Finalmente sono qui, ciao. Ho dato una rapida letta alle introduzioni di tutti i tuoi brani per fare una specie di selezione, ma quando mi sono reso conto che ne avevo selezionato circa i dodici tredicesimi ho pensato che tanto valeva leggerli dal primo all’ultimo, dal meno recente al più recente, uno al giorno.
Oggi è toccato a questo sperimento, posso chiamarlo così? Certo, a dare tale epiteto non dovrei essere io bensì tu, ma se devo essere sincero non mi viene in mente altro. E sai perché? Perché devo ancora decidere se mia sia piaciuto o meno; da qui la bandierina bianca che spero possa recarti offesa alcuna.
Grammaticalmente ci siamo. Hai uno stile non maligno, quasi normale, oserei dire, e purtroppo non in un senso positivo. Ma è il primo racconto che leggo e, da quello che ho capito, anche l’unico di genere horror, quindi lasciamo questo giudizio in sospeso.
Il vero problema è il contenuto. L’unica nota che valga la pena benedire è la piccola sorpresa nel constatare che non il gatto del protagonista il vero mostro, bensì un’altra creatura a noi sconosciuta. A parte questo, però, mi chiedo... c’è dell’altro? Personalmente non l’ho notato ed è questo che mi ha portato a un giudizio neutro.
Sono un amante del genere horror, soprattutto in ambito cinematografico; solo recentemente ho iniziato a leggere il grande King, perciò prenditela con lui.

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ANSIA.
Considera: hai un bello stile e tra l'altro sei anche grammaticalmente e ortograficamente efficiente (ho visto solo una virgola assente, ma quello sono io che sono maniacale). La storia è ANSIA pura. (ho scritto paura, all'inizio, invece che pura, ti lascio immaginare). Mi ricorda un sogno che ho fatto una volta e che sinceramente spero di non rifare mai più. Mai tornare a letto ubriaco, d'ora in poi. XD
Comunque, scrivi davvero bene, semplice ma elegante allo stesso tempo e approvo fortemente. L'horror non è il mio genere - sono di stomaco un tantinello debole - ma mi adatto se mi piace com'è scritto. La frase di chiusura, comunque, è più inquietante che evocativa, ci tenevo a dirlo.
Comunque, bravo, bravo davvero. Mi piace e, chissà, potrei pensare di leggere altro. Anche perché trovare un altro autore uomo come me... :P
Alla prossima!
-RL-

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Qyuesta storia mi ha davvero messo i brividi,per la sua sconcertante semplicità. A chi di noi,giovani e "spensierati", non è mai capitato di tornare a casa ubriaco? E' una cosa che potrebbe capitare a tutti quella del portagonista della tua storia. La cosa che mi ha davvero fatto paura  è che non c'è un come e non c'è un perchè,semplicemente c'è una bestia immonda in casa che lo vuole divorare. Complimentoni ^^

calcola me la sono immaginata con casa tua come sfondo...PANICO totale...

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Wow che bella cosa O.o no all'inizio avevo pensato che era il gatto che era andato a graffiarlo per tentare di svegliarlo e avvertirlo che in casa c'era un assassino chissà che bestia era quella che l'ha aggredito... mo mi sale la curiosità =) comunque chissà come dev'essere brutto scivolare su una macchia, accorgersi successivamente che è una pozza di sangue, alzare lo sguardo e vedere una palla di pelo morbida di cui poi ti accorgi che è il tuo gatto O.o apparte queste mie considerazioni XD complimenti davvero bravo continua a scrivere storie come questa baci baci angel_96