Recensioni per
La voce della scogliera.
di xEsterx

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/09/11, ore 14:17

Come mio solito, noto le cose con un ritardo mostruoso, finendo per recensire troppo tardi... vabbè, son fatta così.
Vedo di dire qualcosa di sensato. Parlando propriamente di stile, ti dirò: non sono mai stata amante delle storie in cui il protagonista parla in prima persona e al tempo presente, descrivendo ciò che fa, non ci sono abituata e mai mi ci abituerò Per questo motivo, la prima parte un po’ ne ha risentito, anche se non per colpa tua (che sai scrivere molto bene).
Dal momento in cui Saga ricorda di aver sognato suo fratello, per me la tua storia è decollata e ha preso subito il volo. Da qui, la scelta di usare la prima persona mi è sembrata azzeccata: permette di entrare meglio nel personaggio e in tutto quello che pensa, rende più vivi i suoi pensieri, i suoi contrasti e le sue scelte. Secondo me, l'uso della terza persona avrebbe reso tutta la narrazione più distaccata e meno sentita.
Per il contenuto, non posso fare altro che complimentarmi con te: per me hai reso molto bene il percorso che Saga ha seguito per diventare quello che è diventato. Ho sempre trovato Saga uno dei personaggi più affascinanti di tutto Saint Seiya soprattutto per la sua dualità e le motivazioni per cui ha deciso di ribellarsi, che hai descritto bene in questa storia. E le riflessioni che hai descritto tu nella tua storia si adattano molto bene al personaggio.
Mi piace come hai reso il fatto che Saga, dopo aver allontanato Kanon a causa della sua malvagità, se ne sia avvicinato sempre di più fino, in qualche modo, ad unirsi con lui nella decisione di combattere contro gli dei. Questo avvicinamento è reso bene anche per il “dialogo” che inizialmente sembrava avvenire fra le due personalità di Saga, che poi diventa più un dialogo fra i due fratelli (o almeno a me è parso così).
Mi rendo conto che può capitare di produrre cose che siano peggiori di come ce se le immaginava, può benissimo darsi che ci sia modo di migliorarla ancora, ma la storia non la trovo affatto male.
Complimenti! :)

Nuovo recensore
03/09/11, ore 23:14

Ma non c'era un punto del regolamento che impediva di commentare le altrui recensioni?!? Mi sembra proprio di sì quindi IO mi asterrò da farlo. Quindi Ester veniamo a noi; l'idea che sta dietro alla storia è stupenda: tu hai cercato di descrivere il passaggio dalla luce alle tenebre riuscendo a catturare l'essenza di Saga; geniale decisamente geniale (mi sa che ti ruberò l'idea per utilizzarla su Darth Vader per il passaggio inverso dal lato Oscuro a quello chiaro) Solo un paio di spunti di riflessione al di là della prima persona o della terza che va a gusto personale eviterei il presente trovo che appiattisca un pò la narrazione togliendo il necessario Pathos.un mi alzai invece di un mi alzo secondo me rende meglio Nel dialogo fra le due parti dell'animo di Saga a mio avviso manca il conflitto e la descrizione delle reazioni di Saga a quelle parole che suonano così simili a quelle di suo fratello e che quindi non può accettare. Prova a vedere l'ultimo film del signore degli anelli: i conflitti interiori di Gollum ti ispireranno Da ultimo è una sciocchezza ma mi sono perso un attimo a trovare il soggetto della frase . "Di quelle che pargono" io espliciterei il soggetto a questa frase "una di quelle notti che pargono" rende più fluido il discorso a mio avviso Visto che questa versione non è venuta come volevi aspetto con ansia la 0.2 sperando di essere stato d'aiuto per renderla migliore

Nuovo recensore
03/09/11, ore 17:43

Ringrazio innanzitutto la mia amica scrapheap sama che mi ha consigliato di leggere la tua storia, altrimenti mi sarei davvero persa una perla.
Ammetto all'inizio di aver ingenuamente creduto che Saga stesse avendo un monologo solo con sè stesso, poi ho capito che stava parlando con Kanon e mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai svelato le cose poco per volta.
L'alternarsi di frasi con un punto di vista esterno e le riflessioni di Saga crea un bilanciamento molto particolare, mi fa venire in mente Ulysses di Joyce oppure certi passi della Versione di Barney, se non addirittura Il fu Mattia Pascal quando il protagonista cerca di fare luce in sè stesso (vedere il famoso capitolo in cui Pirandello parla della evrità come un velo). Quando poi sei arrivata al paragone fra uomini e Dei mi hai ricordato Milton e mi sono figurata Saga come un novello Lucifero che vuole creare una nuova era.
Apprezzo l'utilizzo della prima persona, serve a dare un taglio diverso alla storia e alla sua costruzione. Come ha detto sama, molti altri autori l'hanno fatto con grandi risultati.
Belle anche le descrizioni e lo stile è scorrevole.
Complimenti, scrivi ancora ottimi racconti come questi!
(Recensione modificata il 04/09/2011 - 10:25 pm)

