Recensioni per
10 Febbraio 1763.
di LadyBracknell

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/10/11, ore 14:44

Terve...
çLç Ma quant'è triste...
È veramente commovente la shot...
Mi piace molto come descrivi il tutto, semplice ma raffinato (mi stupisco anch' io delle mie stesse parole...) e molto scorrevole, cosa rara, dato che normalmente certe descrizioni vengono messe lì tanto per allungare la storia, e anzichè renderla migliore, la fanno diventare di una pesantezza...
Cooomunque, non avevo mai pensato a Francis come padre di Matt, piuttosto io ero ferma al fratellone...
Però ci sta bene, rende la situazione ancora più drammatica!
E poi Arthur è proprio senza cuore! çLç
Come si puù strappare un figlio dal padre ?!?!?! Vabbè che è la guerra, però questo è disumano !!!
Bravissimissima e tantissimi
Bacini, bacioni bacetti da tappy!

Nuovo recensore
25/09/11, ore 12:44

Mi sento in dovere di scrivere una recensione a questa fanfcition per un semplice motivo, la trovo bellissima.
Non solo perchè mi sta molto a cuore questo momento della storia dei personaggi di cui ai raccontato ma anche, e soprattutto, perchè è scritta molto bene.
Hai descritto i particolari di ogni scena con grande accuratezza e sei riuscita a far entrare il lettore nei sentimenti della storia, almeno, questo è ciò che è accaduto a me.
Devo dire che la fine è davvero commovente e sei riuscita a mostrare i sentimenti delle tre Nazioni con grande bravura.
L'unico consiglio che ti do è quello di prestare un po' più di attenzione all'aspetto "esteriore", cioè modificare il carattere e la grandezza ma per una fanfiction scritta così bene l'aspetto non è poi molto importante.
Ancora tanti complimenti.

Recensore Junior
24/09/11, ore 00:16

Partiamo dal presupposto che io NON SO scrivere recensioni xD non riesco proprio a scrivere papiri su com'è strutturato il testo, sulla grammatica ecc. Mi limito a dire quanto mi è piaciuta e le sensazioni che mi ha dato, che credo sia la cosa più importante in una fan fiction. Detto questo...mi hai fatto piangere un sacco, figlia disgraziata çAç io adoro il personaggio di Francia in maniera viscerale, e lo sai (in barba a tutti quelli che lo disprezzano, brutti cafoni e-e), quindi questa fic mi ha commosso un sacco. Il suo rapporto con Canada tendono sempre a buttarlo sullo smieloso infinito, mi piace come tu sei riuscita a ridimensionare la cosa! Io la Franada non riesco a concepirla, ma trovo che Canada e Francia abbiano comunque un rapposto bellissimo <3 E Inghilterra...beh, è Inghilterra xD Sei stata bravissima figlia mia, non mi stancherò mai di ripetertelo *^*

Recensore Junior
23/09/11, ore 23:47

la fine mi ha DI NUOVO distrutta.
l'hai conclusa con la frase giusta, corta, pregna di significato, insomma una di quelle cose che a me piacciono parecchio.. non sei scaduta nel melenso nel rapporto Francia/Canada, hai tagliato quella parte nel punto corretto e l'hai sostituita di nuovo con la triste realtà dei personaggi.
comunque, davvero tantissimi complimenti per essere riuscita a scrivere una cosa del genere in una serata soltanto. anche se ci stavi pensando da prima xD

ti ho già spiegato che per me hai azzeccato in termini storici l'atmosfera, solo che io essendo più portata ad ammirare il personaggio di Inghilterra non sarei d'accordo nel togliergli tutta l'umanità xD anche perchè, quella volta, per davvero l'intenzione inglese non era quella di umiliare la Francia, per evitare ripercussioni.
comunque, in sè Arthur è IC perchè il suo carattere sarebbe stato analogo in ogni caso, essendo lui poco propenso a dimostrare compassione di suo.. e il suo Impero era davvero importante al tempo, è normale che si desse un tono.

in realtà la Francia non teneva in grandissima considerazione il Canada, in quanto ne possedeva già soltanto metà prima della guerra ed era rassegnato a perderlo; il punto, era il doverlo dare alla Gran Bretagna. ma a nessuno piace questa versione delle cose, anch'io preferisco quella di cui hai scritto tu, di un padre che deve abbandonare suo figlio perchè non è riuscito a proteggerlo.
in ogni caso la frase così sbrigativa con cui l'ha ceduto mi ha lasciato l'amaro in bocca, mi ha trasmesso la disperazione di Francia nel dover troncare in maniera così semplice un legame tanto importante.

ti ho già detto parecchie cose anche più di una volta in realtà, ma le voglio ripetere.. come il fatto che il tuo stile sia davvero di ottimo livello, va al di là di una buona tecnica e grammatica, riesce a trasmettere sensazioni e emozioni, come la vera scrittura dovrebbe fare.
la trovo davvero una delle tue migliori one-shot, assieme all'ultima che hai pubblicato. sei davvero brava! :) complimenti ancora figlia mia, alla prossima v.v

Recensore Master
23/09/11, ore 23:22

Davvero interessante la descrizione di quando Mathieu divenne Matthew, mi sembra assai ben reso sia la particolare atmosfera da corte dell' Ancien Regime, con le sue ridondanti decorazioni e la capacità di apprezzare il vino d'annata da parte di Francis (bon vivant come si coviene al suo stile e rango) che pur dovrebbe trovarsi in condizioni emotive diverse, dato la disfatta sul campo e la previsione che le condizioni di pace non saranno particolarmente generose (e Arthur ha estremamente buon gioco a fargli notare che la guerra prevede un conto molto salato per chi la perde).
Quando al momento dell'addio, credo sia ben riuscito, sia il momento in cui Francis sembra davvero realizzare che non avrà più quella presenza presso di sè (avvalorando la nota tesi che si apprezza qualcosa solo quando non la si ha più, o, nel caso di specie quando si ha contezza che la si sta perdendo) e del piccolo Canada che si vede giustamente tradito dalla figura di riferimento, e si tratta di momenti decisamente non belli, se poi si aggiunge un Arthur che non fa nulla per indorare la pillola il quadro mi sembra piuttosto fosco.

Leggendo questo racconto m'è venuta alla mente la sarcastica battuta di Voltaire, che definì il Canada nient'altro che ettari di neve, evidentemente non sapeva o preferì ignorare cosa volesse dire per la sua patria e per la colonia tale sconfitta.