Queste storie mi lasciano sempre una strana sensazione di disagio alla bocca dello stomaco.
Natalia ha ucciso delle persone perchè queste ultime hanno "brontolato" contro "il Fratellone Ivan": con freddezza, come una maestra che deve insegnare la lezione ai propri bambini, li ha "puniti". E' quindi pazza. Peccato che lei non si senta tale. E anche le parole che rivolge ai suoi carcerieri sono talmente lucide che, se non fosse per quel piccolo dettaglio dell'ascia e delle teste, uno stenterebbe a dirla pazza. Perchè non srasgiona, segue un filo logico, la sua analisi del mondo che la circonda (o meglio, del mondo che le è stato negato e che ora può vedere solo attraverso il ritaglio di una finestra) è profonda, i suoi pensieri rientrano perfettamente nel "canone" di una persona "normale".
Lucida e pazza insieme, anche se sembra un controsenso.
Oh toh. Ecco, lo sapevo. Ho svarionato di nuovo. Perdono D: E' che mi capita, quando leggo fan ficion simile, in cui l'immedesimazione col personaggio è tale da fartici ragionare sopra un bel po' di volte. Gome ç_ç
Un ottimo lavoro!
Complimenti,
Nemeryal

Storia niente affatto male, hai saputo coniugare abbastanza bene l'eco di un tragico fatto di cronaca con lo spirito in chiave hetaliana della nazione in cui questo s'è verificato; e se è vero che le nazioni personificate vivono i drammi che avvengono ai propri cittadini (anche quelli abbandonati dal proprio senno) non è difficle che in quel momento Natalia fosse davvero con loro, nella loro vita fatta di visite, domande e trattamenti anche piuttosto rudi, per non parlare delle strutture, spesso non dotate delle necessarie misure di sicurezza (per non parlare dell'incuria).
Non è facile parlare della pazzia, si va dall'istintiva paura ad un ipocrita pietismo, ma in questo caso mi sembra diverso, specie se si dà voce a Natalia che è un tipo sì particolare e che certo non crede d'aver fatto nulla di male, in quella che si potrebbe definire lucida follia, talmente lucida da sentire come positiva o comunque non temere la fine, che la vredrà libera da tali carcerieri in camice, verso i quali si evicne che non nutre simpatie di sorta.

PS. Molto bella (e inquietante) l'immagine che chiude questo capitolo, se non sono indiscreto, qual è la fonte?

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tutto ciò è inquietante, figlia mia °-° molto inquietante.
ma procedo per gradi piuttosto.. innanzi tutto mi piace molto il modo drammatico in cui ti immedesimi in Natalia -w- lei poverina non si vede spesso nell'anime di Hetalia ma merita più attenzione, in fondo è veramente svitata e quindi un personaggio interessante.
ora comunque capisco cosa volevi scrivere su un manicomio xD devo dire che mentre leggevo ho percepito le sensazioni negative che prova Natalia, quindi sei stata molto brava a trasmetterle.

comunque credo che il tuo personaggio sia molto IC, nel senso che si capiscono tante cose di lei da quello che scrive eppure in fondo non si capisce nulla di quello che prova: non si intuisce (eccetto dall'ultima frase) che lei è veramente frustrata dal fatto di sentirsi in trappola, sembra quasi un personaggio senza sentimenti finchè non leggi la fine.
del resto lei lo è, ha occhi davvero soltanto per Ivan (infatti mi aspettavo di veder sbucare fuori il suo nome xD).. ricordo che in una vignetta Lituania spiega che lei gli piace ma gli ha spezzato le dita quando sono usciti insieme o.o insomma, è un personaggio a cui senza dubbio importa solo di una cosa.
in poche parole, riesci a renderla molto bene, perciò brava :3

prima o poi recensirò anche il resto che hai messo, però di me devi sapere che sono incredibilmente lenta e ci metto una vita xD
comunque arriverò <3 perchè Bielorussia è un personaggio che io non analizzo mai, e mi fa piacere leggere qualcosa di nuovo e ben fatto su di lei v.v
alla prossima, complimenti <3 <3