Recensore Master
03/09/11, ore 12:04

Sono stata felicemente spiazzata dall'utilizzo della prima persona, soprattutto perchè io trovo sia più difficile scrivere parlando in prima persona.
Così, attirata da questa "novità"(è la prima fiction che leggo scritta in prima persona) mi sono tuffata nella lettura.
Secondo me, per quanto Saga sia un personaggio complicato, con tutte le sfaccettature del caso, sei riuscita a renderlo molto bene: mi sembrava davvero di sentirlo parlare.
L' inizio, molto descrittivo mi stava lasciando qualche dubbio, forse mi sembrava troppa, ma non appena sono comparse le riflessioni mi sono dovuta ricredere.
Riflessioni molto umane quelle di Saga, molto plausibili, considerato che lui, sebbene veniva considerato un Dio per la sua bontà, in fondo era umano.
Mi ha colpito positivamente anche il fatto che, alla fine, riesce a comprendere il punto di vista del fratello.
Si, insomma, per me è decisamente positiva!
Lulu 

Recensore Junior
03/09/11, ore 11:39

Davvero niente male!
A colpirmi di più è stato il fatto che le tre voci di Saga Arles e Kanon si siano fuse perfettamente in un solo discorso, in un unico filo conduttore scaturito da tre punti di vista che, all'inizio, almeno dal punto di vista di Saga, dovrebbero essere opposti e contrastanti.
La prima parte più descrittiva è come la quiete prima della tempesta, ma la tempesta di pensieri che arriva dopo non è affatto violenta, è un alternarsi di voci in un unico pensiero sorprendentemente comprensibile e razionale.
Secondo me, questa fanfiction è maggiormente apprezzabile proprio conoscendo l'intera storia dei gemelli, perchè mostra come tutta la violenza che caratterizzerà le loro vite abbia avuto origine da un modo tanto umano di vedere il mondo.
Molte delle elucubrazioni di Saga sulla forza e la bellezza degli uomini, sul loro essere le vere divinità, gli unici a compiere i veri miracoli, le ho sentite molto vicine alle mie, quindi questo tuo lavoro mi ha fatto parecchio riflettere (tranquilla, però: io non un cosmo, non ho doppie personalità, non ho una gemella da rinchiudere e non saprei uccidere neanche una formica X-P )
Interessante e inquietante il fatto che Saga si senta per la prima volta in accordo e armonia col fratello, con le sue parole, solo dopo averlo imprigionato nella scogliera, solo subito prima di compiere la sua trasformazione da cavaliere in demone; ma questo demone nasce dai pensieri più umani del cavaliere, questo demone, all'inizio, sembra più umano del cavaliere stesso.
Insomma, nel caso non si fosse capito, la tua ff mi è piaciuta assai!
Complimenti!

Recensore Junior
02/09/11, ore 21:50

All’inizio ho avuto qualche perplessità. Non per la prima persona in sé, ma il fatto che questa prima persona fosse di Saga.
Devi sapere che Saga è, in assoluto, il mio personaggio preferito di Saint Seiya, una sorta di “mostro sacro” per la sottoscritta e come molti, per via della sua complessità, lo trovo davvero difficile da interpretare anche solo in terza persona, figurasi poi in prima!
Ma tu mi hai piacevolmente stupita. Questa one-shot è incredibilmente IC, e tu sei riuscita a calarti perfettamente nel personaggio. Non solo nei contenuti ma anche nei modi. Ogni parola che usi è *da lui*.
Il tuo Saga -a mio avviso-  è autentico, “vero”, e approfondito sotto un punto di vista particolarmente interessante e relativamente nuovo. I suoi pensieri su uomini e dei, rendono il suo “tradimento” giustificabile e coerente, in linea con la sua personalità.
Senza contare, poi, quanto sia stata efficacia l’uso della “doppia voce”, evidenziata anche graficamente… Questa sorta di botta e risposta che converge nelle frasi finali è davvero perfetto.
In conclusione? Davvero un ottimo lavoro. Complimenti e ancora complimenti!
(Recensione modificata da Webmistress Erika il 04/09/2011 - 11:20 pm)

Recensore Master
02/09/11, ore 20:13

bene, sono arrivata fino in fondo.
Devo dirti sinceramente che la prima volta che ho aperto la pagina della tua storia, incuriosita e colpita dal protagonista, ebbene non riesco a stare lontana da una storia con Saga come protagonista, dopo poche righe l'ho richiusa subito. Di questo ti chiedo scusa per la mia mancanza di rispetto. Ora ti spiego il perchè. La cosa che mi ha fatto storcere in naso è la narrazione in prima persona e al presente. Questa è una cosa che ai miei occhi è sbagliata o comunque che digerisco molto poco se non trattata bene, soprattutto ultimamente. Almeno per quel che riguarda la parte descrittiva come ad esempio "io faccio, mi sveglio, mi alzo ecc..." nulla in contrario invece per i pensieri di Saga che se ho capito bene compongono la maggior parte di questa storia. Quelli sono perfetti, il tuo approfondimento è buono, i pensieri sono coerenti con il personaggio e anche la dualità e il contrasto di pensiero, sottolineata anche dal grassetto è ben caratterizzata. Ecco, se avessi separato la parte descrittiva dai pensieri di Saga anche graficamente, sarebbe stato meglio, ma questo è solamente un appunto personale.

Un punto a tuo favore viene dall'originalità di questa one-shot. L'idea è davvero bella, ma un'altra pecca a mio giudizio è lo stile e la scelta delle parole, non mi permetto di dirti come scrivere, ma a mio parere, nella parte descrittiva, la scelta delle parole stona.

Comunque per l'originalità di questa storia e per le sensazione che comunque mi ha trasmesso ti do bandierina verde, sperando di non averti arrecato offesa con le mie considerazioni.