Ci sono delle cose che non possono fare a meno di spiazzarti. No, che dico? Intendo dire, sgretolarti, sì.
Cara Elisa, vorrei avere io una soluzione a portata di mano, per te, e dartela in un secondo. Lo vorrei davvero, con il cuore.
Mi ricordo bene quando ci siamo conosciute, sai? Non riuscivo a credere di averti trovata, eri così diversa e uguale a me che ho passato dei giorni bellissimi il primo anno a Udine. E poi la sorpresa più grande: abitavi a pochi chilometri da casa mia.
Siamo diventate amiche, ci siamo scambiate i numeri di telefono, ho iniziato a stressarti con i miei problemi. Solo ora mi rendo conto di quanto poco ho ascoltato te, di quanto ho parlato senza fermarmi a sentire chi c'era dall'altra parte. Me ne rammarico, sì, un sacco. Ma non da oggi, non da stasera, ormai è più di un mese che ci penso.
Anche perché, poi, ci siamo perse. Un bel po' direi, fino all'anno dopo a Udine. Di nuovo insieme, scherzo del destino! Io non credo alle coincidenze. Ti giuro che da quando ero arrivata lì continuavo a ripetermi: sarà bello rivedere Elisa dopo tanto tempo! E, guarda caso, non solo ti ho trovata. Ti ho anche avuto, ancora una volta, come compagna di squadra. Inutile dire che ero felicissima, sul serio, di averti vicino.
Eri una persona meravigliosa, e ancora una volta dopo il campo ti ho lasciata sfuggire. Troppo presa dalla mia vita, troppo indaffarata per occuparmi di ciò che contava.
Ora sai che non ricordo come sei tornata, quest'anno? Insomma, la cosa strana è che a Udine non ci siamo andate. Altra coincidenza? No, ormai sarebbe da sciocchi crederci. Ci siamo ritrovate perché avevamo bisogno l'una dell'altra, anche se non sapevamo il perché.
E' stata una gioia per me, sin dal primo istante, riscoprirti ancora una volta. E ti trovo sempre migliore, sempre una persona così disponibile, aperta, piena di talento e passioni che mi sconvolgi. Anche con i tuoi biscotti, che sono dei migliori che io abbia mai mangiato. Un giorno dovrai insegnarmi a fare qualche dolce, perché io non sono molto brava con la cucina, e adoro mangiare.
Proprio perché lo adoro, quando ti ho vista la prima volta cenare ad un orario stranissimo per me, ci ho riflettuto. Perché in tanti dicono che io ho problemi di stomaco, ma tu sei un po' il mio opposto. Il problema contrario. E un po' mi atterrisce, questo, perché se sto male io... Tu come devi stare?
Poi mi hai detto che soffrivi d'ansia. Sì, l'hai scoperto alla fine, il tuo male. Ma non ti permetterò di abbatterti.
No, non te lo lascerò fare, perché non ti voglio perdere mai più. Per favore, ho bisogno di te, sono talmente egoista che non potrei sopportarlo. Non potrei.
Quindi, Elisa, ascoltami. So che è difficile. Lo so, non lo capisco, ma lo so. Lo so perché te lo sento nella voce, te lo vedo negli occhi e te lo leggo qui, in queste parole. E' difficile andare avanti, ma la tua vita non si fermerà.
Se c'è un modo di combattere questa cosa, qualunque modo, non esitare. Vieni da me, risolveremo insieme, voglio esserci. Non ti voglio lasciare andare, quel pozzo dove stai cadendo non ti merita. Tu meriti la vita. E hai una forza incredibile, ragazza, usala. Usala fino in fondo, sii Elisa, sii quella che ama la vita, sii colei che hai sempre desiderato di essere. Non lasciare che questa malattia ti distrugga, insieme noi saremo più forti.
Ci sono un sacco di persone che ti vogliono bene e che tengono al tuo sorriso. Io personalmente senza di te sarei persa.
Sai che ho detto a Davide, ieri? Che se sono sopravvissuta a quest'estate era solo merito tuo.
Non voglio che tu ti creda sbagliata, che tu voglia finirla. Non devi, perché stai regalando tantissimo a tante persone.
E sei una delle poche amiche di cui sono davvero contenta.
Non ti scoraggiare. Sei così brava in tutto ciò che fai... Non ti abbattere, riuscirai a sconfiggere anche questa.
Insieme, se vuoi.
Io ci sono, e non scappo via per i prossimi cinquant'anni. Averti trovato è una delle cose più belle del mondo. E non lascerò che l'Ansia ti porti via da me, a costo di legarti con una manetta al mio letto.
Tu non te ne vai. Ed ora, continua ad essere la meravigliosa persona che sei. Perché tu sei Elisa, e l'Ansia è un'altra persona, che con te non ha niente a che fare.
Ti voglio bene. Non ci sono altre parole per dirti tutto quel che ho provato leggendo queste parole.
Non lasciarti sconfiggere. Mai.
Scusa la recensione sconclusionata, ma credo che queste siano le cose più vere che ti posso dire, quelle più sentite, quelle che vengono dal cuore.
Quelle di cui hai bisogno.
Erica. |