Mi è piaciuta molto, questa storia. Non ha troppe pretese, è semplice, discreta, tranquilla, eppure è innegabile che trasmetta qualcosa. Il senso di meraviglia di fronte alla nostra realtà quotidiana, ad esempio. Il valore della fantasia che però, come scrive Calvino, è come la marmellata che deve essere spalmata su una solida fetta di pane per avere davvero ragione d'essere. E il bisogno di essere se stessi, anche quando esserlo significa escludere dalla propria vita la straordinarietà ad ogni costo, e raggiungere invece il proprio angolo di mondo -costruirselo, quest'angolo- in barba ad opinioni avverse e convenzioni vincolanti.
Insomma, basta dilungarmi: ho apprezzato molto quanto hai saputo dire con queste parole, che scorrono leggere come l'acqua, e non annoiano mai. E ho anche apprezzato molto la capacità che hai dimostrato nella tessitura dei dialoghi -sarà che a me non vengono mai così realistici e spontanei, ma vado sempre in visibilio quando ne trovo di ben costruiti.
Complimenti, dunque, e sorrisoni da un willHole piacevolmente impressionato :)

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Delizioso racconto, sospeso fra la realtà e la fantasia, pieno di vivacità e spunti intelligenti di riflessione. Ognuno ha la sua magia è una frase profonda, che dovrebbe essere ripetuta spesso, soprattutto in una società dove tanti si ritengono, per le più disparate ragioni, "eletti".
Inutile ripeterti gli apprezzamenti sullo stile e sull'abilità di costruire i dialoghi, resta il fatto che sei bravissima e leggerti è sempre un piacere.

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