Ciao, Giulia.
E' la prima tua storia che leggo, questa. Ma non è la prima volta che ti incontro su questo sito: hai recensito alcune delle mie storie e mi hai aggiunto tra gli autori preferiti (a proposito, grazie ancora ^^), ma non mi è mai venuto in mente di passare a controllare le tue storie (mi dispiace molto, perdonami!).
Ma oggi, non so perchè, sono passata e ho trovato questa perla.
Che dire? La storia che hai raccontato è vicina a moltissime persone (non solo fan di Twilight) e a me in prima persona.
Io non ho amici fidati a scuola o in una compagna (ad essere onesta, non ho nemmeno una compagnia) e non sono nemmeno così socievole e aperta con la gente che incontro ogni giorno, ma con gli amici che ho conosciuto online è diverso. E' come se loro, nonostante la distanza e tutto il resto, riuscissero a capirti più a fondo, anche semplicemente dal tono di voce o da come le saluti in chat. Assurdo.
Condivido a pieno ogni tua parola che hai dedicato a questa tua amica... Provo anche io le stesse cose quando parlo con le mie amiche che ho conosciuto su vari siti - le mie migliori amiche.
E' brutto a volte, perchè le vorresti vicine a te, così da poterle abbracciare nei momenti in cui hai bisogno di uno supporto, o anche solo per dirle personalmente quanto le vuoi bene.
E mi sento davvero triste quando penso che, a differenza di tutte le persone che hanno un amica del cuore che possono frequentare personalmente, io non potrò mai uscire i sabato sera con lei, andare al cinema, mangiare un gelato, o anche solo fare i compiti insieme.
Ma, si sa, la vita è ingiusta, no?
Ma poi mi consolo, pensando che l'amicizia tra me e queste persone sia bellissima così com'è. Speciale. Particolare. E non cambierei niente per nulla al mondo.
Hai espresso ogni singola sensazione nel migliore dei modi. Tutto è perfetto così, davvero. Come il legame che ti lega a questa persona speciale.
Complimenti. Complimenti, davvero.
Un bacio,
S.
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