poesia molto bella e molto difficile. è difficile ricondurre tutti i simboli ad un significato univoco, anche se nella forma poetica la parola acquista un suono e una collocazione compiuta. è evidente il senso polemico e anticonformista, critica al tempo ormai privo di senso poetico e alla società a cui ti riferisci con il "tutti". per la struttura dotata di prologo, destinatario apparente e tono teatrale, il testo richiama l'epica e il dramma classico, come se la voce fosse quella del narratore tra un atto e l'altro. il verso libero è poi costruito in maniera davvero sapiente, non fa sentire assolutamente la mancanza di un ritmo metrico. davvero, mi piace molto, soprattutto per l'atmosfera decadente e quasi apocalittica che vi scorgo.

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