Recensioni per
Red Scarf.
di missyoustink

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/09/11, ore 15:44
Cap. 1:

Hai un modo di scrivere completamente tuo.
Non avevo mai visto tanta perfezione nella semplicità. Le parole che usi sono schiette; usuali; comuni, eppure scritte e collocate da te assumono una sostanza diversa. Sono pure. Le figure e le sensazioni che evocano mi compaiono davanti nella loro forma più comprensibile e limpida. Tu colori le parole, le improfumi, le imperli. Tanto che mi sembrano parole nate da te, e non da una lingua morta che da secoli scivola nelle nostre bocche. Gli aggettivi che usi, le metafore, i verbi. Sono vivi, è roba viva. Le tue frasi respirano, e tu sai perfettamente come comporle. Sono lunghe, eppure attirano l'attenzione dalla prima all'ultima parola. Non le soffochi con inutili vocaboli forbiti, non le accerchi di decorazioni insipide. Le spiattelli sulla carta così come sono incise man mano nella tua mente. Lo adoro, lo adoro. E' un modo di scrivere unico, il solo che riesce a far captare ad ogni mio senso il succo puro del significato di ogni parola. Dubito che riuscirai mai a cambiarlo, anche se volessi. E' un talento, ce l'hai innato. E mi dispiace da morire che non tutti riescono a tendere l'orecchio per sentire i tuoi scritti pulsare. Scrivi armonie, scrivi liriche diamantine. Ogni frase è una riga di pentagramma col suo suono e il suo tono.
''e non perché avesse trovato una qualche forma di instabile fede in un dio senza volto'' pronuncia questa frase. Senti come ti canta in bocca.
''immobile in un lago di sangue scarlatto che non la smetteva di scorrere'' anche questa. Gustati come scivola sulle labbra. E' delizioso.
''in preda alle migliaia di attanaglianti domande che si accavallavano nella mente'' questa è pura manna. Fa il suono di un accordo di chitarra.
Qua e là, invece, spuntano parole rabbiose: froci, fottuti, stronze, branco di coglioni. Sono come dei sassi in un vialetto di campagna. Servono. Non sarebbe stato lo stesso senza questa punta d'ira che accresce ciò che prova Brian, ma soprattutto ciò che provi tu. Sarà che io ti conosco, ma lo sento che sei tu a scrivere. Non sento un anonimo narratore. Sento più te che Brian. Le TUE emozioni danzano e imbeverano questa fic. Forse è proprio per questo che è così ben riuscita: perchè te la senti tua in ogni angolo, tu l'hai fatta sbocciare con l'aspetto di Brian, ma profuma di te. Sarà anche che tu e Brian siete simili?
''uno sguardo perforante e deciso che sapeva d’intesa'' ah, sì, cazzo, adoro quando si mescolano i sensi. Lo sguardo col sapore. Da divorare, questa frase.
Usi spesso il rinforzo ''diavolo''. Io personalmente ci vedrei meglio qualcosa di più forte, tipo un ''porca puttana'' o una bestemmia. Non conosco Brian come ben sai, ma non credo che lui sia così povero d'ira. Ecco, diavolo impoverisce. Dagli fuoco a questi rafforzativi. Falli gridare. Funziona meglio, secondo me.
''le lacrime che spingevano da dietro le palpebre'' MAI sentito un verso così. Lacrime che spingono, oh dio. Nemmeno Shakespeare avrebbe saputo descrivere meglio questo tipo di lacrime bastarde.
Quando Brian se la prende con sè stesso, è così ingenuo. Prova un dolore così profondo, così disperatamente infantile, tanto da non riuscire nemmeno a pensare a come punirsi. Il dolore del bilico tra la vita e la morte, quel momento in cui si rimpiange tutto il male fatto. Quel momento in cui perfino il più crudele darebbe la vita per avere 2 secondi ancora, per dire ''ti amo''. A volte è troppo tardi, a volte no. Momenti del genere lacerano ogni maschera, ogni scudo avuto, ogni veste. E denudati di tutto, con in mano solo un fuscello di speranza, l'unica cosa che sappiamo dire è ''ti amo''. Credo sia una delle cose peggiori che possano accadere a qualcuno.
Com'è angelico Justin, e com'è fragile Brian, nella tua penna. Justin lotta, Brian è paralizzato dal terrore.
Il pezzo più toccante è senza dubbio l'auto-confessione di Brian. Quando perfino l'orgoglio va in pezzi, allora è davvero il culmine della disperazione.
Sento tutto, vedo tutto. Questa fic è una finestra aperta su questo tralcio di storia. Io non so che altro dirti se non che sei magica. Incantevole. Diventerò avida delle tue storie, andando avanti così. Mi farai diventare una sniffatrice di fic <3
Scrivi e non perdere niente di ciò che scrivi, punto. Non sottovalutarti. Sei eccezionale veramente.

Recensore Master
01/09/11, ore 00:32
Cap. 1:

Questo episodio, o meglio, questo particolare momento dell'episodio, mi ha scossa perchè così vero e terribilmente crudele.
La stupidità umana, si sa, non ha limiti ne confini.
E l'odio va di pari passo con la stupidità.
Di persone come Chris Hobbs, purtroppo, ne è pieno il mondo.
A tutti dovrebbe essere riconosciuto il diritto di poter amare, ma persone del genere non riescono a capire una cosa così semplice. Non l'accettano e si comportano di conseguenza.
Nell'episodio è stata riportata una cruda realtà, e nella tua fic hai fatto un lavoro stupendo, perchè hai colto sia i momenti belli, che i momenti terribili, li hai analizzati e hai dato vita a questa piccola perla emozionante.
Altro non ho da aggiungere se non che sei stata davvero brava.

Recensore Junior
31/08/11, ore 16:11
Cap. 1:

Mi hai fatto rivivere quell'episodio terribile.. e ogni volta mi sale una tale rabbia che spaccherei tutto! Sopratutto le teste di cazzo come Hobbs,che ce ne sono troppe. E sono d'accordo con te,i gay hanno gli stessi diritti degli etero! E non capisco come l'amore possa essere ritenuto una cosa contro natura quando si tratta di persone dello stesso sesso! A me non importa,sono etero e amo l'amore in ogni sua forma,perché è la cosa piú bella del mondo ed è ciò che ci rende tutti uguali. L'amore è un diritto di tutti! Scusa per lo sfogo e complimenti. Un bacio. Susy

Recensore Junior
31/08/11, ore 15:04
Cap. 1:

Non ho parole!
Bellissima e viscerale, così vera da far sentire sulla propria pelle quel dolore, quell'agonia senza tempo che ti trascina in un limbo.
E' un piacere ritrovarti con un'altra ff che, come la precedente (che per l'occasione ho riletto volentieri XD), ha una potenza intrinseca capace di coinvolgere il lettore. Scrivi davvero molto bene e sei stata eccellente nel ripercorrere il flusso di pensieri che stravolge Brian e che lo intrappola in un mondo fatto di rimorsi ed interrogativi.
Trovo che anche la tua introduzione trasmetta un messaggio forte che non deve essere nè sottovalutato nè sussurrato, ma urlato a pieni polmoni: il diritto ed il dovere di essere! Essere senza imbarazzi nè timori, ma semplicemente essere.
Complimenti, davvero
Valentina