbi: chi sarà Sutcliffe? Ian o Colin? Chi morirà tra di loro?
Il bello di Down In A Hole è il suo riuscire a non scadere nel banale, nonostante da esso non ci si possa aspettare grandi sorprese, dato che il finale è già stato svelato nel prologo.
AgnesDayle è una scrittrice che merita tanto: in meno di sei mesi ha dato vita ad una storia appassionante, curandone i più piccoli dettagli e riuscendo a emozionare i lettori e a farli immedesimare in tutti e tre i protagonisti.
Spero che accetterete questa storia tra le scelte del sito, perché è una delle più meritevoli che abbia letto negli ultimi tempi. Grazie dell’attenzione,
Elle.

Recensore Veterano
24/12/11, ore 01:03
Cap. 1:

Bene, ottimo! Dato che io non faccio nulla se l'ora non è pari, ed erano le 00.59 mi sono detta: ma sì, leggiamoci solo il prologo della storia di Agnes!
Ecco, inutile dire che con un cliffhanger del genere, non posso che leggere anche il prossimo capitolo!
Se domani mi sveglio con le occhiaie sappi che è colpa tua e che avrai sulla coscienza la mia bruttezza al cenone -.-"
Scappo a leggere il prossimo cara,
A presto,

Gypsy_rose90

Recensore Veterano
19/11/11, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao!
Mi sono imbattuta per caso in questa storia, girovagando qua e là per il fandom e, come penso sia abbastanza evidente dal mio avatar, nell'attimo in cui ho letto la parolina magica "punk", non ho potuto far altro che scattare sull'attenti e cliccare per vedere di cosa si trattasse.
Che dirti, anche se è un prologo corto, è scritto in modo fluido e corretto e già mette in agitazione gli animi.
Devo confessarti che la prima cosa che mi ha incuriosito, sono i nomi - o presuppongo cognomi o anche nomi d'arte - che hai conferito a due dei tre personaggi.
Forse mi sbaglierò e in realtà non c'entra proprio niente, ma ho sorriso nel leggere "Sutcliffe", dato che è il cognome del "quinto dei Beatles", un ex bassista; così come al nome di "Simonon", che richiama quello di un altro bassista, quello del famoso gruppo punk appunto dei The Clash.
Insomma, probabilmente saranno solo miei filmini da fissata del genere, oppure c'entra davvero qualcosa...fatto sta che questo piccolo particolare, insieme al tuo stile corretto e anche al contenuto di questo prologo, mi hanno davvero stupita e incuriosita.
Qualcosa, dall'ultima frase in corsivo, mi suggerisce che non sarà una storia a lieto fine - o magari mi sbaglio - ma una cosa è certa, cioè che ti faccio i miei più sentiti complimenti e corro a leggere il prossimo capitolo! :)

Un bacio.
Veronica.

Nuovo recensore
22/08/11, ore 20:53
Cap. 1:

Ciao Agnes!
volevo farti i miei sinceri complimenti, rock e amore insieme sono davvero una delle cose che adoro di più in una storia, e non è da tutti riuscire a rendere i caratteri dei personaggi come fai tu!
inoltre grazie al tuo modo di scrivere, che adoro, mi sono immedesimata tantissimo in Agnes, e mi piacciono molto sia lei che colin, ma il mio preferito, stranamente, al momento è ian, lo adoro!
comunque ti faccio un sacco di complimenti, e te li meriti tutti!
sei bravissima, spero continuerai presto perchè sono davvero curiosa...un bacio